Il mercato immobiliare in Italia nel 2025 presenterà delle tendenze particolarmente interessanti, che per alcuni aspetti tracciano un'inversione rispetto a quanto visto negli ultimi anni. Qui di seguito andiamo ad evidenziare le principali tendenze del mercato immobiliare per il 2025, basate sulle previsioni di alcuni dei più importanti operatori, agenti immobiliari ed analisti del settore immobiliare tra cui RealAdvisor, Nomisma, Corriere della Sera, Sole 24 Ore e Sky.
Nel 2025 i prezzi del mercato immobiliare italiano saliranno ancora, in misura superiore al 3,5-5% (media nazionale). Tra le città con le più alte percentuali di aumento vi dovrebbero essere Padova e Firenze, seguite da Roma e Venezia, trainate ancora dal turismo, che con il fenomeno degli affitti brevi fa alzare il prezzo degli immobili, alzando così la domanda di immobili. Basti dire che a Venezia, nel 2023, il numero di contratti transitori su AirBnb è stato di 6.880 a fronte di 7 mila contratti transitori o di lungo periodo (come confermato dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare in uno studio pubblicato sul sito dell'Agenzia delle Entrate).
L'aumento dei prezzi va di pari passo alla ripresa del mercato delle abitazioni. Durante il secondo semestre dello scorso anno, i prestiti per la casa hanno registrato un aumento di 4,4 miliardi, pari al +1% rispetto ai dati relativi al primo semestre. Si stima, per ciò che riguarda i mutui, un aumento del 10,6% rispetto all'anno scorso.
In sintesi nel 2025 il maggior numero di compravendite è sintomo della forte richiesta, che a sua volta farà aumentare i prezzi. I prezzi in cui l'offerta di immobili sarà limitata saranno più alti.
Proprio per l'aumento dei prezzi immobiliari, soprattutto nelle grandi città (con poche eccezioni) vi sarà un aumento del decentramento, ovvero un aumento di interesse per le periferie. Queste oggettivamente costano meno e, in alcuni casi, sono soggette a evoluzioni nella creazione di infrastrutture e servizi quali fermate dei mezzi e scuole.
Secondo un sondaggio recentemente realizzato da Ipsos per Unipol sul settore immobiliare:
L'aumento dell'interesse verso le aree periferiche e rurali non sarebbe guidato solo dai prezzi, quindi, ma anche da:
✔️Un rinnovato interesse per la qualità della vita
✔️Spazi abitativi più ampi
✔️Presenza di aree verdi.
Tendenza Preferenze Abitative Italia 2025
Se si considerano queste percentuali e l'aumento dei prezzi nei grandi centri di cui sopra, pare chiaro che la tendenza di spostamento dell'interesse verso la periferia prende maggiore consistenza. Il 2025 potrebbe essere quindi un anno chiave per chi acquista casa in periferia, poiché i prezzi di vendita degli immobili potrebbero gradualmente alzarsi anche nelle zone periferiche.
La periferia e la provincia quindi tornano d'interesse anche per il mercato immobiliare, poiché si potranno trovare interessanti occasioni per l'acquisto ma anche per l'investimento (e quindi per la vendita). Per gli attuali proprietari, quindi, vi è anche la possibilità di vendere, in alcune zone, a prezzo più alto rispetto agli ultimi anni.
L'aumento delle posizioni di lavoro in smart working o totalmente in remoto sta coadiuvando la scelta di abitazioni in aree decentrate, considerando la mancanza della necessità di lavoro in sede e quindi di spostamenti più rapidi verso il proprio ufficio. Questo aspetto influenza soprattutto il mercato delle locazioni.
Il mercato dei mutui mostra segnali di ripresa, favoriti dal recente calo dei tassi d'interesse avviato dalla BCE. Al contrario, i prestiti bancari alle imprese rimangono stagnanti, penalizzati dalla debole crescita dell'economia italiana. Secondo il presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), Antonio Patuelli, l'inizio del 2025 è caratterizzato da una fase di transizione incerta: i tassi d'interesse tendono a scendere, ma sono frenati da nuove spinte inflazionistiche e dall'instabilità economica e finanziaria globale.
Per il 2025 è previsto comunque un aumento delle richieste di mutuo pari a oltre il 10%, per un totale superiore a 40 miliardi di euro. Questo è sicuramente un trend decisivo, che si assesterà nel corso dei due anni successivi.
La generale carenza di offerta, calcolata sempre su base nazionale, farà salire anche i canoni di affitto, in una percentuale stimata del 5%. Oltre alla carenza di offerta, vi è da considerare anche la consueta impossibilità di accesso al credito, ovvero ai mutui, da parte di molti soggetti, e in tal senso giocherà un ruolo cruciale l'andamento dei tassi sui mutui.
Dai dati attuali emerge un panorama variegato per il mercato immobiliare in Italia.
A livello nazionale, le transazioni immobiliari restano stabili, mentre i prezzi mostrano un lieve aumento, con una crescita media dello 0,7% rispetto all'anno precedente, che può raggiungere il 2% per alcune stime.
Nelle grandi città, la situazione appare più dinamica, con una crescita dei prezzi intorno all’1,3% e transazioni che si mantengono stabili.
Nei centri di medie dimensioni, si nota una leggera crescita delle transazioni immobiliari, accompagnata da un incremento medio dei prezzi dello 0,9%.
Nei piccoli centri, al contrario, le transazioni mostrano un lieve calo, anche se i prezzi continuano a salire, seppur con incrementi più contenuti.
Situazioni specifiche si osservano a Milano e Roma. A Milano, le transazioni immobiliari sono in calo, ma i prezzi riescono comunque a crescere in modo significativo. A Roma, invece, il calo delle transazioni si accompagna a un moderato aumento dei prezzi, intorno all’1%. Il capoluogo lombardo registra comunque un calo nella crescita rispetto agli anni precedenti.
Questi dati sottolineano come il mercato immobiliare sia influenzato da dinamiche diverse a seconda della località e delle dimensioni delle aree urbane.
Nel 2025 si consoliderà la tendenza attuale verso l'acquisto di case green, ovvero abitazioni con alte classi energetiche, in cui il costo è compensato dall'innovazione tecnologica volta al risparmio energetico e quindi al minor impatto ambientale. L'andamento del mercato immobiliare "green" è sospinto anche dall'attuale prospettiva sulle norme europee, che dovrebbero veder salire i requisiti riguardanti le classi energetiche delle case (sebbene con le dovute eccezioni).
Per chi acquista una casa green nuova, i costi di costruzione più alti saranno compensati da un risparmio energetico netto, soprattutto per ciò che riguarda il riscaldamento durante i mesi invernali e la climatizzazione durante i mesi estivi.
Sebbene non sia attinente al mercato immobiliare in via indiretta, tra le tendenze in aumento nel 2025 vi è quella relativa all'AI: infatti, vi sarà un crescente utilizzo dei big data e dell'Intelligenza Artificiale nel settore immobiliare per valutare le proprietà e prevedere trend di mercato.
Se si parla di digitalizzazione e di tendenze, allora va considerata anche la tendenza in crescita delle visite in realtà virtuale, che le agenzie più attente alle innovazioni consentono di effettuare ai propri utenti, con lo scopo di offrire una valutazione dell'immobile più immersiva e coinvolgente, sebbene non di persona.
Attualmente, non ci sono segnali di un crollo imminente dei prezzi degli immobili in Italia. Anzi, le previsioni per il 2025 indicano una crescita moderata sia nelle compravendite che nei valori delle abitazioni, con città come Genova, Bologna e Verona che potrebbero registrare aumenti significativi nei prezzi di vendita, rispettivamente dell'8,4%, 7,8% e 7,6%. Anche Milano, pur rimanendo tra le città più costose, dovrebbe vedere un incremento dei prezzi di quasi il 6%.
Questo andamento positivo è sostenuto da una domanda abitativa stabile e da migliori condizioni di accesso ai finanziamenti. Tuttavia, il contesto economico generale, caratterizzato da un'inflazione persistente e da una crescita economica debole, aggiunge elementi di incertezza. Secondo Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, il 2025 rappresenta una fase di transizione con tassi d'interesse in calo, ma ancora condizionati dall’instabilità economica e finanziaria a livello globale.
In conclusione, mentre non si prevede un drastico calo dei prezzi nel breve termine, il mercato immobiliare resta influenzato da variabili economiche che potrebbero modificarne le dinamiche nel prossimo futuro. È quindi importante seguire con attenzione l’evoluzione del contesto economico.