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Calcolo del Prezzo di Affitto di una Casa

Andrea Lazzo
20.09.2024
7 min

Come si calcola il prezzo di affitto di una casa? In questo articolo offriamo un esempio che ti aiuterà a calcolare il canone di affitto in modo veloce ed efficace.  Inoltre, considerando che il prezzo di affitto di una casa considera anche il valore della stessa, ricordiamo che dal nostro sito puoi effettuare la stima di un immobile online gratuitamente.

Come avviene il calcolo del prezzo di affitto di una casa

Calcolo del canone di affitto online: il modo più semplice

Per effettuare il calcolo dell’affitto online in modo semplice ed efficace è possibile utilizzare le mappe dei prezzi di mercato disponibili sui siti specializzati.

Ecco come puoi procedere:

  1. Clicca qui per accedere alla nostra pagina sul mercato immobiliare
  2. Nella casella “Cerca Località” inserisci il nome della città in cui è situata la casa
  3. Nella mappa individua la zona in cui è situato l’immobile 
  4. Sulla sinistra seleziona “Affitto al m²”

Così facendo, otterrai in meno di un minuto il prezzo medio al mq su base annuale della zona che ti interessa. 

Ad esempio, se trovi 104€ significa che un locale di 80mq per un anno pagherà un affitto medio di 8.320€ pari a 693€ mensili.

Calcolo dell’affitto di una casa tramite il borsino immobiliare

Per calcolare il valore di locazione di una casa si può procedere anche tramite il borsino immobiliare, ovvero la banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI), consultabile sul portale dell’Agenzia delle Entrate.  

Per procedere basta accedere a questa pagina del portale dell’Agenzia delle Entrate e quindi procedere come segue:

  1. Seleziona la provincia in cui è situata la casa o l'appartamento che desideri locare
  2. Seleziona il semestre specifico di cui desideri i valori e il comune
  3. Seleziona la fascia/zona (usa il menù a discesa per selezionarlo)
  4. Seleziona la destinazione (es. residenziale se si tratta di un’abitazione)

Dai conferma per ottenere il risultato. Otterrai un riepilogo dei dati immessi e visualizzerai una tabella simile a quella qui sotto, ottenuta con lo stesso sistema. 

Come puoi vedere, sulla destra compaiono i valori di locazione, minimi e massimi per le varie tipologie di immobili. 

Per calcolare l’affitto mensile basterà moltiplicare il valore di locazione indicato per il totale dei metri quadri dell’immobile.  Ad esempio, prendendo come esempio la tabella qui sopra (relativa a una specifica zona in una specifica città) l’affitto mensile per un’abitazione civile di 80 mq  in stato conservativo normale sarebbe da includere in un intervallo tra 408€ - 560€. 

Per una stima più precisa occorre tenere conto di più fattori, di cui parliamo qui di seguito.

Esempio di calcolo del prezzo di locazione di una casa

Calcolo del prezzo di affitto di una casa: metodo analitico

Calcolare il prezzo di affitto di una casa in Italia può dipendere da diversi fattori e l'approccio può variare in base a specifiche esigenze o metodi preferiti. 

Qui di seguito trovi una procedura dettagliata, suddivisa in più passaggi.

1. Confronta i prezzi del mercato locale per il calcolo dell'affitto minimo

La prima cosa da fare è di confrontare i prezzi di affitto nella stessa zona in cui è situato l’immobile per il quale desideri calcolare il canone di affitto. 

A tale scopo puoi consultare il Borsino Immobiliare o altri database immobiliari per avere un'idea dei prezzi medi di affitto nella zona di interesse.

In tal senso è molto utile anche consultare i siti di annunci immobiliari per vedere gli annunci di affitto attuali nella stessa area e per immobili simili.

2. Considera le caratteristiche specifiche della casa, per capire come calcolare il canone per un appartamento

Nel calcolo del canone di affitto considera le dimensioni e condizione dell’immobile: maggiore è la metratura e migliore è lo stato dell'immobile, più alto sarà il prezzo di affitto. 

Un altro fattore importante da tenere in considerazione è l’ubicazione o localizzazione. Le zone centrali o ricercate, vicine a servizi essenziali, mezzi pubblici e aree di interesse generalmente hanno un valore di affitto maggiore. 

Inoltre, occorre considerare anche l’eventuale arredamento e servizi extra. La presenza di arredamento moderno, balconi, giardini, posti auto o altri servizi può giustificare un affitto più elevato.

3. Calcola i costi aggiuntivi

Non si può calcolare in modo corretto l’affitto se non si considerano anche i costi aggiuntivi. Infatti, occorre tenere presente le spese condominiali, che possono influire sul costo mensile complessivo per il locatario, e le utenze (luce, gas, acqua, internet). A tal proposito, dovrai decidere se queste saranno incluse nel prezzo di affitto o se saranno a carico dell'inquilino.

4. Valuta la domanda e l'offerta

Un altro passaggio per il calcolo del prezzo di affitto di una casa o di un appartamento è quello di effettuare una piccola analisi di mercato, che consideri la domanda di affitti nella zona. Un'alta domanda con poca offerta può giustificare prezzi di affitto più elevati e viceversa. 

5. Fai una valutazione comparativa: come calcolare quanto chiedere in base a casi simili

Non temere, perché in realtà si tratta semplicemente di confrontare la tua casa con case simili, recentemente affittate o attualmente sul mercato immobiliare. Se una casa simile, nella stessa zona, viene affittata ad un dato prezzo, vorrà dire che molto probabilmente il prezzo di affitto della tua casa non si distaccherà molto da esso (anche se alla fine sarai sempre tu a deciderlo!). 

6. Considera l'assistenza professionale nella valutazione dell'immobile

Se ti stai chiedendo come calcolare l’affitto di una casa, sappi che un agente immobiliare locale può fornirti una valutazione professionale e aiutarti a posizionare il tuo immobile correttamente sul mercato delle locazioni. 

Se stai valutando anche l’idea di vendere casa, puoi utilizzare il nostro strumento di valutazione immobiliare che ti consente di ottenere una stima affidabile in soli 3 minuti, in modo del tutto gratuito. Contestualmente, ti verrà inviato un report completo sulla valutazione per email.

La Rivalutazione ISTAT

Nel calcolo dell'affitto occorre considerare anche la rivalutazione ISTAT e adeguamento ISTAT, un aggiornamento del canone di locazione che viene effettuato in base all'andamento generale dell'economia, che tiene quindi conto dell'andamento dei prezzi per le famiglie italiane. Lo scopo della rivalutazione ISTAT è quella di allineare l'importo del canone al costo della vita e all'andamento dell'economia in un determinato periodo. 

Come si rivaluta il canone di locazione con l'adeguamento ISTAT?

Per procedere al calcolo dell'affitto tenendo conto dell'adeguamento ISTAT occorre tenere come riferimento l'indice Istat pubblicato annualmente dall'ISTAT (Istituto Italiano di Statistica). Oltre a questo indice occorre applicare anche la rivalutazione del 100% nei contratti a canone libero (4+4) e del 75% n ei contratti ad uso diverso e a canone concordato. 

Esempio di calcolo di affitto a seguito della rivalutazione ISTAT

Si prenda come esempio un canone di locazione di 600 euro. L'istat pubblica il nuovo indice pari al 3%. In base al tipo di contratto la rivalutazione è del 75%. 

Ne ricaveremo quanto segue:

  • 3% x 75% = 2,25%
  • 600€ x 2,25% = 13,50€

Il canone di affitto sarà quindi di 600€ + 13,50€ ovvero 613,50€. 

È obbligatorio? Solo se concordato.

Il canone di locazione sarà adeguato annualmente in base all'indice ISTAT solo se questa condizione sia stata concordata nel contratto di locazione. 

La cedolare secca negli affitti: cos'è, come si calcola

La cedolare secca è un regime fiscale che offre un'alternativa alla tradizionale tassazione IRPEF per i redditi da locazione. Questo sistema si basa su un'imposta sostitutiva che elimina l'obbligo di versare imposte di registro e di bollo.

Per calcolare la cedolare secca, si applica un'aliquota fissa sul canone di locazione annuo. Le aliquote principali sono il 21% per i contratti a canone libero e il 10% per quelli a canone concordato.

Optare per la cedolare secca può essere vantaggioso se si desidera semplificare la gestione fiscale degli affitti e potenzialmente ridurre le tasse complessive. Tuttavia, è importante valutare la convenienza caso per caso, considerando anche l'impossibilità di aggiornare il canone di affitto con l'indice ISTAT.

Questo regime è particolarmente indicato per i proprietari che vogliono evitare costi aggiuntivi e burocrazia.

A quanto corrisponde la cedolare secca sugli affitti? Cosa significa 10 o 21?

La cedolare secca è una scelta fiscale che consente di pagare un'imposta fissa sul reddito da locazione. Le aliquote principali sono due:

  • 21% per i contratti a canone libero
  • 10% per quelli a canone concordato.

La differenza tra le due opzioni risiede principalmente nei tipi di contratto a cui si applicano. Optare per la cedolare secca può risultare vantaggioso per chi cerca di semplificare la gestione fiscale, eliminando spese di registro e bollo. Tuttavia, è importante considerare che, scegliendo questo regime, si rinuncia all'aggiornamento ISTAT del canone. Una valutazione attenta delle proprie esigenze fiscali è essenziale per determinare se questa opzione sia la più conveniente. È particolarmente utile per i locatori che desiderano evitare costi aggiuntivi e complessità burocratiche.

Come si calcola l'imposta di registro dell'affitto?

Per calcolare l'imposta di registro dell'affitto, è fondamentale innanzitutto conoscere il canone annuo stabilito nel contratto. L'imposta di registro si calcola applicando un'aliquota del 2% sull'affitto annuo. Tuttavia, la cifra non può mai essere inferiore a 67 euro per la prima annualità.

Nel caso di contratti a canone concordato situati in Comuni ad alta densità abitativa, l'imposta si applica sul 70% del canone. È possibile versare l'imposta in un'unica soluzione per l'intera durata del contratto, ottenendo uno sconto, oppure annualmente, entro 30 giorni dalla scadenza dell'annualità precedente.

Per i contratti pluriennali, si può scegliere di pagare l'intero importo al momento della registrazione, beneficiando di una riduzione basata sul tasso di interesse legale. È importante applicare correttamente queste regole per evitare sanzioni e mantenere il contratto valido.

3 Punti Chiave
  • Per calcolare il prezzo di affitto di una casa si può procedere utilizzando strumenti di valutazione online
  • Il valore di locazione è presente anche sul borsino immobiliare (quotazioni OMI) sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
  • Una valutazione analitica comprende diversi passaggi tra i quali la comparazione con immobili simili e un’analisi di mercato nella zona circostante.

Fonti

FAQ

Come influiscono le dimensioni e le ristrutturazioni recenti sul prezzo di affitto?

Le dimensioni dell'immobile e le ristrutturazioni recenti possono aumentare il prezzo di affitto. Per quantificare questo impatto, confronta il tuo immobile con altri simili nella zona, considerando il prezzo al metro quadro e gli aggiustamenti per le condizioni o migliorie specifiche.

Come valutare l'impatto della posizione sull'affitto?

La posizione è cruciale: immobili in zone centrali o ben servite tendono ad avere affitti più alti. Analizza i prezzi degli affitti in aree simili e considera fattori come accessibilità, servizi e attrattività del quartiere per stabilire un prezzo competitivo.

Qual è il ruolo delle spese condominiali e delle utenze nel definire l'affitto?

Le spese condominiali e le utenze possono essere incluse nell'affitto o a carico dell'inquilino. Se incluse, l'affitto sarà più alto per coprire questi costi. È importante specificarlo nell'annuncio, permettendo agli inquilini di capire chiaramente cosa è incluso nel prezzo.

Andrea Lazzo
Andrea Lazzo è nato a Bari nel 1980 e dal 2009 ha lavorato nel campo della SEO per diverse aziende italiane, estere e multinazionali, nel campo finanziario e immobiliare. Si è specializzato nel campo immobiliare in cui opera da oltre 5 anni, con un particolare focus sulle statistiche del mercato immobiliare, sull'estimo e sulle normative vigenti riguardanti le tematiche più comuni. La sua filosofia comprende la creazione di un contenuto realmente utile per l'utente, tale da soddisfare una richiesta di informazioni specifica.
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