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Cosa Fare con un Terreno non Edificabile e Come Renderlo Funzionale per Scopi Diversi

Jessica Maggi
27.09.2025
9 min
Risposta rapida

Con un terreno non edificabile, a differenza di uno edificabile, non puoi costruire case fisse, ma puoi sfruttarlo in modo legittimo per: attività all’aperto (ricreative/educative/sportive), sosta temporanea di case mobili/Tiny House su ruote, parcheggi (senza vincoli paesaggistici), impianti rinnovabili dove consentito, agricoltura e annessi amovibili. Le opere “stabili” richiedono sempre titolo edilizio e, se serve, nulla osta paesaggistico; per residenze in area agricola servono i requisiti da coltivatore diretto/IAP e gli indici previsti dallo strumento urbanistico.

Sintesi

  • Consentito senza nuova volumetria stabile: uso agricolo, aree ricreative, parcheggi (se compatibili), strutture mobili e amovibili per esigenze temporanee.
  • Temporaneità: ruote, nessun ancoraggio al suolo, rimozione immediata; oltre 90 giorni decade la temporaneità.
  • Case e residenze: su terreno agricolo solo per IAP/coltivatori diretti con rapporto alla SAU e indici comunali; altrimenti serve cambio di destinazione d’uso.
  • Rinnovabili: fattibilità tecnico-urbanistica (irraggiamento/vento, vincoli, titoli abilitativi).
  • Permessi tipici: Permesso di costruire/SCIA, eventuale nulla osta paesaggistico, rispetto DPR 380/2001 e regolamenti locali.
  • Valore e prezzo: si stimano con comparabili, reddito agricolo o potenziale d’uso; fortissima variabilità per zona, accessi e vincoli; verificare OMI e mercato locale.

Edificare indiscriminatamente ovunque si voglia non è possibile. Ci sono terreni definiti non edificabili, su cui non è consentito erigere alcun tipo di costruzione. Cosa fare con un terreno non edificabile, quindi, se non si è autorizzati a costruirci? È possibile modificarne la destinazione d’uso? Vagliamo le possibilità alternative di utilizzarlo e renderlo funzionale per scopi diversi.

Infografica che illustra come sfruttare terreno non edificabile

Terreno non edificabile: alcune idee per sfruttarlo al meglio

Se hai a disposizione un terreno non edificabile ci sono diverse opzioni che puoi considerare per utilizzarlo e renderlo funzionale. Approfondiamo insieme.

Attività ricettiva all’aperto

Nello specifico, su un terreno non edificabile è possibile installare manufatti prefabbricati, case mobili, camper e roulotte a patto che:

  • siano collocati su ruote e siano omologati per il trasporto su strada;
  • soddisfino necessità puramente transitorie;
  • possano essere immediatamente rimossi e trasferiti altrove,
  • non risultino ancorati al terreno.

Può essere consentito l’allaccio di tali strutture alle reti di distribuzione della corrente elettrica e dell’acqua potabile, purché, anche in questo caso, non sia effettuato in modo permanente. La normativa indica come requisito fondamentale per la temporanea installazione di tali strutture la destinazione turistica del terreno.

La legge non prevede un termine unico; la temporaneità va provata. L’uso stabile o con opere/accessori fissi fa scattare l’obbligo di titolo edilizio (vedi TAR 2016, TAR 2024).

Installazione di impianti fotovoltaici e turbine eoliche

Installare impianti fotovoltaici o turbine eoliche su terreni ubicati in aree con un buon irraggiamento solare e un buon potenziale eolico è un ottimo investimento, che, oltre a produrre benefici ambientali, può potenzialmente generare guadagni sostanziosi.

In questo caso occorre effettuare, innanzitutto, un’accurata valutazione del bene volta a valutare:

  • grado di esposizione al sole: è fondamentale che non ci siano piante o altri ostacoli che si frappongano tra i pannelli fotovoltaici e le radiazioni solari, rischiando di compromettere l’acquisizione di energia;
  • potenziale eolico: è opportuno misurare la velocità e la direzione del vento in quello specifico sito;
  • pendenza del terreno: è richiesta una superficie pianeggiante o leggermente collinare, che rientri nei valori numerici di pendenza individuati come adatti per l’installazione di pannelli solari e turbine eoliche.

In genere, vengono considerati adatti all’installazione di impianti fotovoltaici i terreni rivolti verso sud, con una pendenza massima del 10%. Dopodiché, è opportuno affidarsi a professionisti accreditati per l’installazione, la gestione e la manutenzione dei pannelli fotovoltaici o delle turbine eoliche.

Attività ricreative, educative e sportive

Un terreno non edificabile può essere adibito ad attività ricreative, educative e sportive, come per esempio:

  • percorsi naturalistici;
  • aree picnic;
  • giardino botanico;
  • centro educativo ambientale;
  • parchi giochi;
  • campo sportivo con spogliatoi in prefabbricato amovibili.

In questo caso, è necessario che le zone antistanti le aree ricreative e le strade di accesso alle stesse siano ispezionate periodicamente al fine di verificare l’assenza di ostacoli, cedimenti o criticità. In caso di rinvenimento di carcasse o animali in stato di difficoltà, ne dovrà essere data immediata comunicazione all’autorità competente locale.

Adibire un terreno non edificabile ad area ricreativa implica altresì il dovere di provvedere alla raccolta e alla messa in sicurezza di eventuali rifiuti alimentari, affinché non si rendano accessibili alla fauna selvatica.

Parcheggi

In linea generale non c’è incompatibilità astratta tra area non edificabile e uso a parcheggio, ma la fattibilità urbanistica dipende dal PRG/PUG e dai vincoli (paesaggistici, ambientali, idrogeologici). Spesso è richiesto un titolo abilitativo (SCIA/permesso) e, nelle zone agricole, l’uso può dover essere pertinenziale/strumentale all’attività (es. azienda agricola). Quindi nessun automatismo: serve sempre verifica puntuale con lo strumento urbanistico e gli eventuali nulla osta.

Attività agricole e agropastorali per terreno agricolo e seminativo

Un terreno non edificabile può essere destinato ad attività agricole, silvo-pastorali, zootecniche e, in generale, all’esercizio delle attività elencate nel sopraindicato articolo 2135 del codice civile. Potresti, per esempio, adibire il terreno alle coltivazioni erbacee da seme, o realizzare frutteti, vigneti e uliveti.

Cosa fare con un terreno non edificabile

Cosa serve per costruire su un terreno non edificabile

È possibile edificare strutture residenziali sui terreni agricoli. Per poterlo fare è necessario avere la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) o coltivatore diretto (CD) secondo la normativa nazionale (requisiti su tempo di lavoro, reddito prevalente e capacità professionale) e nel rispetto degli indici e delle previsioni del PRG/PUG. In alcune Regioni/Regolamenti il riferimento al triennio può comparire come criterio probatorio o come termine per maturare i requisiti, ma non è una regola nazionale uniforme. In tal caso, è consentita la realizzazione di nuove edificazioni finalizzate a ospitare il conduttore dell’azienda agricola o zootecnica nonché i suoi coadiuvanti e dipendenti.

Un privato cittadino può acquistare un terreno non edificabile ma non può edificarlo. Per poterlo fare, è necessario che chieda, laddove possibile, un cambio di destinazione d’uso da non edificabile a edificabile.

Per effettuare il cambio di destinazione d’uso occorre rivolgersi all’ufficio tecnico del comune in cui si trova il terreno e presentare la domanda corredata da una relazione tecnica redatta da un professionista abilitato insieme ai documenti necessari. I tecnici comunali valuteranno la possibilità di effettuare il cambio, considerando specifici parametri, tra cui il posizionamento del terreno e lo sviluppo urbanistico.

Una volta ottenuta l’approvazione del comune per il cambio di destinazione d’uso, per poter costruire è necessario ottenere specifici permessi, che illustriamo di seguito:

  • Permesso di costruire: Per realizzare opere su un terreno occorre richiedere il permesso di costruire all’ufficio tecnico del comune;
  • Nulla osta: qualora l’area in questione sia sottoposta a vincoli paesaggistici o ambientali è necessario richiedere il nulla osta al comune o alla soprintendenza.

Inoltre, per erigere costruzioni va rispettato l’indice di fabbricabilità, un valore numerico indicato dal comune, che, secondo quanto indicato dal succitato decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno 2001, esprime il rapporto tra l’estensione del terreno e le dimensioni dei beni immobili da costruire.

Si può avere una casa mobile su un terreno non edificabile?

Sì, solo come struttura temporanea e non ancorata al suolo. In pratica:

  • deve essere su ruote, omologata alla circolazione e rimovibile in ogni momento;
  • non puoi realizzare fondazioni, platee gettate o allacci permanenti (eventuali collegamenti a luce/acqua devono essere provvisori);

La legge non fissa un termine unico di giorni valido per ogni caso: la temporaneità va dimostrata e l’uso stabile/abitativo o la presenza di opere/accessori fissi (platee, verande, allacci permanenti) fanno scattare l’obbligo di titolo edilizio. I richiami ai ‘90 giorni’ hanno valore orientativo, ma la valutazione è caso per caso.”

Attenzione: verande, pedane fisse, recinzioni in muratura o servizi igienici interrati fanno perdere il carattere di precarietà. Controlla sempre Regolamento edilizio e Piano urbanistico del Comune: in molti casi è richiesta una CILA/SCIA per l’installazione temporanea e, se c’è vincolo paesaggistico, il parere dell’Ente preposto.

Che casa posso mettere su un terreno non edificabile?

Non puoi mettere case fisse (prefabbricati ancorati, moduli su platea, bungalow con allacci stabili). Sono invece generalmente ammesse:

  • Tiny House su ruote o roulotte/camper per uso transitorio, senza opere edilizie e senza radicamento al suolo;
  • casette attrezzi e depositi smontabili/amovibili (no fondazioni), entro le soglie volumetriche e le regole comunali;
  • tende, yurte, lodge riconducibili a strutture ricettive all’aperto, se il terreno ha destinazione/uso turistico e previo titolo e autorizzazioni specifiche.
    Qualsiasi soluzione che comporti stabilizzazione (platee, allacci fissi, permanenza protratta) rientra nell’edilizia residenziale e necessita di permesso di costruire.

Che tipo di casa si può mettere su un terreno agricolo?

Su terreno agricolo (non edificabile) è possibile:

  • abitazione del conduttore e dei coadiuvanti solo se sei imprenditore agricolo professionale (IAP) o coltivatore diretto (requisiti temporali e previdenziali) e nei limiti degli indici previsti dal piano comunale (rapporto con SAU, dimensionamento aziendale, ecc.);
  • annessi agricoli (ricoveri attrezzi, fienili, stalle, serre) se funzionali all’attività e con il titolo edilizio richiesto (SCIA/Permesso), rispettando distanze, altezze, materiali e inserimento paesaggistico;
  • manufatti precari stagionali (tunnel, serre mobili) se effettivamente temporanei e rimovibili.
    Una casa residenziale per privati non legata all’attività agricola non è ammessa: occorre un cambio di destinazione d’uso a edificabile, se lo strumento urbanistico lo consente.
Un esempio di terreno agricolo da poter valutare

Dove si possono trovare terreni non edificabili in vendita?

  • Portali immobiliari generalisti e verticali sui terreni (filtri: agricolo/inedificabile, seminativo, uliveto, vigneto).
  • Annunci di settore agricolo (associazioni di categoria, bacheche locali).
  • Aste giudiziarie e procedure esecutive (tribunali, portali aste).
  • Bandi pubblici di Comuni/Regioni/Consorzi/Enti parco per alienazioni o concessioni.
  • Reti professionali locali (notai, tecnici, agenzie rurali) per opportunità “off-market”.
    Prima di fare offerte, verifica sempre vincoli, accessi, servitù, qualità del suolo e coerenza urbanistica.

Come calcolo il valore di un terreno non edificabile?

Per calcolare il valore di un terreno si possono usare tre approcci pratici (spesso usati in combinazione):

  1. Comparativo di mercato
    Raccogli compravendite comparabili per tipologia/posizione e applica aggiustamenti (accessi, irrigazione, pendenza, forma, vicinanza servizi). Riferimenti: OMI (Agenzia Entrate) per intervalli indicativi + annunci reali della micro-zona.
  2. Capitale/Reddito
    Valuta il reddito annuo generabile (affitto agrario, concessione per pascolo, legna, fotovoltaico/eolico, parcheggio stagionale) e applica un tasso di capitalizzazione coerente con rischio e mercato locale.
  3. Valore complementare/funzionale
    Se il terreno è pertinenza strategica (es. completa un fondo confinante o dà accesso a strada/irrigazione), considera il plusvalore per l’utilizzatore specifico.
    Fattori chiave: accessibilità carrabile, disponibilità acqua/irrigazione, vocazione colturale, vincoli paesaggistici/idrogeologici, pendenza, giacitura, forma, servitù, prossimità a centri urbani, potenziale per usi consentiti (ricreativo, rinnovabili).
    Per stime formali: incarica agronomo/geom./ing. con perizia e sopralluogo.

Qual è il prezzo di un terreno non edificabile in Italia?

Non esiste un prezzo unico: varia enormemente per regione, micro-zona, caratteristiche e vincoli. In termini generali:

  • Aree marginali/montane/pascolo: valori bassi, trainati da estensione e accessi.
  • Aree agricole in pianura irrigua: valori più alti per produttività e logistica.
  • Fasce periurbane (pur non edificabili): prezzi spesso superiori per domanda hobbistica/ricreativa e potenzialità consentite.
    Per un riferimento realistico:

Come sapere se un terreno è non edificabile?

Per verificare se un terreno sia edificabile o non edificabile occorre visionare il piano regolatore generale comunale, composto da planimetrie con simboli e colori che dividono il territorio in zone in base alle funzioni a cui sono destinate.

Fonti

FAQ

Posso affittare un terreno non edificabile a terzi?

Sì, qualora ci siano le condizioni per farlo, è possibile affittare il terreno a terzi, come per esempio aziende per l'installazione di infrastrutture leggere, come le antenne per la telefonia mobile.

Posso affittare un terreno non edificabile a un coltivatore diretto?

Sì, affittare un terreno non edificabile a un coltivatore diretto o a un’azienda agricola o zootecnica può essere una saggia decisione per generare reddito dal terreno senza operarvi direttamente.

È possibile utilizzare un terreno non edificabile per scopi comunitari?

Sì, è consentito creare centri educativi ambientali per sensibilizzare su questioni ambientali ed ecologiche e aree ricreative per eventi comunitari, come per esempio feste all'aperto o rassegne culturali.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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