Tra i parametri urbanistici richiesti nella presentazione al comune di pertinenza di progetti concernenti la costruzione di nuovi edifici o l’ampliamento di strutture esistenti c’è la superficie lorda, o, più propriamente, superficie lorda di pavimento, spesso indicata con l’acronimo SLP. Vediamo nello specifico di cosa si tratta, a cosa serve e quali elementi vanno inclusi ed esclusi dal computo.
Tecnicamente, la superficie lorda è il parametro urbanistico, espresso in metri quadri, che individua la somma delle superfici dei singoli piani di un organismo edilizio comprese nel profilo esterno delle pareti di ambito. Si tratta, quindi, della superficie complessiva di tutti i piani racchiusa entro il perimetro esterno della costruzione in oggetto, a esclusione degli spazi che, per loro natura, abbiano carattere meramente accessorio rispetto alla struttura principale.
In altre parole, la superficie lorda è la somma delle superfici pavimentate coperte comprese entro il profilo esterno delle pareti perimetrali ai vari piani e soppalchi di interpiano, compresi eventuali piani sotterranei.
È doveroso precisare che ci possono essere differenze anche importanti nella definizione e nel calcolo della superficie lorda a seconda delle norme tecniche vigenti a livello regionale, provinciale e comunale.
Il calcolo della superficie lorda è rilevante ai fini della determinazione del carico urbanistico. Nello specifico, serve a determinare se il volume edificabile (VE) di un immobile sia concesso nella specifica zona in cui si intende costruire o realizzare interventi.
In altre parole, calcolare la superficie lorda serve a verificare se la volumetria prospettata di un edificio sia effettivamente ammissibile nell’area di costruzione individuata.
La SLP è un dato fondamentale anche quando occorre valutare beni immobili e determinarne il valore al fine di stabilire i relativi prezzi di costruzione, vendita e locazione.
Per redigere progetti, il calcolo della superficie lorda di pavimento deve essere effettuato attenendosi diligentemente alle indicazioni contenute nel Regolamento Edilizio Unico, disciplinato dall'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno 2001 e valido per l’intero territorio nazionale, nonché nelle normative regionali, provinciali e comunali vigenti.
Come accennato, ci possono essere differenze anche importanti sia nella definizione che nel calcolo della superficie lorda determinate da:
È, pertanto, necessario informarsi di volta in volta su quali siano le prescrizioni e disposizioni della specifica regione, provincia o località in cui sorge l’area di costruzione o intervento individuata.
Come abbiamo visto, la superficie lorda, rilevante ai fini della dotazione dei carichi urbanistici, è la misura delle superfici di un fabbricato comprese entro il perimetro esterno delle murature di tutti i livelli abitabili o agibili, sia fuori terra che in sottosuolo. Nel calcolo della superficie lorda vanno inclusi:
Occorre altresì includere eventuali ambienti parzialmente o totalmente interrati adibiti, per esempio, a uffici, laboratori, sale riunioni o residenze.
Ai fini del rispetto degli indici di edificabilità, dal computo della superficie lorda in genere vanno esclusi i seguenti elementi:
E ancora:
In genere vanno esclusi dal computo di detta superficie anche i sottotetti di altezza non superiore a 2,40 metri all’intradosso del travetto poggiante sulla trave di colmo e di pendenza della falda non inferiore al 30%.
Come accennato, potrebbero esserci regolamenti specifici per il calcolo della superficie lorda. Per esempio, in molti comuni italiani vengono compresi nel calcolo dei volumi anche i corpi scala. Occorre informarsi di volta in volta su quali siano le prescrizioni della specifica località dove sorge l’area in cui si intende costruire o realizzare interventi.
Supponiamo di aver progettato un edificio residenziale a un unico piano, di forma rettangolare con una lunghezza, ipotizziamo, di 10 metri e un’ampiezza di 8 metri. Lungo uno dei lati più estesi, l'edificio dispone di un porticato di 2 metri di larghezza e 10 metri di lunghezza. Per calcolare la superficie lorda escludiamo, quindi, l'area occupata dal porticato.
Procediamo, quindi, con il calcolo dell’area dell'immobile:
Area dell’edificio = lunghezza × larghezza = 10 metri × 8 metri = 80 metri quadri
Calcoliamo l'area del porticato:
Area del porticato = Lunghezza del porticato × Larghezza del porticato = 10 metri × 2 metri = 20 metri quadri
Superficie lorda = Area dell'edificio - Area del porticato = 80 m² - 20 m² = 60 m²
Pertanto, la S.L.P., superficie lorda di pavimento, dell'immobile in questione è di 60 metri quadri, escludendo il porticato di 20 metri quadri.
In presenza di altre parti escluse dal computo della superficie lorda, come per esempio balconi, terrazzi e scale esterne, si applica lo stesso principio, sottraendo l'area di ciascun manufatto alla superficie totale.
Per quanto riguarda le superfici, oltre alla superficie lorda occorre tenere conto della superficie territoriale, fondiaria e coperta. Per quanto concerne i volumi, si considerano gli indici di fabbricabilità fondiaria e territoriale. Occorre altresì considerare il rapporto di copertura e di permeabilità.
Sì, nel calcolo della S.L.P. occorre considerare anche i tramezzi.
Nel caso in cui si superasse il limite massimo previsto per il volume edificabile (VE) stabilito dal comune di riferimento per la specifica zona in cui si intende costruire o realizzare interventi, è necessario ridurre la superficie lorda nel progetto. Il volume edificabile dell’immobile progettato deve essere minore o uguale al volume massimo edificabile consentito.