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Valutazione di un Terreno non Edificabile: Come si Esegue?

Salvatore
30.09.2024
8 min

Per vendere o affittare un terreno è essenziale eseguire preliminarmente un’attenta, accurata valutazione al fine di determinarne il valore di mercato nonché il valore catastale, importante per il calcolo delle imposte relative all'acquisto e al possesso dell'immobile. Vediamo, quindi, come si effettua la valutazione di un terreno non edificabile, quali sono i principali fattori da considerare, le formule da applicare e i dati da procurarsi per effettuare la stima e il calcolo.

Cosa si intende per terreno non edificabile: significato

Un terreno non edificabile è un'area in cui non è possibile edificare strutture residenziali, abitazioni civili, edifici, infrastrutture o fabbricati industriali a causa di restrizioni legali, vincoli ambientali, limitazioni specifiche e motivi di sicurezza. Un fondo non edificabile, a differenza di un terreno edificabile, non dispone, quindi, delle autorizzazioni necessarie affinché possano essere erette costruzioni.

Si definiscono non edificabili le seguenti tipologie di terreni:

  • terreni agricoli, destinati alla produzione agricola e adibiti all’esercizio delle attività elencate nell’articolo 2135 del codice civile;
  • spazi incolti, non adibiti alla semina per la coltivazione di cereali, ortaggi e foraggere ma potenzialmente destinabili all’uso agricolo;
  • aree con instabilità del terreno;
  • terreni con pendenza troppo elevata;
  • aree designate come parchi nazionali, riserve naturali, aree protette, riserve della biosfera e siti di interesse archeologico o storico;
  • terreni soggetti a vincoli urbanistici, paesaggistici, ambientali, storici, artistici e archeologici imposti da autorità locali, regionali o nazionali;
  • terreni non urbanizzabili poiché non adeguatamente serviti da infrastrutture come strade, rete idrica e sistema fognario;
  • terreni adibiti a parchi, strade e altre infrastrutture pubbliche;
  • aree dedicate ad attività di allevamento e pascolo;
  • concimaie.

Per verificare se un terreno sia edificabile o meno occorre visionare il piano regolatore generale comunale, composto da planimetrie con simboli e colori che dividono il territorio in zone in base alle funzioni a cui sono destinate.

Cosa rende un terreno non edificabile?

Valutazione terreno non edificabile

La mancata edificabilità di un fondo può dipendere da una vasta pluralità di cause anche molto diverse. Nello specifico, un terreno può essere classificato come non edificabile poiché:

  • materialmente non in grado di sostenere il peso di strutture edilizie e infrastrutture;
  • ubicato in zone esposte al rischio di frane, inondazioni, alluvioni, maremoti o altre calamità naturali;
  • considerato insalubre, inquinato o dannoso;
  • posto sotto protezione poiché custodisce monumenti ed edifici storici.

Un terreno può essere ritenuto inadatto per la costruzione di edifici residenziali o commerciali anche a causa di piani regolatori stabiliti dalle autorità e specifiche limitazioni stabilite dai regolamenti di pianificazione.

Ne consegue che, a causa della sua limitata utilità determinata da restrizioni normative o fisiche, il valore di un terreno non edificabile tenda a essere inferiore rispetto a quello di un terreno edificabile.

Fattori da considerare nel calcolo del valore di un’area edificabile

Il valore di un bene immobile come un terreno non edificabile dipende da più fattori, che possono influenzarne positivamente o negativamente la stima. Li elenchiamo di seguito:

  • ubicazione: la posizione in cui si trova il fondo può incidere in modo significativo sul suo valore;
  • distanza da centri abitati;
  • facilità di raggiungimento e accesso alla pubblica via;
  • disponibilità di servizi nei dintorni;
  • linee di trasporto esistenti e in fase di realizzazione;
  • superficie totale del terreno;
  • valore al metro quadro;
  • conformazione;
  • possibilità di sfruttare il terreno per coltivazioni o altro;
  • preesistenza di coltivazioni;
  • qualità dell’area in cui si trova il terreno;
  • presenza di vincoli o servitù passive;
  • grado di urbanizzazione dell’area circostante;
  • condizioni in cui oggettivamente si trova il terreno. Se il terreno è acquitrinoso o, al contrario, estremamente arido e quindi difficile da sviluppare, è oggettivamente piuttosto improbabile che possa attirare potenziali acquirenti.

Tali caratteristiche possono determinare che terreni simili e con lo stesso valore catastale abbiano un valore commerciale diverso.

Come si calcola il valore di un terreno non edificabile?

Per calcolare il valore di mercato di un’area non edificabile si applica la seguente formula:

Valore di mercato = superficie del terreno × prezzo al metro quadro 

La superficie del lotto è l'area calpestabile su cui si estende il fondo in questione, espressa in metri quadri. Il prezzo al metro quadro, invece, è il valore corrente per metro quadro di beni simili nella stessa zona.

Facciamo un esempio pratico. Supponiamo di voler effettuare una valutazione immobiliare e calcolare il valore di mercato di un terreno di 500 metri quadri ubicato in un’area in cui il prezzo al metro quadro di questa tipologia di beni è di 10 euro.

Applicando la sopraindicata formula, procediamo con il calcolo.

500 x 10 = 5000

Il valore di mercato del terreno di nostro interesse è, quindi, pari a 5.000 euro.

Cosa differenzia la valutazione terreno edificabile e la valutazione di un terreno non edificabile?

Nella valutazione di un terreno edificabile, tra i principali fattori da considerare ci sono l’indirizzo di impiego attuale e previsto in futuro e il potenziale di sviluppo del bene, ossia la possibilità di costruire in loco strutture edilizie e infrastrutture.

Proprio perché può generare profitti attraverso lo sviluppo edilizio, un terreno edificabile censito nel piano regolatore generale del comune in cui è ubicato ha generalmente un valore più elevato di uno a cui l’edificabilità è negata. Nel calcolo del valore di un terreno edificabile si tiene conto della destinazione d'uso urbanistica, dell'accessibilità e dell’indice di edificabilità e di densità edilizia.

Un terreno non edificabile, invece, ha un’utilità fortemente limitata dalle restrizioni normative e dagli aspetti geomorfologici che lo caratterizzano. Il suo valore dipende da fattori come la conformazione del suolo, la vicinanza a centri abitati e la facilità di accesso, e in genere è inferiore rispetto a quello di un’area edificabile.

Come calcolare valore catastale di un terreno non edificabile?

Il valore catastale di un terreno non edificabile si calcola moltiplicando la rendita catastale attribuitagli per uno specifico moltiplicatore stabilito dalla legge. Approfondiamo insieme.

Come si calcola il valore catastale di un’area non edificabile?

Illustriamo di seguito la procedura da seguire per calcolare il valore catastale di un terreno non edificabile.

1.Individuare la rendita catastale

La rendita catastale del bene è un dato reperibile consultando una visura catastale, un documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Per richiederla occorre rivolgersi agli Uffici del Territorio che consentono l'accesso alle banche dati immobiliari, catastali e ipotecarie.

2. Individuare il moltiplicatore catastale da applicare

Per i terreni non edificabili, il moltiplicatore catastale generalmente usato è 130. Tuttavia, potrebbe variare in base a specifiche normative locali, di cui è opportuno informarsi.

3. Effettuare il calcolo

Si procede moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 25% per il moltiplicatore catastale indicato. La formula da applicare è la seguente:

Valore catastale = [rendita catastale ×1,25] × moltiplicatore catastale

Il risultato dell’operazione sarà il valore catastale del terreno non edificabile, che funge da base imponibile a fini fiscali per il calcolo di tasse e imposte.

Esempio di calcolo valore terreno non edificabile

Facciamo un esempio pratico. Supponiamo di voler calcolare il valore catastale di un terreno non edificabile con una rendita catastale di 100 euro.

Procediamo con la rivalutazione del 25% della rendita catastale, moltiplicando l’importo per 1,25.

100×1,25=125

Ora moltiplichiamo la rendita catastale rivalutata per il suddetto moltiplicatore di 130.

125×130= 16.250

Quindi, 16.250 euro rappresenta il valore catastale del terreno, utilizzato per il calcolo di tasse e imposte come, per esempio, l’imposta municipale unica (IMU) e le tasse di successione.

Chi effettua la stima dei terreni non edificabili?

Per il calcolo del valore di un terreno è opportuno affidarsi a un professionista dell’estimo immobiliare in possesso delle competenze e degli strumenti necessari per valutare adeguatamente beni immobili di questo tipo.

Per una valutazione accurata è, quindi, consigliabile affidarsi a un valutatore immobiliare certificato o a un agente immobiliare specializzato nella compravendita di terreni, operativo nell’area in cui si trova il bene di tuo interesse.

Come calcolare il valore di un terreno agricolo?

Un terreno agricolo non edificabile è un’area del territorio comunale destinata alla produzione agricola, all’allevamento e alla semina per la coltivazione di cereali, ortaggi e foraggere. Proprio per questo motivo sui fondi agricoli vigono forti vincoli sulla possibilità di edificare costruzioni.

Sono considerati terreni agricoli i vigneti, i pascoli e le distese erbose. Anche gli spazi incolti vengono comunque considerati agricoli e non edificabili, poiché potenzialmente destinabili all’uso agricolo.

Per vendere o affittare un terreno agricolo occorre eseguire un’attenta valutazione al fine di calcolarne il valore. Il primo parametro da tenere in considerazione quando si calcola il valore di un terreno agricolo è il valore catastale.

Per determinare il valore catastale occorrono dati specifici per questa tipologia di bene, quali:

  • categoria catastale del terreno;
  • reddito dominicale, ossia la rendita catastale dei terreni agricoli.

Puoi trovare questi valori tramite l’ufficio del catasto del comune di competenza o più comodamente online sul portale dell’Agenzia del Territorio, indicando gli estremi catastali del terreno.

Per calcolare il valore catastale al reddito dominicale va applicato il coefficiente di rivalutazione, che è pari al 25% del reddito stesso. Si passa poi al moltiplicatore catastale. Per i terreni agricoli, indicati con T, questo è pari a 90. La formula è la seguente:

Valore catastale = [reddito dominicale x 25%] x 90

Il valore di un terreno agricolo può variare anche in base al tipo di coltura praticata.

Come calcolare il prezzo di un terreno non edificabile?

La stima del valore di un terreno non edificabile e la conseguente determinazione del prezzo di vendita richiedono di combinare misurazioni, perizie estimative, approfondite analisi dell’andamento del mercato immobiliare e un attento confronto dei prezzi o canoni di locazione di terreni limitrofi con le stesse caratteristiche.

Si tratta di un’operazione che richiede strumenti tecnici e competenze che, legittimamente, chi non è del settore potrebbe non possedere. Pertanto, è opportuno che venga svolta da professionisti qualificati e specializzati nella gestione, valutazione e compravendita di questo tipo di beni. 

Qual è il valore al metro quadro terreno non edificabile?

Il valore al metro quadro di un terreno non edificabile dipende dalla zona in cui si trova. Nel Nord Italia, in base ai dati raccolti dalle Camere di Commercio, i prezzi si aggirano sui 6 euro al metro quadro. Nel Mezzogiorno e in altre parti del Paese, invece, il prezzo al metro quadro scende a 4,50 euro circa.

Qual è il costo terreno non edificabile?

Il prezzo di un terreno non edificabile varia, come accennato, in base alla zona in cui si trova e alle condizioni in cui versa.

Per sommi capi, il valore di un terreno non edificabile di 500 metri quadri in condizioni precarie può essere sui 2000-2500 euro. Il prezzo sale indicativamente a 3000-4000 euro per terreni in condizioni tutto sommato accettabili.

Terreni in condizioni ottimali, che li potrebbero potenzialmente rendere adatti ad attività agricole, venatorie, ricreative o ricettive, possono costare oltre 5000 euro.

Tre punti chiave

  • Effettuare un’accurata valutazione di un terreno non edificabile consente di calcolarne l’effettivo valore.
  • Il valore di un terreno non edificabile tende a essere inferiore rispetto a quello di un terreno edificabile.
  • Il valore di un terreno non edificabile può variare sensibilmente a seconda della regione e della zona in cui si trova.

Fonti

FAQ

Quanto vale un terreno non edificabile rispetto a uno edificabile? 

Il valore di un terreno non edificabile è generalmente inferiore rispetto a quello di un terreno edificabile, poiché la sua utilità potenziale è fortemente limitata dalle restrizioni normative o fisiche.

Ho ereditato un terreno non edificabile. Cosa posso farne? 

Un terreno non edificabile può essere utilizzato come area di parcheggio per automezzi o essere destinato ad attività ricreative, ricettive, sportive, agricole e venatorie. Per renderlo edificabile, laddove possibile, occorre richiedere all’ufficio tecnico del comune il cambio di destinazione d’uso da non edificabile a edificabile.

Come faccio a sapere il valore di un terreno non edificabile? 

Per conoscere il valore di un terreno non edificabile può essere utile confrontare i prezzi di beni simili nella stessa zona ed eseguire una perizia estimativa. Trattandosi di un’operazione piuttosto complessa, è opportuno rivolgersi a un agente immobiliare specializzato nella compravendita di terreni o a un perito agrario per una valutazione professionale.

Quanto costa un campo non edificabile? 

Il prezzo di un campo non edificabile varia in base alla zona in cui si trova. In linea generale, se il fondo versa in condizioni precarie, il costo è compreso indicativamente tra 3 e 5 euro al metro quadro, che salgono rispettivamente a 6 euro e 10 euro al metro quadro se in condizioni accettabili od ottimali.

Quanto costa un terreno non edificabile di 500 mq? 

Il prezzo di un terreno non edificabile di 500 mq può variare indicativamente da 2000-2500 a 5000 euro a seconda dell’ubicazione e delle condizioni. Il valore specifico dipende dal mercato locale e da una serie di variabili, tra cui per esempio la distanza dal centro abitato, la facilità di raggiungimento e la disponibilità di servizi nei dintorni.

Salvatore
Salvatore D. scrive articoli sul settore immobiliare da 8 anni. È specializzato in finanza, assicurazioni e mercato immobiliare. Si è laureato all’Università di Catania in Italia, con un doppio Master in Economia e Marketing
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