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Valutazione di un terreno agricolo al mq: come calcolare il valore immobiliare

Salvatore
02.09.2025
6 min
Come si valuta un terreno agricolo al mq o per ettaro?

Per valutare un terreno agricolo puoi usare tre metodi principali:

  • Valore catastale: si ottiene dal reddito dominicale rivalutato del 25% e moltiplicato per un coefficiente (110 o 130), utile per calcolo imposte e successioni.
  • Valore agricolo medio (VAM): stabilito annualmente dal Ministero dell’Agricoltura e variabile per zona e coltura. Utile per espropri e agevolazioni fiscali.
  • Valore di mercato: basato su fattori reali come posizione, tipo di coltura, accesso all'acqua, viabilità, vicinanza ai centri abitati ed eventuale edificabilità.

Consiglio: due terreni simili possono avere valori molto diversi. Se un terreno ha irrigazione, strada asfaltata e accesso facile ai mezzi, può valere fino al  40–50% in più di uno con caratteristiche simili ma senza queste dotazioni.

Infografica sul valore di un terreno agricolo

La valutazione di un terreno agricolo avviene in modo differente rispetto ad altre tipologie di immobili. In questo articolo imparerai a valutare un terreno agricolo partendo dal reddito dominicale o facendo riferimento al Valore Agricolo Medio.

Come effettuare la valutazione del terreno agricolo

Per calcolare il valore di un terreno agricolo ai fini fiscali, si fa generalmente riferimento al valore catastale. Puoi ottenere tale valore seguendo questi tre passaggi: 

  1. Individua il reddito dominicale:  è il reddito medio ordinario, per ettaro, che un terreno agricolo può produrre per il proprietario, indipendentemente da chi lo coltiva. Questo dato è disponibile nella visura catastale e tiene conto della tariffa d’estimo, che varia in base alla coltura prevalente e alla zona agricola (definita dal Comune e dalle tabelle catastali).
  2. Rivaluta del reddito dominicale: al reddito dominicale va applicata una rivalutazione del 25%. Questo incremento è previsto dalla normativa fiscale per aggiornare il valore del reddito catastale.
  3. Moltiplica per il coefficiente fiscale: il risultato rivalutato si moltiplica per 110 (se il terreno è posseduto e condotto da un coltivatore diretto o da un imprenditore agricolo professionale che dedichi almeno il 50% del proprio tempo di lavoro all’attività agricola e ne ricavi almeno il 50% del reddito complessivo), o 130 (in tutti gli altri casi).

In breve: per calcolare il valore di un terreno agricolo, prendi il reddito dominicale dalla visura catastale, rivalutalo del 25% e moltiplicalo per 110 o 130. In alternativa, consulta il Valore Agricolo Medio (VAM) o richiedi una stima basata su mercato, accessibilità e coltivazioni.

Esempio di calcolo per la valutazione di un terreno agricolo partendo dal reddito dominicale

Dati di partenza:

  • Il terreno è condotto da un coltivatore diretto
  • Anno: 2025

1. Individuazione del reddito dominicale:
dalla visura catastale scopriamo che è pari a 800€

2. Rivalutazione del reddito dominicale:
€800 × 1,25 = €1.000

3. Applicazione del coefficiente (coltivatore diretto):
€1.000 × 110 = €110.000

Valore catastale: €110.000

(Se il terreno non fosse stato condotto da un coltivatore diretto, si sarebbe dovuto applicare il coefficiente 130, e quindi il valore catastale sarebbe stato pari a €1.000 × 130 = €130.000).

Per una stima professionale puoi rivolgerti ad un'agenzia immobiliare esperto della tua zona. 

Cos'è il VAM e come si differenzia dal reddito dominicale

Il valore agricolo medio (VAM) è un parametro stabilito annualmente dalla Pubblica Amministrazione che rappresenta il valore medio di mercato dei terreni agricoli in una determinata zona e per una determinata qualità colturale (seminativo, vigneto, uliveto, pascolo, ecc.).

Il VAM viene utilizzato principalmente in ambito fiscale e amministrativo, per esempio:

  • Nelle espropriazioni per pubblica utilità, per determinare l’indennizzo dovuto al proprietario del terreno agricolo.
  • Nel calcolo dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale in caso di trasferimento di terreni agricoli tra parenti o in ambito successorio.
  • Per agevolazioni fiscali nei trasferimenti a favore di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (IAP), nei limiti di determinati valori.

Il VAM viene determinato annualmente con decreto del Ministero dell’Agricoltura (MASAF), in collaborazione con le commissioni provinciali. È pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e varia per provincia, zona agraria e coltura.

Esso è diverso dal valore catastale in quanto:

  • Il valore catastale si basa sul reddito dominicale rivalutato e moltiplicato per un coefficiente fiscale, ed è usato per fini fiscali (successioni, donazioni, IMU, ecc.).
  • Il valore agricolo medio riflette invece una stima di mercato media dei terreni agricoli in una certa area.
Un esempio di terreno agricolo da poter valutare

Il VAM sul sito dell'agenzia delle Entrate (OMI), regione per regione

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è presente una pagina dedicata che consente di consultare il valore agricolo medio specifico di ciascuna regione italiana. 

Come calcolare il valore di mercato effettivo di un terreno agricolo 

Il valore catastale è utile per fini fiscali, ma non rappresenta in modo affidabile il reale valore di mercato, che può essere molto più alto. Tuttavia, per ottenere una valutazione del terreno agricolo più accurata occorre considerare ulteriori fattori, quali:

  • Zona ambientale nella quale si trova il terreno
  • Tipologie di prodotti coltivabili e lavorabili
  • Eventuale presenza di corsi d’acqua o pozzi dal quale è possibile rifornirsi
  • Eventuale presenza di strade per arrivare al terreno
  • Distanza dal centro abitato
  • Eventuale edificabilità o presenza di costruzioni
  • Eventuale presenza di vincoli da rispettare (es. vincoli paesaggistici)

I prezzi al mq del terreno agricolo in base alla coltivazione

Il prezzo al metro quadro di un terreno agricolo cambia a seconda della coltura, della zona e delle caratteristiche del fondo. Colture intensive o specializzate (come i vigneti DOCG) hanno valori al metro quadro più alti rispetto a terreni destinati a pascolo o seminativi semplici. Nella tabella qui sotto vediamo i prezzi al metro quadro per varie tipologie di colture o utilizzo.

Coltura / UtilizzoPrezzo medio €/m²Note
Bosco ceduo0,20 – 0,70Valori molto bassi, uso forestale
Pascolo0,50 – 1,50Prezzo basso, usato per allevamento
Seminativo semplice1 – 3Colture cerealicole in asciutta
Seminativo irriguo2 – 5Maggior valore per presenza irrigazione
Oliveto tradizionale3 – 6Varia molto in base alla qualità dell’olio
Frutteto5 – 10Aumenta se intensivo o irrigato
Vigneto DOC8 – 12Zone vinicole regolamentate
Vigneto DOCG10 – 20+Alto valore commerciale e produttivo
Orto irriguo8 – 15Alta intensità colturale

Qual è il valore per ettaro di un terreno agricolo?

Il valore per ettaro fornisce una visione complessiva utile soprattutto per la compravendita. Dipende dalla resa, dalla zona e dal tipo di coltivazione. Nela seguente tabella vediamo una media dei prezzi per ettaro di un terreno agricolo, in base alla tipologia.

Tipologia di terrenoValore medio €/haZona tipica
Bosco ceduo2.000 – 7.000Zone montane o collinari
Pascolo5.000 – 15.000Collina, aree marginali
Seminativo asciutto10.000 – 30.000Pianura interna
Seminativo irriguo20.000 – 50.000Pianura padana, Toscana, Veneto
Oliveto tradizionale20.000 – 60.000Centro e Sud Italia
Frutteto30.000 – 80.000Emilia-Romagna, Trentino, Puglia
Vigneto comune40.000 – 100.000Nord-Est, Langhe, Chianti
Vigneto DOC80.000 – 150.000Conegliano, Valdobbiadene, Montalcino
Vigneto DOCG100.000 – 500.000+Barolo, Brunello, Franciacorta

Quanto può variare il valore di un terreno tra edificabile e non edificabile

La differenza di valore tra un terreno edificabile e uno non edificabile (agricolo) può essere enorme, spesso decuplicata o anche centuplicata, a seconda della posizione, dei servizi disponibili e del mercato locale.

Differenze indicative di valore:

Tipo di terrenoValore indicativo (€/m²)
Terreno agricolo1 – 10 €/m²
Terreno edificabile100 – 1.000+ €/m² (anche 2.000€/m² in zone pregiate)

Esempio pratico:

  • Un terreno agricolo in una zona rurale può valere €5/m² (cioè €50.000 per un ettaro).
  • Lo stesso terreno se diventa edificabile (urbanizzato e con piano regolatore favorevole) potrebbe valere €300/m² (cioè €3.000.000 per un ettaro).
Un esenpio di terreno da sottoporre a valutazione

Valore del bosco ceduo: le differenze con il terreno agricolo

Il bosco ceduo è una tipologia di bosco gestito tramite tagli periodici (ceduazione) che stimolano la ricrescita da ceppaie. Viene usato per legna da ardere o cippato, e ha un uso prevalentemente forestale, non agricolo in senso stretto.

Ecco le differenze principali tra le due tipologie di terreno: 

CaratteristicaBosco ceduoTerreno agricolo coltivato
Uso principaleProduzione legnosaColtivazioni (cereali, ortaggi, frutteti, ecc.)
ManutenzioneBassa frequenza (tagli ogni 7-20 anni)Richiede lavorazioni e interventi regolari
Reddito generatoSaltuario, legato al taglioAnnuale o stagionale
Valore agricolo medio (VAM)Basso (es. 2.000 – 5.000 €/ha)Più alto (es. 10.000 – 30.000 €/ha o più)
AccessibilitàSpesso in zone collinari o montaneSpesso in pianura, facilmente accessibile
Vincoli ambientaliSpesso presenti (vincolo idrogeologico, paesaggistico)Generalmente meno vincolato
EdificabilitàInedificabile (salvo eccezioni)Inedificabile, ma più facilmente convertibile in zona edificabile
MercatoPiù ristrettoPiù liquido e valutato in base alla produttività

E sul mercato? Quale può essere la differenza di prezzo tra il terreno agricolo e il bosco ceduo?

Un bosco ceduo può valere tra €2.000 e €7.000 per ettaro, a seconda della presenza di un accesso carrabile, della pendenza del tipo di legno e uso finale, della distanza dai centri di raccolta.

Un terreno agricolo produttivo (seminativo irriguo, frutteto, vigneto) può valere da €10.000 a oltre €40.000 per ettaro, in base alla zona e alla resa.

Fonti

Questo articolo è stato redatto con riferimento diretto alle fonti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’Agricoltura. I valori riportati sono aggiornati al 2025. Per una valutazione professionale, consulta un esperto della tua zona.

FAQ

Cosa deve pagare chi vende un terreno agricolo?

Quando si vende un terreno agricolo, si devono considerare diverse tasse e costi. In primo luogo, vi è l'imposta sulle plusvalenze, nota in Italia come IRPEF, calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita e il costo di acquisto del terreno, adeguato per inflazione. È anche possibile che si debbano pagare le imposte catastali e ipotecarie, oltre a possibili commissioni notarili per la redazione dell'atto di vendita. Le specifiche possono variare in base alla legislazione locale e alle condizioni particolari della vendita, quindi è consigliabile consultare un esperto.

Cosa si può fare con un terreno agricolo?

Un terreno agricolo può essere utilizzato per una vasta gamma di attività legate all'agricoltura e all'allevamento. Ciò include la coltivazione di frutta, verdura, cereali e altre colture, nonché l'allevamento di bestiame. Alcuni terreni agricoli sono adatti per l'agriturismo o per la produzione di energia rinnovabile (come l'installazione di pannelli solari o turbine eoliche). Le attività ammissibili possono dipendere dalle normative locali, dalle condizioni del suolo e dal clima, nonché dalla zonizzazione del terreno.

Quanto vale un terreno agricolo al metro quadro?

 Il valore di un terreno agricolo al metro quadrato può variare notevolmente a seconda di vari fattori, come la sua ubicazione, fertilità del suolo, accesso all'acqua, infrastrutture disponibili e il tipo di colture o attività che è possibile svilupparvi. Come indicato nei calcoli precedenti, i prezzi possono variare da pochi euro per metro quadrato a cifre molto più elevate per terreni specializzati come vigneti DOCG. Per una valutazione accurata, è essenziale considerare tutte le variabili specifiche del terreno e consultare le quotazioni di mercato attuali o un valutatore immobiliare esperto.

Salvatore
Salvatore D. scrive articoli sul settore immobiliare da 8 anni. È specializzato in finanza, assicurazioni e mercato immobiliare. Si è laureato all’Università di Catania in Italia, con un doppio Master in Economia e Marketing
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