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Valutazione di un terreno agricolo al mq: come effettuare la stima

Andrea Lazzo
14.05.2025
7 min
Come si valuta un terreno agricolo al mq o per ettaro?

Per valutare un terreno agricolo puoi usare tre metodi principali:

  • Valore catastale: si ottiene dal reddito dominicale rivalutato del 25% e moltiplicato per un coefficiente (110 o 130), utile per calcolo imposte e successioni.
  • Valore agricolo medio (VAM): stabilito annualmente dal Ministero dell’Agricoltura e variabile per zona e coltura. Utile per espropri e agevolazioni fiscali.
  • Valore di mercato: basato su fattori reali come posizione, tipo di coltura, accesso all'acqua, viabilità, vicinanza ai centri abitati ed eventuale edificabilità.

Consiglio: due terreni simili possono avere valori molto diversi. Se un terreno ha irrigazione, strada asfaltata e accesso facile ai mezzi, può valere fino al  40–50% in più di uno con caratteristiche simili ma senza queste dotazioni.

Infografica sul valore di un terreno agricolo

La valutazione di un terreno agricolo avviene in modo differente rispetto ad altre tipologie di immobili. In questo articolo imparerai a valutare un terreno agricolo partendo dal reddito dominicale o facendo riferimento al Valore Agricolo Medio.

Come effettuare la valutazione del terreno agricolo

Per calcolare il valore di un terreno agricolo ai fini fiscali, si fa generalmente riferimento al valore catastale. Puoi ottenere tale valore seguendo questi tre passaggi: 

  1. Individua il reddito dominicale:  è il reddito medio ordinario, per ettaro, che un terreno agricolo può produrre per il proprietario, indipendentemente da chi lo coltiva. Questo dato è disponibile nella visura catastale e tiene conto della tariffa d’estimo, che varia in base alla coltura prevalente e alla zona agricola (definita dal Comune e dalle tabelle catastali).
  2. Rivaluta del reddito dominicale: al reddito dominicale va applicata una rivalutazione del 25%. Questo incremento è previsto dalla normativa fiscale per aggiornare il valore del reddito catastale.
  3. Moltiplica per il coefficiente fiscale: il risultato rivalutato si moltiplica per 110 (se il terreno è posseduto e condotto da un coltivatore diretto o da un imprenditore agricolo professionale che dedichi almeno il 50% del proprio tempo di lavoro all’attività agricola e ne ricavi almeno il 50% del reddito complessivo), o 130 (in tutti gli altri casi).

In breve: per calcolare il valore di un terreno agricolo, prendi il reddito dominicale dalla visura catastale, rivalutalo del 25% e moltiplicalo per 110 o 130. In alternativa, consulta il Valore Agricolo Medio (VAM) o richiedi una stima basata su mercato, accessibilità e coltivazioni.

Esempio di calcolo per la valutazione di un terreno agricolo partendo dal reddito dominicale

Dati di partenza:

  • Il terreno è condotto da un coltivatore diretto
  • Anno: 2025

1. Individuazione del reddito dominicale:
dalla visura catastale scopriamo che è pari a 800€

2. Rivalutazione del reddito dominicale:
€800 × 1,25 = €1.000

3. Applicazione del coefficiente (coltivatore diretto):
€1.000 × 110 = €110.000

Valore catastale: €110.000

(Se il terreno non fosse stato condotto da un coltivatore diretto, si sarebbe dovuto applicare il coefficiente 130, e quindi il valore catastale sarebbe stato pari a €1.000 × 130 = €130.000).

Per una stima professionale puoi rivolgerti ad un'agenzia immobiliare esperto della tua zona. 

Cos'è il VAM e come si differenzia dal reddito dominicale

Il valore agricolo medio (VAM) è un parametro stabilito annualmente dalla Pubblica Amministrazione che rappresenta il valore medio di mercato dei terreni agricoli in una determinata zona e per una determinata qualità colturale (seminativo, vigneto, uliveto, pascolo, ecc.).

Il VAM viene utilizzato principalmente in ambito fiscale e amministrativo, per esempio:

  • Nelle espropriazioni per pubblica utilità, per determinare l’indennizzo dovuto al proprietario del terreno agricolo.
  • Nel calcolo dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale in caso di trasferimento di terreni agricoli tra parenti o in ambito successorio.
  • Per agevolazioni fiscali nei trasferimenti a favore di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (IAP), nei limiti di determinati valori.

Il VAM viene determinato annualmente con decreto del Ministero dell’Agricoltura (MASAF), in collaborazione con le commissioni provinciali. È pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e varia per provincia, zona agraria e coltura.

Esso è diverso dal valore catastale in quanto:

  • Il valore catastale si basa sul reddito dominicale rivalutato e moltiplicato per un coefficiente fiscale, ed è usato per fini fiscali (successioni, donazioni, IMU, ecc.).
  • Il valore agricolo medio riflette invece una stima di mercato media dei terreni agricoli in una certa area.
Un esempio di terreno agricolo da poter valutare

Il VAM sul sito dell'agenzia delle Entrate (OMI), regione per regione

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è presente una pagina dedicata che consente di consultare il valore agricolo medio specifico di ciascuna regione italiana. 

Come calcolare il valore di mercato effettivo di un terreno agricolo 

Il valore catastale è utile per fini fiscali, ma non rappresenta in modo affidabile il reale valore di mercato, che può essere molto più alto. Tuttavia, per ottenere una valutazione del terreno agricolo più accurata occorre considerare ulteriori fattori, quali:

  • Zona ambientale nella quale si trova il terreno
  • Tipologie di prodotti coltivabili e lavorabili
  • Eventuale presenza di corsi d’acqua o pozzi dal quale è possibile rifornirsi
  • Eventuale presenza di strade per arrivare al terreno
  • Distanza dal centro abitato
  • Eventuale edificabilità o presenza di costruzioni
  • Eventuale presenza di vincoli da rispettare (es. vincoli paesaggistici)

I prezzi al mq del terreno agricolo in base alla coltivazione

Il prezzo al metro quadro di un terreno agricolo cambia a seconda della coltura, della zona e delle caratteristiche del fondo. Colture intensive o specializzate (come i vigneti DOCG) hanno valori al metro quadro più alti rispetto a terreni destinati a pascolo o seminativi semplici. Nella tabella qui sotto vediamo i prezzi al metro quadro per varie tipologie di colture o utilizzo.

Coltura / UtilizzoPrezzo medio €/m²Note
Bosco ceduo0,20 – 0,70Valori molto bassi, uso forestale
Pascolo0,50 – 1,50Prezzo basso, usato per allevamento
Seminativo semplice1 – 3Colture cerealicole in asciutta
Seminativo irriguo2 – 5Maggior valore per presenza irrigazione
Oliveto tradizionale3 – 6Varia molto in base alla qualità dell’olio
Frutteto5 – 10Aumenta se intensivo o irrigato
Vigneto DOC8 – 12Zone vinicole regolamentate
Vigneto DOCG10 – 20+Alto valore commerciale e produttivo
Orto irriguo8 – 15Alta intensità colturale

Qual è il valore per ettaro di un terreno agricolo?

Il valore per ettaro fornisce una visione complessiva utile soprattutto per la compravendita. Dipende dalla resa, dalla zona e dal tipo di coltivazione. Nela seguente tabella vediamo una media dei prezzi per ettaro di un terreno agricolo, in base alla tipologia.

Tipologia di terrenoValore medio €/haZona tipica
Bosco ceduo2.000 – 7.000Zone montane o collinari
Pascolo5.000 – 15.000Collina, aree marginali
Seminativo asciutto10.000 – 30.000Pianura interna
Seminativo irriguo20.000 – 50.000Pianura padana, Toscana, Veneto
Oliveto tradizionale20.000 – 60.000Centro e Sud Italia
Frutteto30.000 – 80.000Emilia-Romagna, Trentino, Puglia
Vigneto comune40.000 – 100.000Nord-Est, Langhe, Chianti
Vigneto DOC80.000 – 150.000Conegliano, Valdobbiadene, Montalcino
Vigneto DOCG100.000 – 500.000+Barolo, Brunello, Franciacorta

Quanto può variare il valore di un terreno tra edificabile e non edificabile

La differenza di valore tra un terreno edificabile e uno non edificabile (agricolo) può essere enorme, spesso decuplicata o anche centuplicata, a seconda della posizione, dei servizi disponibili e del mercato locale.

Differenze indicative di valore:

Tipo di terrenoValore indicativo (€/m²)
Terreno agricolo1 – 10 €/m²
Terreno edificabile100 – 1.000+ €/m² (anche 2.000€/m² in zone pregiate)

Esempio pratico:

  • Un terreno agricolo in una zona rurale può valere €5/m² (cioè €50.000 per un ettaro).
  • Lo stesso terreno se diventa edificabile (urbanizzato e con piano regolatore favorevole) potrebbe valere €300/m² (cioè €3.000.000 per un ettaro).
Un esenpio di terreno da sottoporre a valutazione

Valore del bosco ceduo: le differenze con il terreno agricolo

Il bosco ceduo è una tipologia di bosco gestito tramite tagli periodici (ceduazione) che stimolano la ricrescita da ceppaie. Viene usato per legna da ardere o cippato, e ha un uso prevalentemente forestale, non agricolo in senso stretto.

Ecco le differenze principali tra le due tipologie di terreno: 

CaratteristicaBosco ceduoTerreno agricolo coltivato
Uso principaleProduzione legnosaColtivazioni (cereali, ortaggi, frutteti, ecc.)
ManutenzioneBassa frequenza (tagli ogni 7-20 anni)Richiede lavorazioni e interventi regolari
Reddito generatoSaltuario, legato al taglioAnnuale o stagionale
Valore agricolo medio (VAM)Basso (es. 2.000 – 5.000 €/ha)Più alto (es. 10.000 – 30.000 €/ha o più)
AccessibilitàSpesso in zone collinari o montaneSpesso in pianura, facilmente accessibile
Vincoli ambientaliSpesso presenti (vincolo idrogeologico, paesaggistico)Generalmente meno vincolato
EdificabilitàInedificabile (salvo eccezioni)Inedificabile, ma più facilmente convertibile in zona edificabile
MercatoPiù ristrettoPiù liquido e valutato in base alla produttività

E sul mercato? Quale può essere la differenza di prezzo tra il terreno agricolo e il bosco ceduo?

Un bosco ceduo può valere tra €2.000 e €7.000 per ettaro, a seconda della presenza di un accesso carrabile, della pendenza del tipo di legno e uso finale, della distanza dai centri di raccolta.

Un terreno agricolo produttivo (seminativo irriguo, frutteto, vigneto) può valere da €10.000 a oltre €40.000 per ettaro, in base alla zona e alla resa.

Fonti

Questo articolo è stato redatto con riferimento diretto alle fonti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’Agricoltura. I valori riportati sono aggiornati al 2025. Per una valutazione professionale, consulta un esperto della tua zona.

FAQ

Quanto vale un terreno agricolo al mq o per ettaro?

Il valore varia da pochi euro al mq (es. pascolo o bosco) fino a centinaia di migliaia di euro per ettaro in caso di vigneti DOCG. Dipende da zona, tipo di coltura, accessibilità e presenza di acqua o fabbricati.

Come si ottiene il valore catastale di un terreno agricolo?

Si parte dal reddito dominicale (visura catastale), lo si rivaluta del 25% e si moltiplica per 110 o 130, a seconda del profilo del proprietario (coltivatore diretto o no).

Come si fa a sapere il valore agricolo medio (VAM)?

Il VAM è stabilito ogni anno dal Ministero dell’Agricoltura. Puoi consultarlo sul sito dell’Agenzia delle Entrate o nei bollettini regionali, in base a zona e tipo di coltura.

Come posso fare una stima rapida del mio terreno?

Puoi usare il nostro calcolatore gratuito oppure contattare un tecnico abilitato (agronomo o geometra) per una perizia professionale. Per la visura catastale, basta accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate con SPID o chiedere a un CAF.

FAQ

Quanto costa un terreno edificabile al metro quadro?

Il prezzo di un terreno edificabile in Italia si aggira intorno ai 603 euro al metro quadro. Il Centro Italia è la zona più cara, dato che si può superare i 670 euro al metro quadro. Al Sud il prezzo è decisamente più conveniente, con 490 euro per metro quadro. 

Qual è l'importanza dell'indice fondiario nel calcolo del valore di un terreno?

L'indice fondiario è un parametro fornito dalle autorità locali che indica quanti metri cubi possono essere costruiti su una data area di terreno. Questo indice può influenzare significativamente il valore del terreno, in quanto determina il suo potenziale di sviluppo.

Chi può valutare correttamente il valore di un terreno?

Un esperto del settore, un valutatore immobiliare certificati e un agente immobiliare senior, con ampia esperienza nel ruolo, possono fornire valutazioni accurate del valore di un terreno. 

Posso valutare il terreno da solo?

Valutare correttamente un terreno richiede esperienza, conoscenza del mercato e strumenti specifici. È possibile ottenere informazioni di base. Per una valutazione completa è richiesto l’intervento di un professionista del settore.

Quanto costa far stimare il valore di un terreno?

Per ottenere una stima professionale del valore di un terreno, il costo varia dai 300 ai 600 euro, a seconda della complessità della valutazione e delle dimensioni dell'area. Il perito considererà diversi fattori come l'indice di fabbricabilità, il valore di mercato della zona, la superficie totale del terreno e la presenza di corsi d'acqua o collegamenti fognari per fornire una valutazione accurata del valore immobiliare.

Come faccio a sapere quanto vale un terreno?

Per stimare il valore di un terreno, considera la tipologia (agricolo, edificabile o non edificabile), la posizione, l'accessibilità e l'eventuale presenza di vincoli. Puoi consultare i valori di mercato nella zona, rivolgendoti a un tecnico abilitato, oppure verificare i valori catastali e i dati OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate.

Quali documenti servono per valutare un terreno?

Per una corretta valutazione servono la visura catastale aggiornata, l'estratto di mappa, il certificato di destinazione urbanistica e la planimetria dell'area. Vanno inoltre presentati l'atto di provenienza, eventuali documenti su vincoli o servitù esistenti e, nel caso di terreni agricoli, il certificato del reddito dominicale. La documentazione deve attestare anche la presenza di pozzi, sorgenti o allacciamenti alle reti pubbliche.

Come influisce la posizione sul valore del terreno?

La posizione strategica di un terreno ne determina significativamente il valore attraverso molteplici aspetti: la vicinanza a centri urbani e servizi essenziali come scuole e ospedali, l'accessibilità tramite strade e mezzi pubblici, la presenza di infrastrutture commerciali nelle vicinanze. Un terreno situato in zone ben collegate e dotate di servizi può valere fino al doppio rispetto a uno equivalente in aree più isolate.

Quali sono i fattori che svalutano un terreno?

La presenza di vincoli ambientali riduce notevolmente il valore di un terreno, insieme a problemi di inquinamento del suolo, erosione geologica e instabilità idrogeologica. L'assenza di collegamenti stradali adeguati, la lontananza dalle reti idriche ed elettriche, la mancanza di un piano regolatore definito e la presenza di servitù di passaggio rappresentano ulteriori elementi che abbassano la valutazione immobiliare.

Andrea Lazzo
Andrea Lazzo è nato a Bari nel 1980 e dal 2009 lavora nel campo della SEO per diverse aziende italiane, estere e multinazionali, nel campo finanziario e immobiliare. Si è specializzato nel settore del real estate in cui opera da oltre 5 anni, con un particolare focus sulle statistiche del mercato immobiliare, estimo e normative vigenti riguardanti le tematiche più richieste da chi desidera vendere e acquistare casa. Il suo obiettivo è di creare un contenuto realmente utile per l'utente, con un linguaggio il più ampiamente comprensibile anche per i temi più tecnici e burocratici.
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