Stai valutando se comprare o affittare casa? Scopri tutte le spese mensili da mettere in conto con tabelle dettagliate, esempi pratici e fonti ufficiali.
Ecco una stima media delle principali spese mensili in Italia (variano in base alla città e alle caratteristiche dell’immobile):
Voce di spesa | Casa di proprietà | Casa in affitto |
---|---|---|
Mutuo/Affitto | 500-900 € | 500-1200 € |
Assicurazione casa | 30-50 € | - |
Spese condominiali | 50-150 € | 50-150 € |
Utenze domestiche | 100-300 € | 100-300 € |
Tasse (IMU/TARI) | 40-100 € | 20-50 € (TARI) |
Manutenzione ordinaria | 30-100 € | 20-50 € |
Totale stimato | 750-1600 € | 700-1800 € |
Nota: Le cifre riportate in tabella rappresentano stime medie basate su fonti ufficiali (ISPRA, ARERA, ABI, Agenzia delle Entrate) e portali immobiliari. Gli importi sono calcolati considerando i consumi medi di una famiglia di 3 persone in un appartamento di circa 80-100 mq, escluse spese straordinarie come ristrutturazioni o migliorie importanti. Le cifre possono variare in base alla città, al tipo di contratto e alle abitudini di consumo.
Qui sotto ti offriamo un calcolatore delle spese mensili che puoi usare qui stesso.
In questa guida trovi un’analisi dettagliata e aggiornata di tutte le spese mensili e annuali per la casa di proprietà e in affitto, con esempi pratici, range di costi e consigli utili per pianificare al meglio il tuo budget.
Voce di Spesa | Importo Stimato (€) | Fonte/Note |
---|---|---|
Mutuo | 650-850 € | Fonte: ABI 2025 – rata media mutuo di 140.000 € a 25 anni a tasso fisso (3,5-4% circa) aggiornata al 2025. |
Assicurazione Casa | 30-50 € | Fonte: Preventivi online (Facile.it, Segugio.it) – polizza incendio e scoppio obbligatoria con mutuo |
Spese Condominiali | 50-150 € | Fonte: Immobiliare.it – varia in base ai servizi (ascensore, portineria, etc.) |
Utenze Domestiche | 150-300 € | Fonte: ARERA –media annuale per energia elettrica (1000-1200 €/anno, circa 80-100 €/mese), gas e acqua, variabile del 20-30% in base alla zona geografica e alle tariffe comunali. |
IMU | 50-150 € | Fonte: Agenzia delle Entrate – seconda casa o prima casa di lusso, aliquota media 0,76% |
TARI | 20-50 € | Fonte: ISPRA – tassa rifiuti media per un appartamento di 100 mq, 3 persone; verifica sempre con il Comune di residenza per eventuali agevolazioni o esenzioni locali. |
Manutenzione Ordinaria | 30-100 € | Stima media per piccole riparazioni (fonte: preventivi artigiani, portali di settore) |
Spese Straordinarie | 50-200 € (mensile media rateizzata) | Stima annuale suddivisa per lavori straordinari (caldaia, ristrutturazioni, tetto, ecc.) che possono arrivare anche a 2.000-3.000 € l’anno. |
Nota: Queste stime sono calcolate utilizzando dati aggiornati da fonti ufficiali e portali di settore. Gli importi includono le spese ordinarie di gestione (mutuo, bollette, manutenzioni di base) e i tributi principali (IMU e TARI). Sono escluse le spese straordinarie come ristrutturazioni importanti, migliorie strutturali o interventi di manutenzione straordinaria (che sono riportati separatamente nella voce “Spese Straordinarie”).
Le rate del mutuo rappresentano in genere il costo mensile più elevato associato alla proprietà di un’abitazione. Chi richiede il mutuo, noto come mutuatario, riceve una somma di denaro dal prestatore, generalmente rappresentato da un istituto di credito, per coprire parte o l'intero costo relativo all'acquisto della proprietà. L’effettivo importo delle singole rate del mutuo può variare anche notevolmente in base al tasso di interesse, alla somma richiesta e alla durata del finanziamento.
Il possesso di un immobile in Italia è soggetto al pagamento di alcune tasse. Le principali sono:
Nota importante: chi possiede una prima casa di tipo normale (non di lusso) non è soggetto al pagamento dell’IMU. Questa distinzione è stabilita dalla normativa vigente e confermata dall’Agenzia delle Entrate (Fonte: Agenzia delle Entrate – Guida IMU).
Quando si parla di tasse sulla casa, non possiamo dimenticare la TARI, ovvero la tassa sui rifiuti urbani. Questa tassa è destinata a coprire i costi di raccolta, trasporto, smaltimento e recupero dei rifiuti. È un’imposta comunale e viene calcolata in base alla superficie dell’immobile e al numero di persone che vi risiedono.
Quanto costa la TARI?
Il costo annuo della TARI può variare significativamente in base al Comune di residenza. In media, per un appartamento di circa 100 mq occupato da una famiglia di tre persone, la spesa annua è stimata tra 200 e 400 euro. Se lo vuoi suddividere per mese, si tratta di circa 20-35 euro al mese.
Fonte ufficiale: ISPRA – Rapporto Rifiuti Urbani 2024 (Consulta il rapporto completo)
Chi paga la TARI?
Consiglio pratico: Verifica sempre l’importo della TARI con il Comune di residenza, poiché possono esserci notevoli differenze anche tra città vicine. Inoltre, controlla se esistono eventuali agevolazioni o riduzioni previste per famiglie numerose, nuclei con persone disabili o situazioni particolari.
L’assicurazione sulla proprietà garantisce un risarcimento in seguito a danni o azioni intraprese da terzi che possano ledere il diritto di godimento di un immobile. Si tratta di una copertura assicurativa facoltativa. L’obbligo di sottoscriverla scatta nel caso in cui si accenda un mutuo per l’acquisto dell’immobile in questione. In tal caso, la banca ne richiede espressamente la stipula al fine di essere risarcita nella malaugurata ipotesi si verificassero incendi, esplosioni o altri eventi che rischierebbero di danneggiare la proprietà, garanzia concreta a tutela del finanziamento.
Le spese condominiali sono un onere relativo alla gestione e manutenzione delle parti comuni di un complesso condominiale, elencate nell’articolo 1117 del codice civile, a cui tutti i condomini devono contribuire. L’articolo 1104 del codice civile stabilisce, infatti, che tutti i comproprietari debbano sostenere le spese relative alla fruizione dei servizi condivisi e delle zone di proprietà comune.
Chi è proprietario di un immobile deve tenere conto di una serie di spese mensili o bimestrali relative alla fornitura di:
Luce e gas sono spese che variano in base al consumo e, pertanto, prevederne precisamente il costo non è semplice. Anche attivare internet non ha un costo standard. L’esborso varia in base alla tipologia di connessione, veloce o ultraveloce.
Le spese manutentive riguardano operazioni e interventi finalizzati al mantenimento e al ripristino della corretta funzionalità dell’immobile, per preservarne o migliorarne lo stato generale. Le spese manutentive includono una vasta gamma di interventi, da piccole e grandi riparazioni alla tinteggiatura delle pareti degli ambienti domestici e la gestione di guasti improvvisi. L’importo dei costi di manutenzione e riparazione può essere imprevedibile. L’ammontare di tali spese può variare anche a seconda della posizione geografica, delle dimensioni e del tipo di proprietà.
Voce di Spesa | Importo Stimato (€) | Fonte/Note |
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Canone di Affitto | 500-1200 € | Fonte: RealAdvisor.it, portali di affitti – varia in base alla città e al tipo di immobile |
Spese Condominiali | 50-150 € | Fonte: come sopra |
Utenze Domestiche | 150-300 € | Fonte: ARERA – media annuale per energia elettrica (1000-1200 €/anno, circa 80-100 €/mese), gas e acqua; variabile del 20-30% in base alla zona geografica e alle tariffe comunali. |
TARI | 20-50 € | Fonte: ISPRA – a carico dell’inquilino; verifica sempre con il Comune di residenza per eventuali agevolazioni o esenzioni locali. |
Manutenzione Ordinaria | 20-50 € | Piccole riparazioni a carico dell’inquilino |
Nota: Le cifre riportate sono una media stimata per un appartamento di 80-100 mq in zona urbana. Sono inclusi i costi ordinari (affitto, utenze, spese condominiali, TARI e piccole manutenzioni). Sono escluse eventuali spese straordinarie (es. riparazioni straordinarie a carico del proprietario). I dati provengono da fonti ufficiali (ARERA, ISPRA) e portali immobiliari.
Il conto di scegliere di andare a vivere in affitto può essere piuttosto salato. Vediamo quali sono nello specifico le spese mensili di cui tenere conto.
Il principale costo che il locatario di un immobile deve sostenere mensilmente è quello relativo al canone di affitto. L’importo varia in base a una pluralità di fattori, tra cui in primis la posizione geografica, le dimensioni e le condizioni dell'immobile.
Quando si affitta una casa, il pagamento delle utenze domestiche è a carico dell’inquilino, a cui in genere vengono intestate le forniture di gas, energia elettrica e acqua, la connessione a internet e l’eventuale linea telefonica. Anche nel caso in cui rimanessero formalmente intestate al proprietario, il pagamento delle bollette è comunque di competenza del locatario, salvo diverso accordo tra le parti.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 18700 del 2021, le spese condominiali che generalmente spettano all’inquilino sono quelle relative a:
È opportuno che nel contratto di locazione vengano specificati gli accordi presi tra il proprietario e l’inquilino in merito alle spese condominiali.
La ripartizione tra inquilino e proprietario delle spese che riguardano l’abitazione dipende dall’entità dell’intervento. Secondo quanto sancito dall’articolo 1576 del codice civile, il locatore è responsabile delle spese di riparazione e manutenzione strutturale dell’immobile di sua proprietà. Il locatario si occupa, invece, dei costi relativi a interventi di piccola manutenzione.
Facciamo un esempio concreto. I costi relativi alla sostituzione della caldaia, alla riparazione di tubature e al rifacimento delle pavimentazioni sono a carico del proprietario. L’inquilino si occupa, invece, di piccoli lavori di idraulica relativi a eventuali guasti dipesi dal normale utilizzo quotidiano.
In linea generale, la sopraindicata Tassa sui Rifiuti (TARI) è a carico di chi effettivamente alloggia nell’abitazione a cui si riferisce. Pertanto, se l’immobile è concesso in locazione, a pagare la tassa relativa al servizio di raccolta, trasporto, smaltimento e recupero dei rifiuti urbani è il locatario.
Quando si decide di andare a vivere in affitto, è importante considerare tutte le voci di spesa mensili per pianificare al meglio il proprio budget familiare. Oltre al canone di locazione, infatti, ci sono diverse spese aggiuntive che spesso vengono sottovalutate. Vediamo insieme una stima complessiva e un esempio pratico di calcolo.
Voce di Spesa | Importo Stimato (€) | Fonte |
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Canone di affitto | 600-1.200 € | Immobiliare.it, portali affitti |
Spese condominiali | 50-150 € | Portali immobiliari |
Utenze domestiche (gas, luce, acqua, internet) | 150-300 € | ARERA (link) |
TARI (tassa rifiuti) | 20-50 € | ISPRA (link) |
Manutenzione ordinaria | 20-50 € | Stime medie artigiani |
Nota: Questa tabella riassume le spese mensili medie per un appartamento in affitto di circa 80-100 mq, basate su fonti ufficiali e portali specializzati. Include le spese ordinarie, ma esclude spese straordinarie o eventuali costi di trasloco, deposito cauzionale e altri oneri una tantum.
Totale mensile stimato: 840-1.750 € al mese
(variabile in base alla città, alle dimensioni dell’immobile e al tipo di contratto)
Immaginiamo di prendere in affitto un trilocale di 80 mq a Bari, zona semi-centrale:
Totale mensile:
750 € + 80 € + 200 € + 25 € + 30 € = 1.085 €/mese
Nota bene:
Sì, in alcuni casi: giovani sotto i 31 anni, studenti fuori sede o inquilini con canone concordato e redditi sotto i 30.987 €. La detrazione varia da 150 a 991,60 € l’anno.
Rischi sanzioni, interessi e una cartella esattoriale. La prescrizione è di 5 anni. Se non hai mai ricevuto l’avviso, puoi richiedere una verifica al Comune.
Se è vecchia o rotta per usura, paga il proprietario. Se il guasto è per incuria, tocca all’inquilino. La manutenzione ordinaria è di solito a carico dell’inquilino.