Può capitare, tra le trattative di una compravendita, che vi sia una revisione del prezzo. In questo articolo spieghiamo con precisione cos’è la revisione del prezzo, quando può avvenire, in quali casi è lecita o illecita.
Per revisione del prezzo si intende un cambiamento del prezzo rispetto ad una proposta iniziale. Nel contesto della compravendita immobiliare, un esempio di revisione del prezzo è quello in cui il prezzo di un immobile viene rialzato o ribassato rispetto all’offerta iniziale.
La revisione del prezzo si può intendere sia da parte del venditore, sia da parte del compratore.
La revisione del prezzo nella compravendita immobiliare può avvenire in situazioni specifiche, generalmente legate a condizioni contrattuali, scoperte impreviste o cambiamenti nel contesto del mercato. Ecco alcune circostanze in cui può verificarsi una revisione di prezzo da parte del compratore:
È importante notare che qualsiasi revisione del prezzo dovrebbe essere concordata tra le parti e, idealmente, gestita con l'assistenza di professionisti legali ed immobiliari per garantire che tutto sia condotto secondo la legge e nel rispetto dei diritti di entrambe le parti.
La revisione del prezzo di una casa da parte del venditore è una situazione meno comune rispetto alle richieste di riduzione del prezzo da parte dell'acquirente. Tuttavia, ci sono alcune circostanze in cui il venditore potrebbe richiedere una revisione del prezzo:
È importante sottolineare che qualsiasi modifica al prezzo concordato inizialmente deve essere accettata da entrambe le parti e formalizzata legalmente, idealmente con l'assistenza di un notaio e/o di un avvocato specializzato in diritto immobiliare, per garantire che il processo sia trasparente e conforme alla legge.
La vendita immobiliare "a corpo" è una modalità di vendita in cui l'immobile viene acquistato per un prezzo totale prestabilito, indipendentemente dalla sua esatta misurazione o estensione. In altre parole, il prezzo di vendita non è influenzato dalla superficie effettiva dell'immobile, che potrebbe essere leggermente superiore o inferiore rispetto a quanto dichiarato.
Questa tipologia di vendita si contrappone alla vendita "a misura", dove il prezzo finale è determinato sulla base della misura esatta dell'immobile, calcolata solitamente al metro quadro.
Nella vendita "a corpo":
Questa forma di vendita è spesso utilizzata per semplificare la transazione e per evitare contenziosi relativi a piccole differenze nella superficie dell'immobile che potrebbero emergere dopo la vendita.
Per non sbagliare, è sempre meglio fare in anticipo una valutazione del prezzo.
Sì, se dopo la firma del contratto preliminare vengono scoperti vizi occulti o problemi strutturali significativi non dichiarati, l'acquirente ha il diritto di richiedere una riduzione del prezzo o, nei casi più gravi, può anche optare per la risoluzione del contratto. È consigliabile gestire queste situazioni con l'aiuto di un legale specializzato in diritto immobiliare.
Aumenti del valore di mercato dopo la firma del preliminare raramente giustificano una revisione del prezzo da parte del venditore, a meno che non sia stata inclusa una clausola specifica nel contratto preliminare che preveda questa possibilità. Normalmente, il prezzo concordato nel preliminare è vincolante per entrambe le parti.
Se il venditore ha effettuato miglioramenti significativi che aumentano il valore dell'immobile dopo la firma del contratto preliminare, può tentare di negoziare un aumento del prezzo. Tuttavia, qualsiasi revisione del prezzo deve essere concordata con l'acquirente e formalizzata legalmente, idealmente con l'assistenza di un notaio.