Talvolta può capitare che un soggetto minorenne riceva in eredità o in dono una casa o un altro bene di tipo immobiliare. La vendita di una casa intestata a minorenni è un tipo di operazione immobiliare generalmente intesa per la cura degli interessi degli stessi. Infatti, in Italia la vendita di una casa intestata a un minorenne è possibile, tuttavia richiede una procedura specifica e l'autorizzazione del giudice tutelare, che valuterà la situazione caso per caso. Non avendo il minorenne la capacità giuridica di disporre dei propri beni, potrebbero intervenire i suoi genitori o un tutore. In questo articolo, esploreremo i casi previsti dalla legge e la procedura richiesta per tale operazione.
Per approfondire su un argomento simile si consulti l'articolo dedicato alla vendita della propria quota di casa ereditata.
Innanzitutto, un presupposto imprescindibile è dato dall'interesse del minore: la vendita di un immobile intestato a un minorenne può essere autorizzata solo ed esclusivamente nell'interesse del minore.
Ecco alcuni dei casi più comuni in cui questo può avvenire:
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Qui di seguito vediamo la procedura pratica per la vendita dell'immobile intestato a un soggetto minorenne:
Una volta trovato un acquirente per la casa intestata a un minorenne, il tutore legale ha l'obbligo di presentare l'offerta di acquisto al tribunale. Il tribunale, dopo aver esaminato la proposta e valutato che sia nell'interesse del minore, rilascerà un'autorizzazione definitiva alla vendita.
Questa procedura di solito richiede circa un mese. L’autorizzazione è fondamentale per procedere con la vendita, in quanto garantisce che la transazione sia adeguata e che il patrimonio del minore sia tutelato.
Una volta ottenuta l’autorizzazione, si passa alla fase notarile. In questo contesto, sarà il tutore a firmare tutti i documenti necessari per la vendita dell'immobile, agendo in rappresentanza del minore. Il tutore deve assicurarsi che l'intera operazione venga svolta in conformità con quanto stabilito dal giudice tutelare e nell'esclusivo interesse del minore.
Per la vendita di una casa con eredi minorenni, è necessario affrontare alcuni costi legati alla procedura legale. In particolare, per presentare il ricorso al giudice tutelare, indispensabile per ottenere l’autorizzazione alla vendita, è previsto il pagamento di un contributo fisso pari a 98 euro. A questo si aggiunge la marca da bollo, il cui costo ammonta a 27 euro.
Questi importi coprono le spese amministrative necessarie per avviare la richiesta e far esaminare il caso dal giudice. L'intervento del giudice è obbligatorio poiché il minore non ha la capacità di agire legalmente in materia patrimoniale, e quindi è necessario garantire che ogni decisione presa riguardo ai suoi beni sia nel suo miglior interesse. Questi costi, relativamente contenuti, rappresentano solo una parte delle spese complessive legate alla vendita di un immobile con eredi minorenni, che comprendono anche imposte, perizie e onorari notarili.
I figli una volta intestatari di un bene immobiliare che è stato venduto dai propri genitori non hanno diritto di rifarsi sui genitori sul bene venduto, sempre che non siano accertati comportamenti lesivi degli interessi dei figli, che potranno successivamente per questo intentare causa e rifarsi contro il patrimonio finanziario e/o immobiliare dei genitori. In ogni caso, ciò sarà possibile partendo da una regolare denuncia, per poi passare alle indagini del caso.
Ad esempio, potrebbe essere accertato che la vendita di un bene immobiliare intestato a un minore sia avvenuto per interesse estraneo a quello del minore o che comunque non l'abbia riguardato nelle misure previste.
Sì, sempre che venga richiesta l'autorizzazione alla vendita presso un giudice tutelare, presentando le dovute motivazioni.
Da un genitore o da un tutore, nel caso in cui il soggetto minorenne sia orfano o nel caso in cui i genitori non possano agire come tutori.
I tempi per la vendita di un immobile intestato a un minorenne possono variare a seconda di diversi fattori. Innanzitutto, la complessità del caso e la disponibilità del giudice tutelare a esaminare la richiesta possono influire sui tempi. In media, il processo potrebbe richiedere da alcuni mesi fino a un anno. Un esempio concreto riguarda la presentazione di una stima giurata dell'immobile, che può essere richiesta dal tribunale per accertare il giusto valore di mercato.