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Adeguamento Sismico degli Edifici e Miglioramento: Definizione e Normative

Jessica Maggi
28.08.2025
10 min
Definizione

Per adeguamento sismico si intende la progettazione e realizzazione di interventi su un edificio esistente con verifiche estese all’intera costruzione, così da conseguire i livelli di sicurezza delle nuove opere. In termini operativi, l’indice ζE dell’edificio post-intervento deve risultare almeno pari a 1,0; solo in casi specifici (cambio d’uso con incremento dei carichi in fondazione oltre il 10% e passaggio a classe d’uso III scolastica o classe IV) è ammessa una verifica non inferiore a 0,80.

Domande più comuni

  • Quando è obbligatorio l’adeguamento sismico? In caso di ampliamenti, sopraelevazioni, cambi di destinazione d’uso o gravi danni strutturali.
  • Quanto costa? I costi variano da 100 €/mq (miglioramento) a oltre 500 €/mq (adeguamento completo).
  • Quali tecniche si usano? Cappotto sismico, esoscheletro esterno, consolidamento strutturale, tiranti, incamiciatura armata e altri rinforzi.
Infografica sull'adeguamento sismico degli edifici

Se possiedi un immobile esistente o stai per effettuare lavori strutturali importanti, l’adeguamento o il miglioramento sismico può essere obbligatorio. In questo articolo scoprirai quando scatta l’obbligo, quali tecniche sono disponibili, quanto costano e quali vantaggi puoi ottenere.

Qual è la differenza tra adeguamento sismico degli edifici e miglioramento sismico?

Adeguamento sismico

L'adeguamento sismico è un insieme di interventi sull’intero edificio per raggiungere i livelli di sicurezza richiesti alle nuove costruzioni, misurati con l’indice ζE (rapporto capacità/domanda).

L'adeguamento è obbligatorio in caso di  (NTC 2018, cap. 8):

  • sopraelevazioni
  • ampliamenti strutturalmente connessi che modificano la risposta dell’opera
  • cambi d’uso con aumento dei carichi in fondazione oltre il 10%, trasformazioni del sistema strutturale
  • passaggio a classe d’uso III scolastica o classe IV.

Nell'adeguamento sismico occorre considerare le soglie di verifica:

  • per i casi di sopraelevazione, ampliamento connesso e trasformazione del sistema strutturale → ζE ≥ 1,0;
  • per cambio d’uso con +10% dei carichi e passaggio a classe III scolastica/IV → ammesso ζE ≥ 0,80.

Miglioramento sismico

Il miglioramento sismico invece non richiede il livello “da nuova costruzione”, ma deve aumentare la sicurezza:

  • incremento di ζE ≥ 0,10 (per edifici in classe II e parte della classe III); per scuole e classe IV il valore non scende sotto ζE = 0,60;
  • con isolamento sismico serve ζE = 1,0.

Come vederemo anche più avanti, vi può essere un Intervento locale, che agisce su singoli elementi senza cambiare il comportamento globale e non richiede verifica globale né collaudo statico, ma va dimostrato l’incremento di sicurezza locale quando si esegue un rafforzamento.

Intervento Locale vs Miglioramento vs Adeguamento

  • Intervento locale (riparazione/rafforzamento puntuale): riguarda parti isolate (travi, porzioni di solaio, pannelli murari, collegamenti). Non deve alterare la risposta globale; non richiede verifica globalecollaudo statico. Se è un rafforzamento, va quantificato l’incremento di sicurezza locale e dimostrato che non si peggiora il comportamento dell’insieme.
  • Miglioramento: comporta verifiche globali; l’obiettivo è alzare il livello di sicurezza. Per edifici in classe II e parte della classe III occorre un incremento di ζE ≥ 0,10; per scuole e classe IV il livello non può scendere sotto ζE = 0,60. Se si adotta isolamento sismico, serve comunque ζE = 1,0.
  • Adeguamento: prevede verifiche globali e mira ai livelli da nuova costruzione (ζE ≥ 1,0; nei casi di cambio d’uso con +10% carichi o passaggio a classe III scolastica/IV ammesso ζE ≥ 0,80); è soggetto a collaudo statico.

Interventi di adeguamento sismico

Gli interventi di adeguamento sismico mirano ad aumentare la sicurezza strutturale di un edificio, al fine di raggiungere un grado di sicurezza che soddisfi i parametri illustrati nel capitolo 8.4.3 delle sopraccitate Norme tecniche per le costruzioni (NTC). L’adeguamento rende, quindi, un edificio conforme alle vigenti normative tecniche.

Quando scatta l'obbligo di adeguamento antisismico?

L’adeguamento è obbligatorio quando si prevede almeno una delle seguenti condizioni:

a) sopraelevazione;
b) ampliamento connesso alla struttura esistente e tale da alterarne in modo significativo la risposta;
c) cambio di destinazione d’uso con aumento dei carichi verticali in fondazione > 10%;
d) trasformazione del sistema strutturale (ad esempio nuovi elementi portanti che assumono una quota rilevante dei carichi di piano);
e) passaggio a classe d’uso III per edifici scolastici o a classe d’uso IV.

Verifiche richieste: ζE ≥ 1,0 per i casi a, b, d; ammesso ζE ≥ 0,80 per i casi c, e.

Le verifiche si eseguono sull’intero edificio nello stato di progetto.

Adeguamento sismico edifici

Mini-flow “Mi serve l’adeguamento?”

  • Sopraelevi? → → Adeguamento (ζE ≥ 1,0).
  • Ampliamento connesso che cambia la risposta? → → Adeguamento (ζE ≥ 1,0).
  • Cambio d’uso con +10% carichi in fondazione? → → Adeguamento (ζE ≥ 0,80).
  • Trasformi il sistema strutturale? → → Adeguamento (ζE ≥ 1,0).
  • Passi a classe III scolastica o classe IV? → → Adeguamento (ζE ≥ 0,80).
    Altrimenti valuta miglioramento o interventi locali in funzione degli obiettivi.

Cosa si intende per intervento locale di adeguamento sismico?

Per intervento locale in ambito sismico si intende una riparazione mirata, limitata a singoli elementi strutturali o a piccole porzioni dell’edificio, finalizzata a ripristinare o incrementare la sicurezza di quella parte senza alterare in modo apprezzabile il comportamento globale della costruzione e senza ridurre il livello di sicurezza preesistente dell’insieme.

È una categoria distinta dal miglioramento e dall’adeguamento sismico, che invece coinvolgono la risposta complessiva dell’organismo strutturale: l’intervento locale resta circoscritto e deve risultare “compatibile” con il quadro resistente esistente.

Rientra tra gli interventi locali quando agisce su elementi isolati (ad esempio travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli murari o collegamenti) e non introduce variazioni significative di rigidezza, resistenza o capacità di deformazione dell’edificio, né produce aumenti rilevanti dei carichi verticali o redistribuzioni di forze in grado di modificare la risposta delle altre parti.

Dal punto di vista delle verifiche, non è richiesto un calcolo della sicurezza globale: il progettista deve dimostrare in relazione tecnica che l’opera non peggiora il comportamento dell’insieme, condurre le indagini conoscitive e i rilievi necessari e, quando l’intervento mira a prevenire meccanismi locali di collasso o a migliorare il funzionamento di elementi specifici, valutare il livello di sicurezza nella zona interessata.

Tra gli esempi più frequenti rientrano il ripristino o rinforzo di travi e di porzioni di solaio, la cerchiatura per l’apertura di nuovi vani in parete, l’inserimento di catene o tiranti, le chiodature tra elementi lignei, l’irrigidimento e l’ancoraggio delle coperture, il miglioramento dei collegamenti tra pareti e solai o tra pareti ortogonali e, nel prefabbricato, il perfezionamento delle connessioni.

Nota terminologica: definire un “intervento locale di adeguamento” è improprio, perché l’adeguamento riguarda l’intero edificio e persegue livelli prestazionali da nuova costruzione, obiettivo che l’intervento locale non ha.

Tecniche di adeguamento e miglioramento sismico di edifici esistenti

Sia gli interventi di adeguamento che di miglioramento sismico prevedono, in genere, rinforzi su strutture esistenti e l’introduzione di nuovi elementi strutturali.

Intervenendo, nella maggior parte dei casi, sugli elementi strutturali portanti degli edifici, le tecniche di adeguamento e miglioramento sismico possono risultare piuttosto invasive in fase realizzativa. L’intonaco e i rivestimenti vengono solitamente rimossi, mettendo a nudo le strutture portanti. L’edificio potrebbe, quindi, essere inagibile per l’intera durata dell’intervento.

Offriamo di seguito una panoramica delle tecniche di adeguamento e miglioramento sismico più praticate sugli edifici esistenti.

TecnicaInvasivitàCosto medio €/mqIdonea perVantaggi principali
Cappotto sismicoBassa250 – 400Edifici residenzialiIsola e rinforza, esecuzione esterna, minimo disagio
Esoscheletro in acciaioAlta400 – 600Condomini o edifici altiElevata resistenza, struttura esterna
Consolidamento telai in c.a.Media200 – 400Palazzine in cementoMigliora resistenza a pressoflessione e taglio
Incamiciatura armataAlta350 – 600Pilastri singoliAumenta sezione e resistenza dei pilastri
Iniezioni leganti in muraturaBassa100 – 200Murature storicheRinforza senza modifiche visibili
Reti armate su paretiMedia150 – 300Pareti lesionateStabilizza murature, costo contenuto
Tiranti metalliciMedia100 – 250Murature fuori piomboContiene spinte orizzontali, migliora equilibrio statico

Quando è necessario eseguire una valutazione di sicurezza sismica?

La valutazione della sicurezza per edifici esistenti è richiesta quando emergono condizioni che possono aver ridotto la capacità o modificato la risposta della struttura, tra cui:

  • degrado o danni agli elementi portanti (anche per cedimenti del terreno);
  • eventi eccezionali o azioni ambientali rilevanti (sisma, vento, neve, temperature estreme, incendio, esplosione, urto);
  • errori progettuali o costruttivi rilevati;
  • cambio d’uso o variazione di classe d’uso con incremento significativo dei carichi;
  • interventi non dichiaratamente strutturali che interagiscono con la struttura (riducendone capacità o rigidezza);
  • esecuzione degli interventi strutturali previsti per costruzioni esistenti;
  • opere realizzate senza titolo o in difformità rispetto alle norme tecniche dell’epoca.
    L’esito della valutazione riporta i livelli di ζE prima e dopo l’eventuale intervento.

Occorre altresì determinare il valore attuale del bene, considerando i cambiamenti che si possono essere verificati rispetto allo stato originario.

Quando è obbligatoria la certificazione sismica?

In Italia non esiste un obbligo generalizzato di “certificazione sismica” per tutti gli immobili.

  • Nuove costruzioni: progetto strutturale conforme alle norme tecniche ecollaudo statico.
  • Edifici esistenti: valutazione della sicurezza obbligatoria solo nei casi previsti dalla normativa tecnica.
  • Incentivi fiscali: la classificazione del rischio sismico è richiesta per accedere ai bonus (Sismabonus e affini).

Quanto costa fare un adeguamento sismico?

Gli interventi di rinforzo delle fondamenta e dei muri portanti di edifici esistenti e l’introduzione di nuovi elementi strutturali per contrastare il rischio sismico sono in genere piuttosto complessi, invasivi e costosi.

Orientativamente, per interventi minimi di miglioramento sismico, il prezzo al metro quadro è di circa 100-200 euro. Per interventi di adeguamento sismico completo il prezzo al metro quadro sale indicativamente a 500 euro.

Il costo tende a salire ulteriormente se si interviene su edifici di eminente pregio e valore storico, architettonico e artistico, superando talvolta i 1000 euro al metro quadro.

Nota: i valori €/m² sono stime orientative: variano in base allo stato di fatto, alla tipologia strutturale, all’accessibilità del cantiere, alla necessità di ripristini e finiture, agli impianti, alle fondazioni.

Incentivi e agevolazioni (Sismabonus)

Gli interventi che riducano il rischio sismico possono accedere a agevolazioni fiscali dedicate, comunemente note come Sismabonus. L’agevolazione si basa sulla classificazione del rischio sismico dell’edificio prima e dopo i lavori, secondo le linee guida ministeriali: il salto di una o più classi comporta un beneficio maggiore rispetto a interventi che non cambiano classe. Le regole di dettaglio (aliquote, tetti di spesa, tempistiche) sono variabili nel tempo: vanno sempre verificate alla luce della normativa vigente e dei chiarimenti dell’Amministrazione finanziaria.

Come si determina la classe di rischio
La classe si ottiene con due approcci riconosciuti:

  • Metodo convenzionale (PAM): valuta in modo analitico il comportamento sismico dell’edificio e stima la Perdita Annuale Media attesa; richiede un modello strutturale e restituisce il livello ζE insieme ad altri indicatori.

  • Metodo semplificato (IS-V): utilizza un indice di sicurezza basato su verifiche essenziali e su interventi di rinforzo tipici, pensato per casi standard o per avere una prima stima.
    In entrambi i casi si producono attestazioni ante e post-intervento che documentano il salto di classe.

Requisiti tipici per l’accesso

  • Asseverazione tecnica del progettista/direttore dei lavori sul miglioramento del rischio sismico (formati e contenuti previsti dalla normativa).

  • Documentazione economica: computo metrico, quadro economico e congruità dei prezzi; tracciabilità dei pagamenti.

  • Relazioni e verifiche strutturali coerenti con la categoria di intervento (locale, miglioramento, adeguamento) e con le soglie prestazionali dichiarate.

  • Titoli abilitativi e, se necessario, pareri/autorizzazioni (es. beni vincolati).

  • Per cantieri articolati, gestione dei SAL (stati di avanzamento) e conservazione di tutta la documentazione di supporto.

Casi ricorrenti

  • Condomìni: il beneficio si applica alle spese sulle parti comuni; il salto di classe dell’intero edificio è il riferimento per le unità immobiliari servite.

  • Edifici unifamiliari e plurifamiliari: requisiti e massimali differiscono; attenzione alla corretta individuazione dell’unità funzionalmente autonoma.

  • Demolizione e ricostruzione (“Sismabonus Acquisti” per immobili ceduti da imprese): l’intervento deve ridurre il rischio sismico dell’edificio oggetto di ricostruzione; il beneficio si applica in sede di compravendita dell’unità risultante, nel rispetto dei requisiti di legge.

  • Zone sismiche: l’accesso e l’entità dei benefici dipendono dalla zonazione comunale e dalla tipologia di intervento.

Avvertenze operative

 

  • Le percentuali di detrazione, i tetti massimi, le finestre temporali e le regole su cessione del credito/sconto in fattura possono cambiare con norme e prassi aggiornate: è prudente inserire in capitolato una clausola di salvaguardia e verificare sempre la disciplina al momento della progettazione e della firma dei contratti.

  • La classificazione del rischio e l’asseverazione sono documenti tecnici: errori formali o incongruenze tra progetto, contabilità e stato finale possono compromettere il beneficio.

  • Per gli edifici tutelati servono iter autorizzativi specifici; pianifica tempi e responsabilità nel cronoprogramma.

Tre punti chiave

  • È possibile aumentare la resistenza complessiva di un edificio alle sollecitazioni causate dall’azione sismica attuando mirati interventi di adeguamento e miglioramento sismico.
  • Intervenendo sugli elementi strutturali portanti degli edifici, le tecniche di adeguamento e miglioramento sismico possono risultare piuttosto invasive in fase realizzativa.
  • L’adeguamento sismico di un edificio è obbligatorio nel caso in cui si voglia destinare l’immobile a un uso che comporti un incremento dei carichi globali verticali in fondazione superiore al 10%.

Fonti

FAQ

Come si valuta il rischio sismico di un edificio?

Si effettuano analisi strutturali e geotecniche per determinare la resistenza complessiva dell’edificio alle sollecitazioni causate dall’azione sismica.

Gli edifici storici possono essere adeguati sismicamente?

Sì, ma sono richieste specifiche autorizzazioni e procedure che garantiscano il rispetto del valore storico, architettonico, archeologico e artistico dei singoli immobili, in ottemperanza a quanto stabilito dal Ministero dei Beni Culturali.

Quanto tempo richiede l’adeguamento sismico?

La durata dipende dalla complessità dell’intervento e dalle dimensioni dell’edificio, variando da qualche mese a oltre un anno.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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