Con il contratto di affitto o locazione un soggetto detto locatore, cede l’utilizzo del bene immobiliare ad un altro soggetto, detto locatario, in cambio di un determinato corrispettivo (il canone di locazione). Per “cointestazione” del contratto di affitto s’intende la condivisione dello stesso contratto tra più locatari. Detto ciò: conviene il contratto di affitto cointestato? In questo articolo illustriamo i vantaggi e gli svantaggi di tale pratica, per capire se convenga o meno, e a chi.
Per comprendere appieno pregi e difetti del contratto d’affitto cointestato, occorre inquadrarlo con precisione.
L’art. 1321 del Codice Civile precisa che il contratto di locazione può essere intestato almeno ad una persona e perciò lascia intendere che esso potrebbe essere intestato anche a più persone.
Lo stesso Codice Civile non precisa un limite massimo di soggetti tra i quali potrebbe cointestarsi un contratto di affitto, né per l’uso abitativo, né per l’uso commerciale.
Un contratto d’affitto cointestato funziona esattamente come un contratto di locazione con un unico locatario, con la sola differenza che il corrispettivo (il canone di locazione) e gli obblighi vengono suddivisi tra tutti gli inquilini.
La suddivisione degli obblighi è importante poiché anche un solo locatario problematico (coi pagamenti o con dei comportamenti, potrebbe ledere sia al locatore che agli altri locatari). Questo è un punto chiave per il proseguimento della lettura di questo articolo e per la comprensione dell’importanza dell’argomento.
Qui di seguito, elenchiamo i casi in cui il contratto di affitto cointestato può rivelarsi conveniente, anche per il proprietario dell’immobile:
Tra i vantaggi elencati abbiamo inserito anche “benefici fiscali”. Infatti, in generale il locatario di un immobile adibito ad abitazione principale ha diritto ad una detrazione d’imposta, che in caso di cointestazione viene condivisa. Ciò vuol dire che in un affitto condiviso tra due persone, la detrazione spetta nella misura del 50% a entrambi i cointestatari (sempre che sia per entrambi l’abitazione principale).
Inoltre, vi potrebbero essere ulteriori detrazioni in base allo status del locatario (es. età, status di studente, status di lavoratore ecc.).
Un contratto di affitto cointestato può permettere a ciascun inquilino di detrarre la propria quota dell'affitto dalle tasse, secondo le normative fiscali italiane. Ciò può ridurre l'onere fiscale complessivo per ogni cointestatario.
In un contratto di affitto cointestato, tutti i cointestatari sono responsabili in solido per il pagamento del canone. Questo significa che se uno degli inquilini non paga, gli altri devono coprire la sua parte per evitare inadempienze contrattuali.
Per i proprietari, un contratto cointestato riduce il rischio di mancato pagamento dell'affitto, poiché la responsabilità è distribuita tra più persone. Inoltre, facilita la gestione dei subentri e garantisce una maggiore stabilità locativa.