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Mutuo o affitto, cosa conviene?

Andrea Lazzo
16.07.2025
6 min

Conviene fare un mutuo o continuare a pagare l'affitto? Quali sono i vantaggi di uno e dell'altro. In questo articolo trovi una risposta articolata e definitiva a queste domande. 

AspettoMutuoAffitto
Impegno inizialeAlto (anticipo, notaio, tasse, perizia)Basso (in genere 2-3 mensilità di cauzione)
FlessibilitàBassa – vincolo pluriennaleAlta – libertà di cambiare abitazione più facilmente
Costi mensiliDi solito inferiori al canone d'affittoSpesso più alti della rata del mutuo
ProprietàSì – accumulo di valore e costruzione del patrimonioNo – il canone di locazione non genera proprietà
ManutenzioneTutte le spese ordinarie e straordinarie a carico del proprietarioStraordinaria a carico del locatore, ordinaria a carico dell’inquilino
Vantaggi fiscaliDetrazione interessi passivi del mutuo in dichiarazione dei redditiDetrazione canone possibile solo in casi specifici (es. giovani, studenti)
infografica che fa un confronto tra mutuo e affitto

Cosa conviene, affitto o mutuo? Qual è la differenza?

Tra mutuo e affitto la differenza è sostanziale: col mutuo si desidera diventare proprietari di un immobile, mentre con un affitto si desidera pagare il proprietario per utilizzare l'immobile. 

La scelta tra mutuo e affitto dipende non solo dalle disponibilità economiche del singolo e dalle condizioni del mercato immobiliare, ma anche da quelle che sono le prospettive per il futuro, le opportunità che si potrebbero presentare e i relativi cambiamenti che implicherebbero in termini di mobilità. Entrambe le soluzioni potrebbero essere sensate ma qui di seguito andiamo a vedere quando conviene una rispetto all'altra.

Quando conviene stare in affitto?

L’affitto è una soluzione estremamente flessibile e meno impegnativa rispetto all’acquisto di una casa. È particolarmente vantaggioso in tutte quelle situazioni in cui la stabilità abitativa non è una priorità o non è ancora raggiungibile.

Conviene vivere in affitto quando:

  • hai bisogno di un alloggio solo per un periodo limitato;
  • prevedi di cambiare città, regione o Paese a breve;
  • non disponi della liquidità necessaria per l’anticipo e le spese di un mutuo;
  • non hai garanzie sufficienti per ottenere un finanziamento;
  • vuoi mantenere la massima libertà di movimento senza vincoli a lungo termine.

Inoltre, l’affitto comporta:

  • minori responsabilità: non devi occuparti delle spese straordinarie di manutenzione (impianti, infissi, caldaia, ecc.);
  • un impegno economico iniziale contenuto: il deposito cauzionale è generalmente pari a 2 o 3 mensilità;
  • nessun vincolo fiscale o patrimoniale: ideale se non sei ancora certo di voler mettere radici.

Quando conviene fare un mutuo?

Accendere un mutuo per acquistare casa è una scelta importante, indicata soprattutto per chi cerca stabilità e ha intenzione di mettere radici in un luogo per un periodo medio-lungo. Il mutuo viene visto infatti com un investimento a lungo termine.

Conviene fare un mutuo quando:

  • desideri vivere in modo stabile in una specifica città o zona;
  • hai un lavoro fisso o una situazione reddituale solida;
  • disponi della liquidità per affrontare l’anticipo e le spese accessorie (notaio, perizia, imposte);
  • vuoi costruire un patrimonio personale da trasmettere eventualmente ai tuoi eredi;
  • intendi investire in un bene destinato a rivalutarsi nel tempo.

Inoltre, il mutuo permette di:

  • accumulare valore: ogni rata ti avvicina alla piena proprietà dell’immobile;
  • personalizzare la casa secondo i tuoi gusti ed esigenze;
  • detrare gli interessi passivi in dichiarazione dei redditi, ottenendo benefici fiscali;
  • eliminare la spesa dell’affitto una volta estinto il finanziamento.
Analisi comparative tra mutuo e affitto

Esiste un calcolo per capire se conviene l’affitto o il mutuo?

Esiste un semplice metodo per confrontare i costi di affitto e mutuo, chiamato “rent vs buy”. Il principio è stimare quanto spenderesti nel tempo con ciascuna opzione e valutare:

1. Costo dell’affitto (annuale):

Calcola il canone mensile × 12 anni × numero di anni previsti in affitto.
Es: 800 € × 12 mesi × 10 anni = 96.000 €

2. Costo del mutuo (annuale):

Considera:

  • Anticipo iniziale (es. 20% del valore immobile)
  • Spese notarili, tasse, istruttorie
  • Somma totale delle rate (es. 600 €/mese × 12 mesi × 10 anni = 72.000 €)
  • Manutenzione e imposte (IMU, TARI ecc.)

3. Aggiusta per il valore residuo dell’immobile:

Dopo 10 anni potresti aver:

  • Accumulato una quota di proprietà (es. hai rimborsato il 35-40%)
  • Beneficiato di un eventuale aumento del valore della casa

Indicatore pratico:

Se il canone annuo d’affitto × 20 è maggiore del prezzo dell’immobile, allora può convenire comprare.

Esempio: 800 €/mese = 9.600 €/anno × 20 = 192.000 €
Se trovi casa a < 192.000 €, il mutuo conviene nel lungo periodo.

Qui di seguito presentiamo un calcolatore online che consente di farsi un'idea se convenga fare un mutuo o pagare un affitto.

Calcolatore: Conviene Affitto o Mutuo?













Quali sono i vantaggi e svantaggi di accendere un mutuo?

Vediamo nel dettaglio quali sono, obiettivamente, i vantaggi e svantaggi di accendere un mutuo con un istituto di credito.

VantaggiSvantaggi
Con una casa di proprietà si ha la sicurezza di avere sempre a disposizione un’abitazione in cui risiedere.Il mutuo è un contratto di finanziamento che impegna il mutuatario per cifre, talvolta importanti, per molti anni. Se la quota di capitale iniziale talvolta può essere impegnativa, la rata è più alla portata di tutti.
Quasi sempre la rata del mutuo è sensibilmente più bassa del canone di affitto mensile.L’accensione di un mutuo implica il pagamento delle rate mensili in genere per 20 o 30 anni.
Gli interessi passivi del mutuo e gli oneri accessori sono detraibili in sede di dichiarazione dei redditi.Il mutuo deve essere garantito da un’ipoteca sulla casa più eventuali altre garanzie aggiuntive a tutela quando richieste.
Il proprietario è libero di personalizzare l’immobile a proprio piacimento.Quando si accende un mutuo ventennale o trentennale, non si può avere la certezza che, negli anni a venire, non si verifichino accadimenti che potrebbero pregiudicare la capacità di rimborso o cambiare le esigenze personali e familiari.
Una volta estinto il debito, non sono più previste spese mensili per disporre della propria abitazione.Con un mutuo a tasso variabile, il mutuatario è esposto al rischio di aumento del tasso di interesse nel tempo.
L’acquisto di una casa permette di aumentare il proprio patrimonio immobiliare, con prospettive vantaggiose in caso di aumento del valore del bene.Piena responsabilità sull’immobile a livello fiscale, amministrativo, civile e penale, per tutta la durata del mutuo.
Un immobile di proprietà può essere venduto o concesso in locazione.Obbligo di accollarsi tutte le spese relative all’immobile, in ogni ambito e per qualsiasi causa.

Quali sono i vantaggi e svantaggi di vivere in affitto?

Qui di seguito elenciamo i pro e i contro di vivere in affitto.

VantaggiSvantaggi
L’affitto consente la massima libertà e flessibilità.Vivere in affitto implica un margine di precarietà, poiché il locatore potrebbe negare il rinnovo del contratto di locazione o mettere in vendita l’immobile.
Il locatario si può trasferire agevolmente, senza doversi preoccupare di vendere o locare la proprietà.Il pagamento dei canoni di locazione non si traduce nel tempo nella proprietà dell’immobile.
L’affitto è la soluzione più sensata in caso di spostamenti costanti e frequenti cambiamenti lavorativi o personali.Il locatario non è autorizzato a effettuare modifiche all’immobile senza il consenso del proprietario.
L’affitto non richiede un ingente capitale iniziale, consentendo al locatario di disporre di più liquidità da investire in altri beni e progetti.
Canone di locazione fisso per l’intera durata dell’accordo locatizio, protetto da eventuali fluttuazioni di mercato.
Spese di manutenzione straordinaria a carico del proprietario dell’immobile.
Punti chiave

  • L’affitto è la scelta più adatta se cerchi flessibilità, cambi spesso città o lavoro, oppure non hai la liquidità per l’anticipo richiesto da un mutuo.
  • Il mutuo conviene se vuoi mettere radici, costruire un patrimonio e hai una situazione economica stabile che ti consente di affrontare l’investimento iniziale.
  • La decisione migliore non è universale: dipende dal tuo stile di vita, dalle prospettive personali e dalla capacità di sostenere costi e responsabilità nel lungo periodo.

Fonti

FAQ

Mutuo a tasso fisso o variabile: quale scegliere nel 2025?

Nel 2025, i tassi d’interesse si stanno lentamente stabilizzando dopo i rialzi del biennio precedente. Il tasso fisso garantisce certezza sulle rate, mentre il variabile può offrire risparmi nel breve termine ma comporta rischi se i tassi dovessero salire. La scelta dipende dalla tua propensione al rischio, dalla durata del mutuo e dal margine di sicurezza nel tuo budget familiare.

Acquisto o affitto: cosa conviene fiscalmente?

Chi acquista casa può detrarre fiscalmente gli interessi passivi sul mutuo e alcune spese accessorie. Chi vive in affitto ha diritto a detrazioni solo in specifici casi (es. reddito basso, studenti universitari fuori sede). Inoltre, il proprietario è soggetto a IMU, TARI e altre imposte patrimoniali, da considerare nel bilancio complessivo.

Conviene comprare casa dopo i 50 anni?

Dipende dalla situazione finanziaria e dagli obiettivi personali. Un mutuo a lunga durata potrebbe non essere accessibile senza garanzie forti, ma l’acquisto può comunque rappresentare un investimento per il futuro, anche in ottica di successione. In alternativa, l’affitto offre maggiore liquidità e flessibilità, soprattutto se si prevede un cambio di stile di vita in pensione.

L’inflazione influisce sulla scelta tra affitto e mutuo?

Sì. L’inflazione può erodere il potere d’acquisto degli stipendi e aumentare i tassi d’interesse, rendendo più costoso l’accesso al credito. Tuttavia, chi ha già un mutuo a tasso fisso è protetto dagli aumenti futuri. L’affitto, invece, può subire rialzi periodici legati all’andamento del mercato e all’aggiornamento ISTAT.

Andrea Lazzo
Andrea Lazzo è nato a Bari nel 1980 e dal 2009 lavora nel campo della SEO per diverse aziende italiane, estere e multinazionali, nel campo finanziario e immobiliare. Si è specializzato nel settore del real estate in cui opera da oltre 5 anni, con un particolare focus sulle statistiche del mercato immobiliare, estimo e normative vigenti riguardanti le tematiche più richieste da chi desidera vendere e acquistare casa. Il suo obiettivo è di creare un contenuto realmente utile per l'utente, con un linguaggio il più ampiamente comprensibile anche per i temi più tecnici e burocratici.
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