Scegliere di affidarsi ad un intermediario per la vendita del proprio immobile ha diversi vantaggi. L’intero processo è in mano a professionisti che si occupano di fare una valutazione dell’immobile, mettere gli annunci di vendita online e controllare possibili acquirenti. Nel caso della compravendita di immobili, esistono anche costi aggiuntivi che rappresentano le commissioni dell’agenzia immobiliare. Infatti, nessun intermediario offre i suoi servizi in modo gratuito.
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Anche chiamate con il nome “provvigioni,” questi costi sono inevitabili quando si decide di vendere ogni tipo di immobile, dalla casa privata di famiglia fino al terreno agricolo del nonno. Ma, quello che non tutti sanno, è quando si pagano le commissioni dell'agenzia immobiliare in caso di vendita.
Cosa dice la legge? Secondo una sentenza della Cassazione del gennaio 2023, l’intermediario riceve la provvigione agenzia immobiliare solo quando l’affare è concluso. Inoltre, questa commissione va pagata sul prezzo finale di vendita, non su quella che poteva essere la stima del valore dell’immobile o sulla proposta fatta dall’acquirente.
Quindi, questo costo del servizio va pagato solo al momento della firma finale. E sono sia l’acquirente che il venditore a dover pagare questa provvigione.
In alcuni casi, è possibile collaborare con un’agenzia immobiliare senza commissioni. Questo significa che l’agenzia non chiede una percentuale sulla vendita finale ma richiede un costo forfettario, cioè un costo fisso, indipendente dal risultato finale della compravendita. Spesso, questo costo richiede un deposito iniziale, una caparra da versare, ed è più comune con agenti immobiliari che lavorano come liberi professionisti.
In questo caso, la legge non detta una percentuale fissa che le agenzie immobiliari devono rispettare. La commissione per la chiusura dell’affare è a discrezione di ogni singola agenzia, quindi non esiste un’agenzia immobiliare percentuale massima.
Solitamente, il costo si aggira tra il 2% e il 5% sul prezzo di vendita finale più IVA (del 22%). Alcuni intermediari possono richiedere una provvigione più alta e ne hanno tutto il diritto per legge.
Per questo, è sempre meglio informarsi prima di scegliere l’agenzia immobiliare a cui affidare la propria vendita.
Nella scelta di un’agenzia immobiliare, la percentuale della provvigione non è l’unico dettaglio a cui fare attenzione. Prima, valuta questi 3 aspetti:
Infine, ricordati che la commissione si paga alla chiusura dell’accordo tra venditore ed acquirente e che eventuali richieste di anticipi o di caparra vanno contro la legge. Come abbiamo visto, la percentuale è variabile e diversi fattori incidono sulla commissione e sul valore che l’agenzia immobiliare le assegna.
Tra i fattori che influiscono sulla percentuale agenzia immobiliare chiesta dagli intermediari ci sono le zone in cui si trova l’immobile. Infatti, ci sono aree che possono avere un valore più alto, mentre altre, spesso meno richieste dagli acquirenti, possono avere un valore più basso.
Altrettanto importante è il tipo di immobile da vendere o la situazione del mercato immobiliare. In alcuni casi, le agenzie propongono dei servizi di promozione online e di marketing, che possono aumentare la percentuale agenzia immobiliare sulla vendita. Tutti questi dettagli vanno presi in considerazione prima di firmare un accordo con qualsiasi intermediario.
Chiediti sempre: cosa include questa commissione? Alcuni servizi inclusi delle
agenzie immobiliari percentuale vendita possono essere:
Quindi, le provvigioni si pagano al momento della firma del contratto di vendita, che è un vero e proprio accordo giuridico. Esistono casi in cui queste commissioni non vanno pagate e le ragioni possono essere diverse.
Per poter operare come intermediari, gli agenti immobiliari devono essere iscritti al REA, l’albo dei mediatori immobiliari della Camera di Commercio. Se non sono iscritti, non hanno diritto alla provvigione. Così come non ne ha diritto nel caso in cui l’affare non venga concluso e, quindi, non ci sia nessun accordo di vendita. In questo caso, potrebbe esserci un rimborso spese, ma anche questo va negoziato prima della firma del contratto con l’intermediario.
Come acquirente, ci sono situazioni in cui non si paga la provvigione agenzia immobiliare. Ad esempio, se la proposta viene rifiutata, magari perchè troppo bassa, o se un istituto di credito non concede il mutuo per l’acquisto. Nel caso di negligenza dell’agente che potrebbe aver tenuto nascosti alcuni dettagli fondamentali sull’immobile. La negligenza da parte dell’agenzia potrebbe essere un modo per appellare la provvigione.
Cosa si intende per negligenza? Ogni agente immobiliare ha delle responsabilità. Nel caso in cui non abbia consultato i documenti catastali, la provenienza dell’immobile o eventuali ipoteche ed ispezioni con esito negativo.
Esistono sempre eccezioni alla regola nell’industria immobiliare. Così come ci sono eccezioni sulla tassazione sulla vendita immobili (ADD LINK to previous article), ci sono eccezioni sulla percentuale di vendita dell’agente immobiliare. Però, esistono situazioni in cui le percentuali e le modalità cambiano. Nello specifico, in caso di affitti e di immobili all’asta.
Per gli immobili in affitto, la percentuale varia a seconda dell’agenzia. Alcune chiedono una mensilità del canone d’affitto mentre altre potrebbero richiedere il 15%. Sempre ricordando che ogni provvigione ha l’Iva commissioni agenzia immobiliare del 22%.
Nel caso di immobili all’asta, l’agente può richiedere una percentuale che varia dal 2% al 3% del prezzo di aggiudicazione oppure può essere calcolata in modo forfettario, se l’agente immobiliare scelto opera in questo modo. In questo secondo caso, l’agente potrebbe richiedere un anticipo sull’importo totale o un importo fisso da pagare anche se non ti aggiudichi
La conclusione resta solo e soltanto una: prima di firmare un accordo con qualsiasi intermediario, il consiglio è di leggere bene il contratto e, se necessario, negoziare i dettagli, anche della percentuale agenzia immobiliare.
Basta informarsi alla Camera di Commercio locale per controllare che il numero fornito sia regolare.
Al 22%, da aggiungere alla percentuale pattuita con l’intermediario.
Ogni intermediario richiede un compenso per i suoi servizi. Sotto forma di commissione o come costo fisso, forfettario. Quello che si potrebbe negoziare sono gli importi oppure i servizi inclusi.
L’acquirente è l’unico che può richiedere le detrazioni sulle provvigioni e solo in casi specifici. Uno di questi casi è se l’immobile è stato comprato come abitazione principale. In questo caso, l’acquirente può richiedere una detrazione IRPEF del 19% sulla provvigione pagata.
Per alcune vendite, esiste l’opzione di condivisione in cui un agente rappresenta l’acquirente ed un altro il venditore.