Il costo di una procura a vendere un immobile dal notaio dipende da vari fattori. In questo articolo illustriamo tutti i principali aspetti che possono influire sul prezzo.
Qui sotto forniamo una tabella completa che illustra le fasce di prezzo per la procura a vendere dal notaio in Italia, con indicazione dei servizi potenzialmente inclusi e delle variabili che possono incidere sul costo.
Fascia di Prezzo (€) | Servizi Inclusi | Da Cosa Dipende |
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100 - 200 | - Redazione base dell’atto - Una copia autentica - Consulenza preliminare minima | - Bassa complessità dell’atto - Studio notarile in aree meno centrali - Basso volume di pratiche e tempi di lavorazione contenuti |
200 - 300 | - Redazione dell’atto - Una copia autentica - Assistenza alla firma - Eventuale verifica catastale | - Media complessità (ad es. procura con clausole speciali) - Località di medie dimensioni - Necessità di piccole verifiche documentali aggiuntive |
300 - 350 | - Redazione dell’atto - Due copie autentiche - Assistenza alla firma - Verifiche approfondite - Eventuali modifiche richieste dal cliente | - Maggiore complessità (ad es. più soggetti delegati, limitazioni di poteri) - Notaio in città medio-grandi - Più consulenza e personalizzazione |
Qui sotto trovi un calcolatore per calcolare in autonomia l'ipotetico costo di una procura a vendere l'immobile dal notaio.
Voce | Costo Indicativo |
---|---|
Onorario Notaio | 100–400 € + IVA |
IVA | 22% |
Bollo | 16–32 € |
Segreteria | 5–10 € |
Archivio Notarile | ~27 € |
Registrazione (facoltativa) | 200 € |
Copie autentiche | 5–20 € ciascuna |
Traduzione/interpretariato | 100–300 € |
Un notaio più costoso non significa automaticamente meno rischi per il procuratore che vende l'immobile. Ecco perché:
I rischi legali (ad esempio la validità dell’atto, eventuali problemi con la trascrizione o con la rappresentanza) sono generalmente tutelati dalla legge notarile, indipendentemente dal costo dell’onorario. Il notaio ha l’obbligo professionale di redigere l’atto correttamente e garantire la sua validità.
La differenza di costo spesso dipende da:
La sicurezza giuridica è data dalla legge e dal controllo del notaio (tutti i notai italiani devono rispettare gli stessi obblighi professionali).
In generale, la procura generale (che conferisce poteri ampi e non limitati) tende a costare un po’ di più rispetto alla procura speciale (che attribuisce poteri per un atto specifico, come la vendita di un immobile). Questo perché la procura generale richiede maggiore attenzione e personalizzazione da parte del notaio, oltre a prevedere più responsabilità per chi la riceve. Tuttavia, la differenza di prezzo dipende anche dallo studio notarile, dalla complessità dell’atto e dalla località. In media la differenza è contenuta (ad esempio 50-100 euro in più).
La procura speciale a vendere un immobile non costa di più rispetto ad altri tipi di procura, almeno non in modo significativo.
Il costo dipende più dalla forma dell’atto (che deve essere pubblica e redatta da un notaio) che dal fatto che sia "speciale" o "generale". Una procura speciale è semplicemente limitata a un singolo affare (es. la vendita di un determinato immobile), e proprio per questo spesso è più semplice e meno costosa da redigere rispetto a una procura generale, che conferisce poteri più ampi.
Detto ciò, il prezzo finale può variare leggermente in base a:
In pratica, per una procura speciale a vendere, puoi aspettarti un costo nella fascia media, tra 100 e 200 euro. Non è considerata una procura “più cara” rispetto ad altre.
La procura speciale può essere rilasciata a un avvocato. Il proprietario dell’immobile può scegliere liberamente a chi conferire il potere di vendere, e un avvocato è una figura perfettamente idonea a riceverlo. L'importante è che la procura venga redatta in forma pubblica da un notaio, soprattutto se riguarda la vendita di un immobile.
La procura a vendere non comprende automaticamente la procura a riscuotere. Se vuoi che il procuratore possa incassare il prezzo della vendita al posto tuo, questo potere deve essere espressamente indicato nell’atto. In mancanza di tale clausola, il procuratore può firmare il contratto ma non può ricevere i soldi.
Aggiungere il potere di riscossione comporta solo una lieve variazione nel testo, ma in genere non incide in modo significativo sui costi. Tuttavia, se l’atto diventa più complesso o articolato, il notaio potrebbe applicare un onorario leggermente più alto.
Nella procura a vendere un immobile, i soldi vanno principalmente a due soggetti, in momenti diversi. Prima della vendita, chi richiede la procura — solitamente il proprietario dell’immobile — paga il notaio per redigere l’atto: questo è un costo fisso che copre l’onorario, l’imposta di bollo e i diritti di segreteria. Quando poi l’immobile viene effettivamente venduto, il denaro ricavato dalla compravendita va al proprietario, cioè alla persona che ha conferito la procura.
Il procuratore, ossia colui che ha ricevuto il potere di vendere, non incassa nulla per sé, a meno che nella procura non sia indicato esplicitamente che ha anche il potere di ricevere il prezzo o che gli spetta un compenso. In assenza di queste clausole, il procuratore agisce semplicemente come rappresentante e deve trasferire tutto l’incasso al mandante.
La procura speciale a vendere un immobile non ha una durata fissa per legge: la validità dipende da quanto indicato nel testo dell’atto. Se non è specificata una scadenza, la procura resta valida fino a revoca, alla morte del mandante o del procuratore, o alla realizzazione dell’atto per cui è stata rilasciata (cioè la vendita dell’immobile). In pratica, può durare anche anni, ma il mandante può revocarla in qualsiasi momento tramite atto notarile.
Per fare una procura a vendere, servono pochi ma precisi elementi. Il proprietario dell’immobile deve recarsi da un notaio con un documento d’identità valido e il codice fiscale. È necessario fornire i dati completi della persona a cui si vuole conferire la procura (il procuratore) e gli estremi dell’immobile da vendere, che si trovano nella visura catastale o in un atto di proprietà. Il notaio redige l’atto in forma pubblica e lo registra. Se il mandante non può presentarsi di persona, può farlo in un consolato italiano all’estero o con una delega autenticata, ma in ogni caso serve l’intervento di un pubblico ufficiale.