La procura di vendita immobiliare è una pratica molto comune che offre al proprietario la comodità di far vendere il proprio immobile delegando un altro soggetto (procuratore). In questo articolo offriamo una panoramica informativa completa sulla procura di vendita di un immobile e sugli aspetti giuridici e finanziari che la caratterizzano.
La procura di vendita di un immobile è un documento legale con cui una persona (il mandante) delega un'altra persona (il procuratore) a vendere un immobile in suo nome e per suo conto. Ciò consente ad un proprietario di vendere un immobile senza che sia necessaria la sua presenza durante l'atto di vendita.
Tale pratica offre un'indubbia comodità e infatti è spesso utilizzata quando il proprietario non può essere fisicamente presente durante la transazione o desidera delegare a qualcun altro la gestione della vendita.
La procura deve essere redatta in forma scritta e autenticata da un notaio, in quanto riguarda atti di disposizione patrimoniale come la vendita di immobili in Italia. Inoltre, il procuratore agisce sempre nel rispetto delle istruzioni ricevute dal mandante e ogni atto compiuto viene imputato a quest'ultimo.
Generalmente, il costo per una procura speciale può variare tra i 100 e i 300 euro, a seconda del notaio, della complessità dell'atto e delle spese accessorie. Non ci si stupisca quindi di differenze di prezzo evidenti.
La procura generale, invece, data la sua maggiore complessità e ampiezza, solitamente presenta un costo più elevato rispetto a quella speciale. Infatti, per una procura di vendita immobiliare generale, i costi si aggirano tra i 200 e i 500 euro o più, in base alla complessità dell'atto e alle tariffe notarili.
La procura a vendere un immobile viene firmata dal mandante, ovvero la persona che conferisce il potere di vendere l'immobile a un'altra persona, chiamata procuratore. Non è necessaria una persona specifica come procuratore, purché sia una persona di fiducia del mandante, che agisce per suo conto.
Il procuratore può essere qualsiasi persona di fiducia del mandante. Non è richiesta una qualifica professionale specifica per rivestire questo ruolo. Può trattarsi di:
In sintesi, il mandante è colui che firma la procura davanti a un notaio, mentre il procuratore è la persona che riceve il potere di vendere l’immobile.
Esistono due tipologie di procura:
Qui di seguito, le descriviamo in maggiore dettaglio.
La procura speciale è un atto con cui una persona (il mandante) conferisce a un'altra (il procuratore) il potere di compiere uno o più atti specifici in suo nome, limitati a una determinata operazione (in pratica vi possono essere anche più vendite, ma nell'ambito di una singola operazione complessiva). Per esempio, la vendita di un singolo immobile, la gestione di una pratica bancaria o il compimento di un'azione legale.
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La procura generale è un atto più ampio rispetto alla procura speciale. Con essa, il mandante conferisce al procuratore il potere di compiere una serie di atti legali o patrimoniali per suo conto, senza limitazioni precise su un singolo affare. Ad esempio, il procuratore potrebbe essere autorizzato a gestire tutte le proprietà del mandante o rappresentarlo in diversi contesti legali o commerciali.
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Entrambe le tipologie di procura di vendita immobiliare possono essere revocate dal mandante in qualsiasi momento tramite un atto formale, solitamente redatto dal notaio e devono essere conferite con grande attenzione, soprattutto quando si parla di una procura generale che dà un potere esteso su affari e beni del mandante.
La procura per delega notarile, in linea di principio, non è irrevocabile. Il mandante, ovvero colui che ha conferito il potere al procuratore, ha generalmente il diritto di revocare la procura in qualsiasi momento, salvo che nell'atto stesso non sia espressamente indicato il contrario.
In pratica, la procura notarile è solitamente revocabile, a meno che non vi sia una clausola di irrevocabilità espressamente concordata o che essa sia legata a un interesse specifico del procuratore o di terzi.
Il procuratore deve rispettare le istruzioni del mandante, inclusa la vendita a un prezzo specifico. Se agisce diversamente, il mandante può richiedere il risarcimento dei danni subiti, e la vendita potrebbe essere contestata.
Sì, la procura può essere revocata in qualsiasi momento prima del completamento dell'atto di vendita. Tuttavia, il procuratore deve essere notificato della revoca per evitare che prosegua con atti non più validi.
Il procuratore non è direttamente responsabile per le imposte del mandante, ma deve assicurarsi che tutte le tasse e i documenti siano correttamente gestiti. In caso di errori, potrebbe trovarsi coinvolto in contenziosi fiscali o essere ritenuto corresponsabile.