Quando si parla di proprietà immobiliare, spesso si incontrano i termini “nudo proprietario” e “nuda proprietà”. Si tratta di due concetti molto importanti, correlati al diritto di usufrutto. In questo articolo spieghiamo cosa significano e scopriamo in che modo vengono disciplinati dalla legge italiana.
Per nudo proprietario si intende il proprietario di un bene del quale è stata ceduta temporaneamente la disponibilità. Tale proprietà è detta “nuda proprietà” in virtù del fatto che non è associato un diritto reale di godimento.
Nel campo immobiliare il concetto di nudo proprietario si utilizza per indicare il soggetto che offre un immobile ad un altro soggetto (usufruttuario) per goderne del suo utilizzo e/o dei suoi frutti.
Qui di seguito esaminiamo i diritti e i doveri del nudo proprietario previsti dal Codice Civile della Repubblica Italiana. L’equilibrio tra diritti e doveri mira a proteggere gli interessi di entrambe le parti fino all’estinzione dell’usufrutto, momento in cui il nudo proprietario acquisisce piena libertà sul bene.
Il Codice Civile italiano disciplina il nudo proprietario e la nuda proprietà principalmente nei seguenti articoli. Andiamo qui di seguito a elencare gli che articoli forniscono una cornice legale che definisce i diritti e i doveri del nudo proprietario e dell'usufruttuario, assicurando che entrambe le parti possano esercitare i loro diritti in maniera equilibrata e rispettosa dei diritti altrui.
La legge italiana non stabilisce tempistiche specifiche relative alla durata della nuda proprietà, in quanto questa è influenzata dalla durata dell'usufrutto, che è il diritto che limita temporaneamente l'esercizio pieno dei diritti del nudo proprietario sul bene.
L'usufrutto può essere stabilito per la vita dell'usufruttuario o per un periodo di tempo determinato. Il più comune è l'usufrutto vitalizio, che dura fino alla morte dell'usufruttuario. Tuttavia, può anche essere impostato per un periodo definito (non superiore ai 30 anni per le persone giuridiche). Per questo aspetto l’usufrutto mostra una netta differenza rispetto all’usucapione.
Una volta che l'usufrutto si estingue, che sia per la morte dell'usufruttuario, per il termine del periodo stabilito, o per altre cause previste dalla legge (come la rinuncia o l'impossibilità di uso), il nudo proprietario ottiene il pieno diritto di godimento del bene.
Il nudo proprietario può anche accelerare l'acquisizione del pieno godimento del bene proponendo all'usufruttuario di riacquistare l'usufrutto, se entrambe le parti sono d'accordo.
Sì, puoi vendere la tua quota di nuda proprietà dell'immobile, ma il compratore subentrerà nella tua posizione e dovrà rispettare il diritto di usufrutto esistente fino alla sua estinzione.
Se l'usufruttuario trascura il dovere di manutenzione ordinaria, come nudo proprietario hai il diritto di richiedere un intervento legale per forzarlo a mantenere adeguatamente la proprietà o per ottenere un risarcimento per eventuali danni subiti.
Generalmente, le tasse comunali come l'IMU sono suddivise: l'usufruttuario paga la tassa sulla base del valore dell'usufrutto, mentre il nudo proprietario paga sulla base del valore della nuda proprietà.