La legge consente ai proprietari di immobili che, per qualsiasi motivo, non si possano occupare personalmente della vendita delle loro proprietà di farsi rappresentare da terzi mediante uno specifico atto redatto o autenticato da un pubblico ufficiale, che prende il nome di procura. Ebbene, conferendo a un soggetto terzo una procura speciale a vendere un immobile chi incassa il prezzo di vendita? L’acquirente a chi dovrà intestare l’assegno? Scopriamolo.
La procura a vendere è un istituto disciplinato dall’articolo 1387 del codice civile e successivi, che conferisce a un soggetto il potere di agire in nome, per conto e nell’interesse di un’altra persona che mette in vendita un bene immobile di sua proprietà ma è impossibilitata a occuparsene personalmente.
Chi richiede la procura, detto soggetto rappresentato, conferisce, quindi, a un soggetto terzo, detto rappresentante o procuratore, il potere di agire di fronte a terzi in suo nome e porre in essere atti giuridici per suo conto. Secondo quanto sancito dall’articolo 1388 del codice civile, gli effetti degli atti eseguiti dal rappresentante ricadono sul rappresentato come se li avesse eseguiti in prima persona.
Si ricorre, dunque, alla procura a vendere un immobile quando il proprietario, per qualsiasi motivo, non abbia la possibilità di intervenire direttamente, autorizzando il rappresentante al compimento di atti in suo nome e per suo conto.
La procura per la vendita di immobili rientra nella categoria di procura speciale, circoscrivendo l’operato del soggetto rappresentante alla sola operazione di compravendita del bene di proprietà del rappresentato.
A seconda dell’ampiezza dei poteri conferiti dal rappresentato al rappresentante si distinguono la procura speciale e generale. La procura speciale, come accennato, conferisce al rappresentante il potere di agire in rappresentanza del rappresentato per l’esecuzione di uno o più atti specifici. Con la procura generale, invece, il procuratore ha il potere di agire e decidere su una vasta pluralità di atti di ordinaria amministrazione.
La procura speciale a vendere un immobile è, quindi, un’autorizzazione temporanea e circoscritta, a cui si ricorre qualora il proprietario non abbia, per qualsiasi motivo, la possibilità di intervenire direttamente.
Con la procura per la vendita di un immobile, il soggetto designato rappresenta il proprietario del bene dinanzi a terzi e, nello specifico, gli è conferito il potere di:
Al rappresentante è, quindi, conferita la facoltà di compiere in rappresentanza del rappresentato tutti gli atti necessari, preparatori e connessi alla cessione a titolo oneroso dell’immobile di sua proprietà.
Con la procura notarile, il proprietario del bene autorizza il rappresentante ad agire in suo nome e per suo conto nell’operazione di compravendita immobiliare. Il procuratore è, pertanto, pienamente legittimato a stabilire il prezzo di vendita dell’immobile, assicurandosi che sia in linea con l’andamento del mercato immobiliare e il valore del bene risultante da un’accurata valutazione immobiliare eseguita da un professionista dell’estimo.
In virtù dell'autorità conferitagli, il soggetto rappresentante ha la facoltà non solo di decidere e negoziare il prezzo e le condizioni di vendita, ma anche di incassare acconti, caparre confirmatorie e, in generale, il prezzo totale o parziale imputabile alla vendita dell’immobile in questione. Pertanto, l’acquirente intesterà l’assegno al rappresentante, non al proprietario del bene.
Il rappresentante può, quindi, riscuotere il prezzo di vendita e dichiararlo già riscosso, rilasciandone quietanza liberatoria. Se richiesto, può anche concedere dilazioni di pagamento. Il proprietario dell’immobile e il rappresentante provvederanno poi autonomamente alla restituzione o spartizione delle somme in base agli accordi presi.
Una procura speciale a vendere un immobile consente di completare una compravendita immobiliare anche in assenza del proprietario, impossibilitato, per qualsiasi motivo, a intervenire direttamente nell’operazione. In genere si ricorre alla procura notarile quando il proprietario non può occuparsi personalmente della vendita del bene perché molto anziano, infermo o stabilmente residente all’estero.
Se il proprietario dell’immobile oggetto di cessione è un cittadino italiano residente all'estero, la procura per la vendita del bene deve essere redatta presso il consolato italiano nel Paese di residenza.
La procura è uno strumento con cui si attua una forma di rappresentanza in maniera volontaria rispetto a una persona di fiducia, che può essere un familiare o un congiunto. Ma non occorre necessariamente che vi sia un vincolo di parentela tra rappresentato e rappresentante. Il ruolo di rappresentante può essere ricoperto da chiunque abbia:
Molto spesso la procura speciale viene conferita dal proprietario all’agente immobiliare a cui ha affidato l’incarico di vendere la proprietà. Si tratta di una soluzione che garantisce che ogni azione venga svolta al meglio e nel pieno rispetto della legge,
Una volta conclusa l’operazione di compravendita dell’immobile di proprietà del soggetto rappresentato, la procura speciale a vendere perde la sua efficacia.
In altre parole, la validità della procura viene meno quando l’incarico per il quale è stata prodotta giunge a conclusione.
Il costo di una procura per la vendita di un immobile varia a seconda che sia prodotta mediante scrittura privata o un atto pubblico. Si tratta di due procedure differenti, con costi altrettanto differenti.
Il costo da sostenere per fare una procura a vendere dal notaio può variare indicativamente da 100 a 350 euro. A incidere sul costo sono le spese amministrative, le tasse di archivio, bollo e registrazione e l’onorario del notaio che provvede alla stesura del documento.
È possibile redigere una procura a vendere attraverso una scrittura privata, senza l’intervento di un notaio. I costi, in tal caso, variano indicativamente da 80 a 150 euro circa. Tuttavia, la procura a vendere con scrittura privata dovrà comunque essere autenticata da un pubblico ufficiale.
Riportiamo di seguito il modello fac simile di una procura speciale per la vendita di un bene immobile.
Luogo e data ____
Con il presente atto, il sottoscritto ____, residente in ____, nato a ____ il ____, conferisce procura speciale a ____ residente in ____, nato a ____ il ____, affinché in sua vece, conto e nome abbia a vendere a chi interessato e per il prezzo che riterrà più conveniente l’immobile ubicato nel comune di ____ in via/piazza ____, identificato al N.C.E.U. (Nuovo Catasto Edilizio Urbano) / N.C.T. (Nuovo Catasto Terreni) di ____ al foglio ____, particella ____, subalterno ____, zona censuaria ____, categoria ____, classe catastale ____, consistenza ____, rendita catastale ____.
A tal uopo viene conferita al rappresentante ogni più ampia facoltà di eseguire tutto ciò che si possa rendere necessario, opportuno e utile per il compimento della vendita stessa.
Il tutto con promessa da parte del sottoscritto di ritenere rato, approvato e giuridicamente valido l'operato del rappresentante fin da ora e senza bisogno di ulteriore ratifica o conferma.
In fede,
Firma del rappresentato____
Fare una procura a una persona per la vendita di un immobile significa autorizzarla legalmente a gestire e concludere la vendita per conto del proprietario.
La procura può essere redatta con una scrittura privata, senza la presenza di un notaio. Tuttavia, tale scrittura privata dovrà comunque essere autenticata da un pubblico ufficiale.
No, per la vendita di beni immobili non si può fare una procura in comune ma occorre rivolgersi a un pubblico ufficiale, come un notaio, che rediga il documento o autentichi una scrittura privata prodotta autonomamente.
Sì, procura e delega sono la stessa cosa. Si tratta di istituti disciplinati dagli articoli 1387 e seguenti del codice civile, aventi a oggetto la possibilità per un soggetto di compiere atti in nome e per conto di un altro.