Le categorie catastali sono una classificazione degli immobili in base alla tipologia. Queste sono definite con simboli alfanumerici e vengono usate per determinare la rendita catastale. In questo articolo presentiamo una guida completa sulla categoria immobile A2.
La categoria di immobili A2 comprende gli immobili ad uso abitativo di tipo civile. Si tratta quindi della categoria catastale che comprende numerosissimi fabbricati poiché include tutte le abitazioni che si collocano in una fascia di qualità media.
La categoria catastale A2 si differenzia dalle altre di tipo A che comprendono abitazioni di tipo signorile (A1), abitazioni di tipo economico (A3), abitazioni di tipo popolare (A4), abitazioni di tipo ultrapopolare (A5), abitazioni di tipo rurale (A6), villini (A7), ville (A8), ecc.
Gli immobili di categoria A2 si caratterizzano per destinazione d'uso, finiture, caratteristiche e contesto.
Quando si valuta un immobile A2, è sempre interessante verificare il reddito catastale, che è un parametro fondamentale per calcolare le imposte sugli immobili e le eventuali agevolazioni disponibili.
Presso l'ufficio del catasto, ovvero l'ufficio pubblico dove sono conservati i registri catastali con tutte le informazioni su tutti gli immobili presenti sul territorio, le differenze tra gli immobili di categoria A2, A3, A4 e A5 sono delineate nel modo descritto nella seguente tabella.
Categoria | Descrizione | Esempio |
---|---|---|
A1 | Abitazioni di tipo signorile, con finiture di pregio e comfort elevato. | Appartamento in palazzo di lusso o in zona esclusiva. |
A2 | Abitazioni di tipo civile, con finiture di buona qualità e impianti standard. | Appartamento in zona residenziale con buoni servizi. |
A3 | Abitazioni di tipo economico, con finiture semplici e impianti essenziali. | Casa in periferia con finiture economiche e impianti base. |
A4 | Abitazioni di tipo popolare, con finiture e impianti molto semplici, destinate a fasce meno abbienti. | Alloggio in vecchio condominio popolare. |
A5 | Abitazioni di tipo ultrapopolare, con finiture essenziali o precarie, talvolta in condizioni di degrado. | Stabile in condizioni precarie o baracca. |
Spesso si confondono i termini categoria catastale e classe catastale, tuttavia essi non sono sinonimi.
A differenza delle categorie catastali, che come abbiamo visto sono delle tipologie di edifici specifici, le classi catastali rappresentano un'ulteriore suddivisione all'interno della categoria catastale, che indica il grado di redditività di un immobile.
Quindi, ad esempio, se parliamo di abitazioni di tipo signorile, civile, economico, popolare, ville, villini ecc. parliamo di categorie catastali.
Se invece parliamo di numero di locali, stato di conservazione ecc. parliamo di classe catastale, che è importante ai fini fiscali, poiché serve per calcolare le imposte da applicare ad un immobile.
Quindi, in definitiva, quando si parla di catasto, quindi di edifici e immobili, sono da prendere in considerazione:
Qui di seguito proponiamo un elenco e una descrizione delle classi catastali che possono essere incluse nella categoria A2 (abitazioni di tipo civile). Occorre sempre ricordare che le classi indicano la qualità e la redditività degli immobili, tenendo conto di parametri come la posizione geografica, i servizi disponibili, lo stato di manutenzione e la qualità delle finiture.
A proposito delle classi catastali occorre tenere presente questi due punti:
Talvolta ci si potrebbe porre questa domanda pensando ad una sorta di relatività in base al contesto. Ad ogni modo, la risposta è no, la categoria catastale A2 non comprende abitazioni di tipo economico. Essa identifica abitazioni di tipo civile, che si caratterizzano per una qualità costruttiva e impiantistica di livello medio, con finiture di buona qualità ma senza elementi di lusso.
Le abitazioni di tipo economico sono invece classificate nella categoria catastale A3, che rappresenta immobili con caratteristiche più semplici rispetto alla categoria A2, come materiali di costruzione e impianti essenziali.
Quindi, occorre ricordarsi questa differenza sostanziale (in ottica di valutazione immobiliare è fondamentale!):
La differenza tra abitazione civile e di tipo economico non è scontata, poiché da un punto di vista linguistico, un'abitazione di tipo economico si può definire "civile" e viceversa. Tuttavia, abbiamo visto che il linguaggio tecnico e normativo prevede tra le due tipologie una differenza che riguarda la qualità dell'edificio.
Le abitazioni di tipo civile presentano finiture di buona qualità e impianti standard (es. un appartamento in zona residenziale con buoni servizi).
Le abitazioni di tipo economico presentano finiture semplici e impianti essenziali (es. una casa in periferia con finiture economiche e impianti base).
Si può rispondere a questa domanda soltanto dicendo che un immobile A2 generalmente ha un valore di mercato più alto rispetto agli immobili di categoria A3, A4, A5 e generalmente inferiore agli immobili di categoria A1. Per ciò che riguarda un valore assoluto, questo dipenderà da numerosi parametri che comprendono anche quelli compresi nella definizione della classe catastale.
Per scoprire quanto vale il tuo immobile, puoi usare il nostro strumento di valutazione immobiliare online.
Gli immobili in categoria A2 sono abitazioni di tipo civile, caratterizzate da costruzioni di qualità media, con finiture e impianti standard, destinate principalmente a uso residenziale. Non rientrano né tra gli immobili di lusso né tra quelli economici.
Sì, gli immobili di categoria A2 possono essere situati in diverse zone urbanistiche, dalle aree urbane centrali alle periferiche, purché rispettino i requisiti di abitazioni civili, con adeguata qualità costruttiva e servizi.
Le abitazioni A2 devono avere una suddivisione degli spazi razionale, con ambienti ben distribuiti per il comfort residenziale. Devono includere servizi igienici e sanitari esclusivi, ovvero dedicati all'abitazione senza condivisione con altre unità immobiliari.
No, le case di cura e gli immobili a uso collettivo sono generalmente classificati nella categoria B (ad esempio, B1 per collegi e convitti). La categoria A2 è riservata esclusivamente alle abitazioni civili ad uso privato.
Un immobile A2 presenta costruzioni con finiture di buona qualità e comfort standard, mentre un immobile A3 ha finiture più semplici e impianti essenziali, rispondendo a criteri economici. Questa differenza si riflette anche nel valore catastale e nel posizionamento sul mercato.
No, i negozi rientrano generalmente nella categoria C1 (negozi e botteghe) e gli studi privati possono rientrare in A10 (uffici e studi privati). La categoria A2 è esclusivamente destinata a abitazioni civili.
Gli immobili A2 devono garantire un livello minimo di comfort abitativo, quindi è previsto che dispongano di impianti tecnologici adeguati all'uso residenziale. Tuttavia, in alcuni casi, le versioni più datate possono avere dotazioni più semplici rispetto agli standard moderni.
Sì, se gli alloggi sono ad uso abitativo permanente e rispettano i requisiti di abitazioni civili. Tuttavia, alcune strutture turistiche possono rientrare in altre categorie, come D2 (alberghi e pensioni), a seconda della loro destinazione d’uso.
No, castelli e costruzioni di particolare pregio storico e artistico appartengono alla categoria A9 (castelli, palazzi di eminente pregio storico). La categoria A2 è riservata a fabbricati residenziali di tipo civile senza valenza storica.
Le abitazioni in categoria A2 devono avere rifiniture di livello rispondente a una buona qualità costruttiva, adeguata al comfort residenziale, ma senza elementi di lusso, che rientrerebbero nella categoria A1.