In questo articolo faremo luce sul significato di mappale catastale e sulle eventuali differenze rispetto alla particella catastale. Consulta il nostro glossario per una panoramica su tutti i termini utilizzati nel campo immobiliare.
Per "mappale catastale" si intende a tutti gli effetti la particella catastale, ovvero una porzione continua di un immobile (fabbricato o terreno) all'interno di uno stesso territorio e foglio di mappa, con la stessa titolarità, classe o destinazione.
Il mappale catastale, una volta usato più frequentemente, nel linguaggio settoriale odierno è stato rimpiazzato dal più comune "particella catastale".
Talvolta, tuttavia, può essere confuso con la "mappa catastale".
La mappa catastale (che non va confusa col mappale catastale) è un documento grafico che rappresenta, in scala, l'assetto del territorio di una specifica area geografica. Mostra informazioni dettagliate relative ai terreni e ai fabbricati, utili per scopi amministrativi, fiscali e tecnici. Brevemente, ecco cosa si può vedere e consultare sulla mappa catastale:
Oltre alla visualizzazione grafica, collegando le mappe ai dati catastali si possono ottenere i dati del proprietario (nome e codice fiscale del titolare del diritto reale), la destinazione d’uso (Informazioni sul tipo di uso del terreno o fabbricato), il classamento e rendita catastale (il valore fiscale utilizzato per calcoli di imposte), la superficie (le dimensioni precise del terreno o del fabbricato).
La consultazione della mappa catastale può avvenire presso gli uffici del Catasto o online tramite servizi come il portale dell’Agenzia delle Entrate.
Le differenze tra mappale catastale, foglio catastale e planimetria catastale risiedono nel tipo di rappresentazione e nel livello di dettaglio che offrono.
Il mappale catastale si riferisce a una singola particella o unità territoriale registrata al catasto, sia essa un terreno o un fabbricato. È identificato univocamente con un numero all'interno di un foglio catastale.
Il foglio catastale, invece, è una porzione più ampia della mappa catastale, che rappresenta una sezione del territorio comunale. Contiene l'insieme dei mappali presenti in quella zona e serve a individuare e localizzare con precisione le diverse particelle.
La planimetria catastale, infine, è un documento tecnico che riguarda esclusivamente un fabbricato. Mostra la disposizione interna degli spazi, come stanze, ingressi e accessori, con indicazione delle misure e della destinazione d'uso di ciascun ambiente.
In sintesi, il mappale identifica una singola particella, il foglio catastale rappresenta un insieme di mappali in una determinata area, mentre la planimetria si focalizza sui dettagli interni di un fabbricato.
Per ulteriori approfondimenti si può consultare il nostro articolo sulla planimetria catastale.
Il mappale catastale e le mappe del catasto si possono ottenere tramite i seguenti canali:
Sì. Per "visura" si intende una consultazione, quindi basta seguire le istruzioni specificate nel precedente paragrafo.
Si può approfondire l'argomento anche con il nostro articolo sulla sezione dei dati catastali dell'immobile e sulla visura catastale.
Il costo per redigere un mappale catastale include una parte fissa e una variabile. I costi fissi sono legati ai tributi catastali, che ammontano a circa 50 euro per unità immobiliare ordinaria (categorie A, B e C) o per quelle senza rendita, e a 100 euro per le categorie speciali o particolari (come le categorie D ed E).
A questi si aggiunge il compenso del professionista abilitato (geometra, architetto o ingegnere), che varia in base alla complessità del lavoro e alla regione. Generalmente, il costo per il servizio di un tecnico oscilla tra 400 e 800 euro per ogni unità immobiliare, ma può essere maggiore per interventi più complessi.
Per avere una stima precisa, è sempre consigliabile richiedere preventivi personalizzati a più professionisti.
La cartografia presso l'Agenzia delle Entrate è il sistema ufficiale che gestisce la rappresentazione e l'organizzazione del territorio italiano. Attraverso il Catasto, fornisce mappe dettagliate di terreni e fabbricati, disponibili per consultazione online o presso gli uffici, utili per scopi amministrativi, fiscali e tecnici.
Mappale del catasto e particella catastale sono la stessa cosa. Così come specificato all'inizio dell'articolo, l'uso del termine "mappale" in concomitanza con "particella" è stato gradualmente soppiantato da quest'ultimo.
Per ulteriori informazioni si può consultare il nostro articolo sulla particella catastale.
Per trovare il proprietario di un terreno partendo dalla particella catastale, è necessario richiedere una visura catastale presso l'Agenzia delle Entrate. La procedura prevede di fornire i dati identificativi del terreno, come Comune, foglio e numero di particella. La visura fornisce informazioni sul proprietario, la rendita catastale e le caratteristiche del terreno. La richiesta può essere effettuata online tramite il portale dell'Agenzia delle Entrate, presso gli uffici territoriali o attraverso un professionista abilitato.
Le particelle catastali non sono visibili direttamente su Google Maps, poiché questa piattaforma non include dati catastali. Tuttavia, è possibile combinare l'uso di mappe catastali ufficiali con Google Maps seguendo questi passaggi:
Questo processo è utile per orientarsi sul territorio, ma per scopi legali e tecnici è necessario fare riferimento alle mappe catastali ufficiali.
Puoi richiedere una copia del mappale catastale presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate o tramite il portale online dedicato. È necessario conoscere i dati del terreno, come Comune, foglio e numero di particella.
L’aggiornamento di un mappale catastale prevede il pagamento di tributi catastali, solitamente 50 o 100 euro a seconda del tipo di immobile, oltre alla parcella del tecnico abilitato, che varia tra 400 e 800 euro.
Non direttamente. Tuttavia, puoi sovrapporre i dati catastali alle mappe di Google utilizzando software GIS o consultare portali specializzati che integrano mappe catastali e cartografia satellitare.