La classe catastale consente di inquadrare meglio le caratteristiche di un immobile per la sua valutazione e per scopi fiscali. In questo articolo spieghiamo cosa si intende per classe catastale, come si determina e perché è importante.
La classe catastale è una tipologia di classificazione di un immobile in base alla sua redditività. Questa si inserisce all’interno di un contesto più ampio, formato dai gruppi catastali e dalle categorie catastali.
Determinare la classe catastale è importante per fini fiscali, poiché serve a calcolare le imposte da versare per un immobile.
Per comprendere meglio cosa si intende per classe catastale occorre comprendere bene cosa sono i gruppi catastali e le categorie catastali. Qui di seguito spieghiamo le differenze tra questi termini:
La classe catastale viene definita dell’operazione di classamento catastale. Nel vademecum dell’Agenzia delle Entrate, il classamento catastale è definito nel modo seguente:
"operazione corrente che consiste nel riscontrare per ogni singola unità immobiliare la destinazione ordinaria e le caratteristiche influenti sul reddito da cui conseguono l'attribuzione della categoria e - nel caso delle unità a destinazione ordinaria - la classe di redditività individuata tra quelle prestabilite per la zona censuaria di ubicazione del bene".
Da queste parole si deduce che il classamento catastale ha due funzioni:
Partendo da questi riscontri viene attribuita una categoria. Nel caso delle unità immobiliari a destinazione ordinaria, oltre alla categoria viene attribuita anche la classe di redditività.
Per l’attribuzione della classe di redditività delle unità immobiliari a destinazione ordinaria si individua quella più attinente tra le classi prestabilite per la zona censuaria in cui l’immobile è ubicato.
Ora che abbiamo dato una definizione di classe catastale e specificato le differenze con gruppo e categoria catastale, possiamo comprendere in modo appropriato la definizione che ne dà l’Osservatorio del Mercato Immobiliare:
Suddivisione interna della categoria catastale sulla base di un differente livello qualitativo e reddituale ritraibile ordinariamente dall’unità immobiliare urbana.
Da questa definizione si può evincere che la classe catastale varia in base ai diversi livelli di qualità dell’immobile, ma anche in base ai suoi livelli reddituali. Ricordando che le classi catastali riguardano solo i gruppi A, B e C e che variano in base al comune, comprendiamo quali sono i criteri più utilizzati che determinano l’individuazione di una classe catastale:
Esse quindi comprendono caratteristiche che riguardano l’unità immobiliare e le sue caratteristiche intrinseche, così come l’edificio in cui è inserita, il contesto circostante in quanto a servizi, ambiente e centralità, la qualità o il pregio della zona in cui è situata.
Migliori sono le valutazioni per i punti summenzionati, più alta è la classe catastale.
Più alta la classe catastale, maggiore sarà anche la rendita catastale. Per questo, la classe catastale di un immobile viene attribuita dall’Agenzia delle Entrate dopo l’accatastamento o tramite la dichiarazione di nuova costruzione/variazione urbana.
Una volta stabilita la classe catastale, l’Agenzia del Territorio della zona in cui è situato l’immobile attribuisce una tariffa per il pagamento delle imposte dovute.
Per scoprire la classe catastale del proprio immobile, è necessario consultare la visura catastale, un documento ufficiale che fornisce informazioni dettagliate sull'immobile, incluse la sua identificazione catastale, la superficie, la destinazione d'uso e appunto la classe catastale.
Questa visura può essere ottenuta in diversi modi: si può richiedere direttamente presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate - Territorio oppure accedendo ai servizi online dell'Agenzia.
La procedura online è generalmente più rapida e può essere completata attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate, dove è possibile effettuare la richiesta utilizzando il codice fiscale e accedendo con le proprie credenziali.
È importante ricordare che la classe catastale è un elemento fondamentale per il calcolo di tasse e imposte relative all'immobile, come l'IMU, e una sua corretta identificazione è essenziale per evitare errori o disguidi fiscali.
Sì, è possibile modificare la classe catastale di un immobile in Italia, ma questo processo dipende da vari fattori e richiede il rispetto di procedure specifiche. La classe catastale di un immobile può essere modificata nei seguenti casi:
Per modificare la classe catastale, è necessario:
È importante notare che modificare la classe catastale potrebbe avere implicazioni fiscali, come la variazione dell'IMU e di altre tasse locali, quindi è consigliabile consultare un professionista per comprendere tutte le conseguenze di tale modifica.
La classe catastale può essere trovata nella visura catastale dell'immobile, che è un documento ufficiale ottenibile presso l'Agenzia delle Entrate o online attraverso il suo portale telematico.
Un'errata classificazione catastale può portare a una stima imprecisa del valore dell'immobile, influenzando le tasse come l'IMU. È possibile correggere l'errore presentando una dichiarazione di variazione all'Agenzia delle Entrate, eventualmente con l'assistenza di un tecnico abilitato.
La classe catastale di per sé non determina direttamente il valore di mercato dell'immobile, che dipende da fattori come la posizione, la condizione e le caratteristiche del mercato. Tuttavia, può influenzare la percezione del valore catastale e le tasse correlate, che a loro volta possono avere un impatto sul valore percepito dagli acquirenti.