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Rendita Catastale

Jessica Maggi
21.10.2025
9 min

Rendita Catastale: Cos’è, Come si Calcola e Visure

Risposta rapida

La rendita catastale è il reddito fiscale attribuito dal Catasto alle unità immobiliari urbane (fabbricati). Questa consente di calcolare il valore catastale per le imposte tramite la formula:
Rendita × 1,05 × coefficiente (110 prima casa; 120 altre abitazioni; 60 A/10/D; 40,8 C/1/E; 140 B). 

Sintesi

  • Dove trovarla: su Consultazione rendite catastali AE gratuitamente oppure con visura. La consultazione telematica è gratuita e la visura ufficiale è rilasciata in esenzione (anche per immobili intestati a terzi).
  • Come calcolarla (se serve stimarla): superficie/consistenza × tariffa d’estimo (per classamento/rendita nuova si usa pratica DOCFA tramite tecnico)
  • Per cosa serve: base imponibile per registro, ipotecaria/catastale, successioni/donazioni, IMU (con regole e coefficienti diversi; la TASI è stata abolita dal 1° gennaio 2020). 
  • Accessi pro: piattaforma SISTER (convenzione/abilitazione) per visure e aggiornamenti catastali telematici. 
Infografica che illustra cos'è la rendita catastale e come si calcola

Con il termine rendita catastale si intende il reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a ogni bene immobile registrato al catasto che sia in grado di produrre, appunto, un reddito, debitamente sottoposto a tassazione. In questo articolo spieghiamo cos'è la rendita catastale e forniamo un calcolatore online per calcolarla in modo semplice direttamente su questa pagina. Inoltre, forniamo esempi di calcolo su casi concreti.

Calcolo rendita catastale, calcola il valore online

Per calcolare la rendita catastale, puoi sfruttare il calcolatore qui sotto inserendo i dati richiesti.

Inserisci la rendita risultante da visura/consultazione (senza rivalutazione).
Formula: Valore catastale = Rendita × 1,05 × Coefficiente. Verifica sempre la categoria catastale prima di applicare il coefficiente.
Rendita da visura (prima della rivalutazione).
L’aliquota IMU comunale si applica dopo questo moltiplicatore, sulla base imponibile.
Se inserita, verrà calcolata anche l’imposta stimata (Base imponibile × aliquota/1000).
Inserisci eventuale detrazione comunale (sarà sottratta dall’imposta stimata, non meno di 0).
Formula: Base imponibile IMU = Rendita × 1,05 × Moltiplicatore. L’aliquota è deliberata dal Comune (TASI abolita dal 1/1/2020).

Come calcolare il valore degli immobili con la rendita catastale

Per ricavare il valore catastale (base imponibile per imposta di registro con “prezzo-valore”, successioni/donazioni e altri adempimenti), si parte dalla rendita catastale dell’unità immobiliare e si applicano i moltiplicatori previsti dalla legge.
La regola generale per le abitazioni è:

Valore catastale = Rendita catastale × 1,05 × coefficiente

Dove 1,05 è la rivalutazione del 5% prevista prima di applicare il coefficiente. I coefficienti più usati per fabbricati a uso abitativo sono, in sintesi:

  • 110 per “prima casa” (abitazione principale e relative pertinenze C/2, C/6, C/7);
  • 120 per altre abitazioni (categorie A – esclusa A/10 – e relative pertinenze C/2, C/6, C/7);
  • 140 per immobili del gruppo B;
  • 60 per uffici A/10 e immobili D;
  • 40,8 per negozi C/1 e immobili E

Nota: per terreni e altri fabbricati valgono regole specifiche (es. reddito dominicale rivalutato per i terreni). In caso di dubbi, verifica la categoria catastale e applica il relativo coefficiente della tabella ufficiale o della guida dell’Agenzia.

Tipologia / UsoCategorie interessateCoefficientePertinenze incluseNote
Abitazione “Prima casa”A (esclusa A/10)110C/2, C/6, C/7 se pertinenze della prima casaVerifica requisiti “prima casa”
Altre abitazioniA (esclusa A/10)120C/2, C/6, C/7Per seconde case e abitazioni non agevolate
Gruppo B (collegi, scuole, ospedali, ecc.)B140
Uffici e Gruppo DA/10 e D60A/10 = uffici/ studi privati
Negozi e Gruppo EC/1 e E40,8C/1 = negozi e botteghe
Rendita catastale

Come si effettua il calcolo tramite l'Agenzia delle Entrate?

  1. Recupera la rendita: usa il servizio gratuito “Consultazione rendite catastali” dell’Agenzia delle Entrate. Inserisci codice fiscale dell’intestatario, provincia e comune: a video otterrai la rendita (il servizio non rilascia documento ufficiale). 
  2. Rivaluta e applica il coefficiente: prendi la rendita, moltiplica × 1,05 e poi × coefficiente in base a uso e categoria dell’immobile (es. 110 prima casa; 120 altre abitazioni). L’Agenzia riporta esempi pratici nella guida “L’acquisto di una casa: le imposte”. 
  3. Verifica la categoria catastale (A/…, B/…, C/…, D/…, E/…) prima di applicare il moltiplicatore, perché cambia il risultato. Se ti serve un documento ufficiale, richiedi una visura catastale (online, tramite professionista o allo sportello). 

Se l’immobile non ha ancora una rendita (nuova costruzione, variazione importante), la rendita si attribuisce tramite pratica DOCFA presentata da un tecnico abilitato; non è un calcolo eseguibile sul sito AE. (Rinvio alla prassi operativa e ai servizi catastali telematici).

Visure Sister, Home Page e Login con l'Agenzia delle Entrate

  • Servizio gratuito per cittadini: laConsultazione rendite catastali restituisce gratuitamente i dati di rendita a video (senza pdf ufficiale). Per accedere ai servizi riservati dell’Agenzia (visure a pagamento, altri atti) usa SPID/CIE/CNS dall’Area riservata. 
  • SISTER (per professionisti/enti convenzionati): è il canale telematico dedicato a consultazione e aggiornamento catastale e ipotecario. Per usarlo serve convenzione e abilitazione; consente consultazioni e aggiornamenti catastali/ipotecari. Le visure catastali hanno natura informativa/fiscale (il Catasto non è probatorio). Per esigenze probatorie servono ispezioni/ipoteche in Conservatoria o certificazioni rilasciate dall’Agenzia.

A cosa serve la rendita catastale?

La rendita catastale consente di:

  • per il calcolo dell’IRPEF sui redditi fondiari (salve le esenzioni previste) e dell’Imposta Municipale Propria (IMU)
  • calcolare il valore catastale per scopi fiscali e amministrativi, al fine di determinare le imposte ipotecarie, catastali e relative a donazioni e successioni

Nota:  la TASI è stata abolita dal 1° gennaio 2020 con la nuova IMU (L. 160/2019).

Come facilmente intuibile, più alta risulta essere la rendita di un immobile, più imposte saranno dovute al fisco.

Procedura per calcolare la rendita catastale

Il valore della rendita catastale si ottiene combinando diversi fattori, tra cui le dimensioni dell’immobile e una serie di coefficienti stabiliti dal fisco.

Per la maggior parte delle tipologie di immobili, per ottenere la rendita catastale occorre moltiplicare questi due fattori:

  • dimensione dell’immobile, espressa in metri quadri, vani o metri cubi a seconda della categoria catastale a cui appartiene l’immobile in questione;
  • tariffa di estimo elaborata dall’Agenzia delle Entrate, variabile a seconda della zona censuaria in cui si trova l’immobile, alla sua destinazione d’uso e alla categoria catastale.

Questi dati sono reperibili nelle tabelle di estimo, consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate o sul portale Tariffecatastali.it, una raccolta di tutte le tariffe di estimo delle unità immobiliari sul territorio nazionale.

Esempio di calcolo della rendita catastale

Supponiamo di avere un appartamento signorile (gruppo A, es. A/1) con 5 vani catastali nel comune di Pessano con Bornago. Consultando le tariffe d’estimo, troviamo una tariffa di 1.600 € per vano per la zona/classe di riferimento (valore esemplificativo).

Rendita catastale = vani × tariffa d’estimo = 5 × 1.600 = 8.000 €.

(Per le abitazioni la consistenza si esprime in vani, non in m²; i m² si usano, ad esempio, per molte categorie del gruppo C.)

Come si usa la rendita per il calcolo fiscale (rivalutazione e coefficienti)

Per legge (L. 662/1996) la rendita catastale va rivalutata del 5% prima di applicare i coefficienti/moltiplicatori previsti.

  • Valore catastale ai fini registro/successioni/donazioni (c.d. “prezzo-valore” per abitazioni): rendita × 1,05 × coefficiente (110 “prima casa”; 120 altre abitazioni A e pertinenze C/2–C/6–C/7; 140 B; 60 A/10 e D; 40,8 C/1 ed E).
  • Base imponibile IMU: rendita × 1,05 × moltiplicatore (160 per A, C/2, C/6, C/7 tranne A/10; 140 per B e C/3–C/4–C/5; 80 per A/10 e D/5; 65 per D diverse da D/5; 55 per C/1). Poi il Comune applica l’aliquota IMU (per mille) sulla base imponibile risultante, non sulla rendita “pura”.» 

(Nota: il “coefficiente IMU = 1,60” è sbagliato: il moltiplicatore corretto per le abitazioni è 160; l’aliquota IMU è una percentuale deliberata dal Comune e si applica dopo il moltiplicatore.)

Gruppo/CategoriaEsempi di categorieMoltiplicatore IMUNote
Abitazioni e pertinenzeA (tranne A/10), C/2, C/6, C/7160Valido per abitazioni ordinarie; la qualifica di “abitazione principale” incide sull’aliquota/detrazioni, non sul moltiplicatore
Gruppo B e alcune CB, C/3, C/4, C/5140Laboratori arti e mestieri (C/3), ecc.
Uffici e D/5A/10, D/580A/10 = uffici; D/5 = istituti di credito
Gruppo D (altri)D (tranne D/5)65Capannoni, opifici, alberghi, ecc.
NegoziC/155Negozi e botteghe

Che differenza c'è tra rendita e valore catastale?

Spesso utilizzati come sinonimi, la rendita catastale e il valore catastale sono in realtà due concetti distinti, con finalità diverse e modalità di calcolo altrettanto differenti.

Il valore catastale di un immobile viene determinato per calcolare l’ammontare delle tasse sulle successioni e sulle donazioni, dei tributi catastali e ipotecari e dell’imposta di registro. Per ottenere questo valore occorre conoscere la rendita catastale, da moltiplicare per i coefficienti catastali stabiliti in base alla destinazione d’uso dell’immobile e alla categoria a cui lo stesso sia ascrivibile. Il risultato rappresenta la base imponibile su cui calcolare le tasse.

Le rendite catastali, invece, come abbiamo visto, rappresentano il reddito dell’immobile individuato in base a due parametri, ossia le sue dimensioni e la tariffa di estimo stabilita dall’Agenzia delle Entrate. Calcolare la rendita catastale è, pertanto, funzionale alla ricerca del valore catastale di un immobile.

Dove si può vedere la rendita catastale di un immobile?

Sul portale dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare i dati relativi al catasto, sia per quanto concerne i fabbricati che i terreni agricoli. L’Agenzia delle Entrate offre un comodo servizio di consultazione rendite catastali.

Esistono diverse modalità per ottenere il valore necessario alla determinazione delle imposte derivanti dall’acquisto e possesso di proprietà immobiliari tramite la consultazione delle rendite catastali, che illustriamo qui di seguito:

  • richiedere la visura catastale per immobile, in base cioè ai dati catastali del fabbricato o del terreno in questione;
  • richiedere la visura catastale per soggetto, cioè in base alle informazioni identificative del richiedente, quali nome, cognome, codice fiscale o partita IVA;
  • richiedere la visura catastale per indirizzo, fornendo l'indirizzo completo dell'immobile di cui si cerca la visura.

Per il servizio gratuito “Consultazione rendite catastali” dell’Agenzia si indicano codice fiscale dell’intestatario, provincia e comune (output a video, non certificato).
Per una visura catastale (anche di immobili non propri) si utilizzano i dati identificativi (Comune, foglio, particella, subalterno) oppure la ricerca per soggetto tramite l’area riservata.

Prima di effettuare la richiesta, suggeriamo di verificare, innanzitutto, quali dati specifici siano richiesti e di preparare la documentazione in anticipo.

OperazioneDoveCosa serve
Consultazione rendite (a video)Portale AE → “Consultazione rendite catastali”CF intestatario, Provincia, Comune
Visura catastale online (PDF)Area riservata AE (SPID/CIE/CNS)Ricerca per soggetto oppure per immobile (Comune, foglio, particella, subalterno) oppure per indirizzo
Attribuzione/variazione rendita (DOCFA)Tecnico abilitato → invio telematicoPlanimetrie, dati immobile, pratica DOCFA

Cosa s'intende per rendita catastale presunta?

Per rendita catastale presunta si intende il valore attribuito ai fini fiscali ad un immobile che non è mai stato dichiarato in Catasto, oppure che non è mai stato accatastato in modo corretto. La rendita catastale si dice "presunta" perché viene determinata in via provvisoria, in attesa che venga determinata "definitiva".

Il contribuente è tenuto a dichiarare la rendita catastale presunta fino al momento in cui il Catasto non provvede ad eseguire l'attribuzione della rendita definitiva. È importante notare che nei casi in cui la rendita definitiva presenti delle rettifiche rispetto a quella presunta, il nuovo valore fiscale dell'immobile ha effetti retroattivi sul rapporto tributario: a deciderlo è stata una sentenza della Corte di Cassazione (Corte di Cassazione, sez. Trib., sentenza n. 21313/2011, Corte di Cassazione, Sez. Unite, sentenza n. 3160/2011, Corte di Cassazione, sez. Trib., sentenza n. 4310/2005).

Fonti

FAQ

La rendita catastale incide sul valore di mercato di una proprietà?

La rendita catastale non è direttamente correlata al valore di mercato di un immobile. Rappresenta un reddito teorico che l'immobile potrebbe generare secondo i parametri fiscali stabiliti, mentre il valore di mercato dipende da vari fattori che influenzano la domanda e l'offerta nel mercato immobiliare, come la posizione dell'immobile, le condizioni strutturali, la dimensione, la disposizione interna, il numero di locali e la vicinanza a servizi pubblici, trasporti, scuole e zone commerciali.

Quando la rendita catastale è particolarmente elevata cosa significa?

Quando la rendita catastale risulta essere particolarmente alta potrebbe indicare che il valore non sia stato aggiornato dal catasto e si stia facendo riferimento a una rendita catastale non rivalutata. È possibile richiedere la rivalutazione della rendita catastale tramite apposita istanza da inviare nel caso in cui il proprietario avesse cambiato la destinazione d’uso dell’immobile. Può essere utile richiedere la rivalutazione della rendita catastale anche nel caso in cui l’immobile in questione versi in stato di degrado o abbandono.

A chi conviene affidarsi per il calcolo della rendita catastale di un immobile?

È consigliabile affidarsi a figure professionali che abbiano competenze specifiche nel settore immobiliare e fiscale, dal momento che, come abbiamo visto, il valore della rendita catastale determina le imposte da pagare sugli immobili. Possono offrire assistenza nel calcolo della rendita catastale gli esperti del settore immobiliare, come geometri, periti e ingegneri, e i professionisti del settore fiscale, come commercialisti e consulenti fiscali.

Come ottenere una visura catastale gratuita nel 2025?

Accedi all’Area riservata dell’Agenzia delle Entrate con SPID/CIE/CNS, apri “Visura catastale” e scarica il PDF gratuito; per una semplice verifica della rendita puoi usare anche “Consultazione rendite catastali” a video.

Quando devo fare un DOCFA?

Quando occorre attribuire o variare la rendita/planimetria per nuova costruzione, modifiche che incidono su consistenza/categoria/classe o cambio d’uso; la pratica è predisposta e inviata telematicamente da un tecnico abilitato.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.