Spesso potrebbe rivelarsi necessario o semplicemente conveniente rinegoziare il mutuo ottenuto dalla banca per l’acquisto di un immobile. In questo articolo spieghiamo come funziona la rinegoziazione del mutuo e come richiederla
La rinegoziazione del mutuo è una pratica bancaria che consente al mutuatario di richiedere la variazione delle condizioni del mutuo in essere, al fine di ridurre la rata e l’eventuale rischio di mancati pagamenti.
Si tratta quindi di un accordo con il quale si decide di intervenire su un mutuo nel momento in cui vi fosse la necessità di modificare le condizioni economiche iniziali dell’accordo.
La rinegoziazione di un mutuo non è un’operazione standard ma al contrario può essere presa in considerazione soltanto in determinate situazioni. Ad esempio, si può richiedere la rinegoziazione di un mutuo:
Il primo punto è legato all’economia nazionale o comunitaria, oppure semplicemente alle scelte politiche adottate dagli enti economici che decidono quando alzare o abbassare i tassi e con quale intensità. Nel caso specifico, l’IRS è il tasso interbancario di riferimento usato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso, usato nella Federazione Bancaria Europea. L’Euribor, invece, è l’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile.
Il secondo punto invece si può spiegare con la situazione soggettiva del mutuatario che, ad esempio, potrebbe ritrovarsi con delle spese impreviste, con una perdita del lavoro ecc.
La rinegoziazione del mutuo consente di effettuare delle modifiche all’accordo in essere. Le variazioni dell’accordo iniziale possono includere uno o più aspetti tra cui:
Nota: è importante sottolineare che per legge (art. 120 quater, comma 5 del T.U. Bancario) la banca non può applicare alcun costo alla procedura di rinegoziazione del mutuo. Inoltre, lo stesso articolo prevede che non si debba stipulare un nuovo atto di mutuo ma semplicemente un accordo con scrittura privata tra banca e cliente (non è necessario il notaio).
La procedura per la rinegoziazione di un mutuo può variare leggermente a seconda della banca o dell'istituto di credito con cui si ha stipulato il mutuo, ma in linea generale, i passaggi da seguire sono i seguenti:
1. Valutazione della convenienza: prima di avviare qualsiasi procedura, è importante valutare se la rinegoziazione del mutuo sia effettivamente conveniente. Questo può includere il confronto dei tassi di interesse attuali con quelli applicati al proprio mutuo e l'analisi dei costi di rinegoziazione;
2. Contatto con la banca: il primo passo formale è contattare la propria banca per esprimere il desiderio di rinegoziare il mutuo. Alcune banche possono richiedere che questa richiesta sia formulata tramite un apposito modulo da compilare e inviare;
3. Analisi della proposta della banca: una volta ricevuta la richiesta, la banca valuterà il profilo del cliente e le condizioni del mercato per formulare una proposta di rinegoziazione. Questa proposta può includere un nuovo tasso di interesse, modifiche alla durata del prestito, o altre condizioni;
4. Valutazione dell'offerta: è importante valutare attentamente l'offerta della banca, possibilmente con l'aiuto di un consulente finanziario, per assicurarsi che sia effettivamente vantaggiosa;
5. Accettazione e firma del nuovo accordo: se l'offerta è considerata soddisfacente, il passo successivo è l'accettazione della proposta e la firma del nuovo accordo di mutuo, che formalizzerà le nuove condizioni.
È consigliabile consultare la propria banca per ottenere informazioni specifiche sulla procedura di rinegoziazione, in quanto le pratiche possono variare. Inoltre, può essere utile confrontare le offerte di rinegoziazione con le possibilità di surroga del mutuo con un'altra banca, per assicurarsi di ottenere le condizioni più vantaggiose possibili.
La rinegoziazione del mutuo, a differenza di quanto si possa pensare, comporta vantaggi sia per la banca che per il mutuatario, ovvero il cliente.
Infatti, se da una parte il cliente può ottenere una riduzione della rata mensile da pagare e quindi alleggerire la propria esposizione economica, dall’altra la banca può abbassare il profilo di “rischio insoluti” riguardante il cliente e ottenere maggiori certezze per il lungo termine. Inoltre, la stessa banca potrà contare su una maggiore fidelizzazione del cliente, che per mostrarsi grato non richiederà di spostare il mutuo in un’altra banca (cosa che di fatto penalizzerebbe la banca).
Sì, è possibile rinegoziare il mutuo per modificare la durata del prestito. Questo può comportare un aumento della rata mensile, ma ti permetterà di concludere il pagamento del mutuo in anticipo e risparmiare sugli interessi a lungo termine.
Sì, anche se hai già trasferito il tuo mutuo a un'altra banca tramite surroga, puoi comunque avviare una procedura di rinegoziazione con la tua attuale banca per modificare le condizioni del tuo mutuo, inclusi tasso di interesse e durata del prestito, secondo le politiche e le offerte attuali della banca.
Sì, la banca ha la facoltà di valutare la tua situazione finanziaria e di mercato prima di accettare una richiesta di rinegoziazione. Se la banca ritiene che non ci siano le condizioni favorevoli o se il profilo di rischio del mutuatario è cambiato negativamente, può decidere di rifiutare la richiesta.