Laddove presente, la sezione di un immobile è un dato che, insieme a foglio, particella catastale e subalterno, consente una corretta identificazione del bene nel territorio comunale. Tuttavia, si tratta di un dato di cui non tutti gli immobili dispongono. Scopriamo perché.
Per distinguere e identificare in modo univoco gli immobili censiti al catasto, ci sono specifici dati a cui fare riferimento, detti identificativi o estremi catastali. Agli identificativi catastali si fa riferimento in una vasta pluralità di documenti, tra cui le visure catastali, le planimetrie, gli estratti di mappa, gli atti notarili e le dichiarazioni di successione.
Per individuare il comune catastale in genere è sufficiente fare riferimento alla denominazione del comune amministrativo. Solitamente al confine territoriale individuato catastalmente coincide il confine amministrativo comunale. Ogni comune ha un codice identificativo di quattro caratteri.
Il foglio riproduce l'unità territoriale in cui è suddiviso catastalmente ogni comune. Si tratta, in sostanza, della rappresentazione grafica di un'area della superficie di circa un chilometro quadrato.
Il foglio catastale è indicato con un numero e, come vedremo nei prossimi paragrafi, in alcuni comuni i fogli sono suddivisi in sezioni. È possibile consultare i fogli in forma cartacea presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di competenza per il comune in questione.
Ogni foglio è ripartito in particelle catastali. Per particella catastale, detta anche mappale, si intende una porzione fisicamente continua di terreno o fabbricato, che appartiene a un medesimo proprietario e presenta la stessa qualità, classe e destinazione. In altre parole, a ogni singola porzione di terreno o fabbricato viene attribuito un numero di particella.
Il subalterno, valido per il catasto fabbricati, identifica la singola unità immobiliare esistente in una particella che ne contiene più di una.
Il denominatore è un elemento presente solo per immobili relativi al catasto fondiario.
La sezione catastale è un’ulteriore suddivisione del territorio comunale, che comprende a sua volta la sezione urbana, censuaria e amministrativa. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La sezione catastale fa parte, come abbiamo visto, dei dati catastali che identificano i beni immobili censiti al catasto. Si tratta, per sommi capi, di un codice alfanumerico di due o tre cifre che individua un'area del territorio comunale con caratteristiche morfologiche, urbanistiche e ambientali simili. La sezione è, quindi, un identificativo catastale che indica la zona della mappa in cui è situato uno specifico fabbricato o terreno.
Non tutti i comuni sono suddivisi in sezioni catastali. Fino al 1999, i territori comunali erano suddivisi in aree chiamate, appunto, sezioni catastali, identificate da codici alfanumerici composti da due o più caratteri. Nel 1999 i comuni unificarono il catasto terreni e quello dei fabbricati. Sulle nuove costruzioni non venne più inserita alcuna sezione catastale.
Per gli immobili eretti prima del 1999 la sezione catastale è presente e ne consegue che debba essere espressamente indicata nei documenti. Quindi, non tutti gli immobili ubicati in uno specifico comune hanno la sezione catastale. Nel caso in cui ci sia, però, è un dato da inserire necessariamente nei documenti poiché utile a identificare in modo univoco l’unità immobiliare.
La sezione catastale comprende, come accennato, la sezione urbana, relativa agli immobili iscritti al catasto fabbricati (CF), e quella censuaria per terreni e fabbricati rurali registrati al catasto terreni (CT). Approfondiamo insieme.
La sezione urbana (SU) identifica le unità immobiliari iscritte al catasto fabbricati con un codice alfanumerico di massimo tre caratteri. Si parla, quindi, di sezione urbana quando si fa riferimento a beni immobili registrati al catasto fabbricati.
Unitamente a foglio, particella catastale e subalterno, la sezione urbana indica in maniera univoca la posizione di uno specifico immobile in un comune. Si tratta, quindi, di un’ulteriore suddivisione del territorio comunale.
Se la sezione urbana è presente nell’identificativo catastale di un bene, deve obbligatoriamente essere indicata non solo nella visura ma in qualsiasi documento contenente i dati catastali dello stesso. Non è raro che due beni distinti condividano lo stesso foglio e particella, ma siano ubicati in sezioni urbane differenti.
La sezione censuaria (SC), solitamente rappresentata da una lettera, si riferisce a beni censiti al catasto terreni, con riferimento alla suddivisione del territorio comunale in base alla redditività. Si parla, quindi, di sezione censuaria quando ci si riferisce a beni registrati al catasto terreni. Analogamente alla sezione urbana, quella censuaria indica la posizione dell’immobile in una porzione del territorio comunale.
Il decreto del Presidente della Repubblica numero 138 del 23 marzo 1998, disciplina la presenza di questa sezione, contraddistinta da caratteristiche univoche da un punto di vista ambientale, socioeconomico, urbanistico e geografico. I comuni di piccole dimensioni hanno in genere una sola zona censuaria, mentre i comuni più estesi ne presentano svariate.
Si individua una terza tipologia di sezione, utilizzata, però, solo nel catasto fabbricati. Si tratta della sezione amministrativa (SA), utilizzata per distinguere territori amministrativi non ancora divisi autonomamente nel catasto. In altre parole, si tratta di una suddivisione del territorio comunale presente in alcuni contesti territoriali, dove un comune amministrativo non coincide ancora con il comune catastale.
La sezione censuaria e urbana sono suddivisioni territoriali del comune catastale, da non confondere con il foglio, un dato che indica, in riferimento al quadro di unione catastale, la porzione di territorio comunale presente nelle mappe cartografiche catastali.
Il foglio, a differenza delle sezioni urbane e censuarie, è un dato obbligatorio, rappresentato in cifre numeriche. Non è raro che nella visura catastale i dati relativi alla sezione e al foglio siano riportati insieme.
La sezione di un immobile è indicata nella visura catastale, un documento di grande rilevanza che può essere estrapolato dalla banca dati dell'Agenzia delle Entrate. Nella visura catastale sono riportati i dati identificativi, reddituali e catastali dei beni immobili presenti sul territorio nazionale.
Nella visura catastale, la sezione è indicata in punti specifici a seconda del tipo di immobile:
Più nello specifico, i dati contenuti nella visura catastale di un’unità immobiliare sono:
Con una visura catastale estrapolata dal portale Sister dell’Agenzia delle Entrate è, quindi, possibile individuare l’esatta ubicazione di un bene immobile e conoscerne la rendita catastale, utile per il calcolo delle imposte.
Il portale dell’Agenzia delle Entrate fornisce il codice catastale e i dati catastali degli immobili presenti sul territorio nazionale. L’accesso alla piattaforma è consentito tramite SPID o smart card con codice PIN.
La sezione catastale è indicata sotto la voce sezione urbana, prima del dato relativo al foglio. Se consulti la visura catastale relativa a un terreno o un fabbricato rurale, invece, la sezione è riportata sotto la voce sezione censuaria.
Sì, non tutti i comuni sono suddivisi in sezioni catastali e, di conseguenza, non tutti gli immobili riportano tale dato. Laddove il dato sia presente, occorre inserirlo nei documenti relativi all’immobile, poiché concorre alla corretta identificazione dello stesso. Gli immobili eretti in seguito all’unificazione del catasto terreni e fabbricati del 1999 non hanno la sezione catastale.
La sezione indica la zona della mappa catastale in cui è situato uno specifico fabbricato o terreno.