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Atto di Provenienza

Jessica Maggi
13.09.2024
6 min

Atto di Provenienza: Cos’è e a Cosa Serve?

Scopriamo cos’è l'atto di provenienza, a cosa serve e a chi rivolgersi per richiedere questo importante documento, in assenza del quale non può avvenire il trasferimento della proprietà di un bene immobile.

Cosa è l'atto di provenienza di un immobile?

L’atto di provenienza di un immobile è un documento pubblico, redatto in forma cartacea da un pubblico ufficiale, che attesta la legittimità di disposizione del diritto reale sul bene in questione da parte del proprietario.

In altre parole, l’atto di provenienza certifica la titolarità di un diritto reale su uno specifico bene immobile in capo a un soggetto.

La sua forma e il suo contenuto variano a seconda della modalità con cui l’attuale proprietario sia entrato in possesso del bene, quindi se con:

  • compravendita immobiliare, o cessione a titolo oneroso, l’operazione con cui una parte, detta venditrice, trasferisce a un’altra, detta acquirente, la proprietà di un bene immobile a fronte del pagamento del prezzo pattuito;
  • donazione, o cessione a titolo gratuito, un atto di trasferimento volontario da un soggetto, detto donante, a un altro, detto donatario, senza alcuna transazione monetaria;
  • successione ereditaria, che determina il passaggio di proprietà di un immobile appartenuto al defunto al legittimo erede;
  • decreto di trasferimento emesso da un giudice in seguito, per esempio, a una vendita all’asta.

L’atto di provenienza rientra nel novero dei documenti indispensabili per poter eseguire il trasferimento della proprietà di un bene immobile.

A cosa serve l'atto di provenienza?

Atto di provenienza

L’atto di provenienza descrive dettagliatamente le caratteristiche specifiche dell'immobile e indica la modalità con cui l’attuale proprietario ne sia entrato in possesso, ossia se con compravendita immobiliare, donazione, successione ereditaria o decreto di trasferimento.

Si tratta di un documento necessario per dimostrare che il proprietario abbia effettivamente il diritto di trasferire la proprietà in oggetto. L’atto serve, quindi, all’acquirente e agli agenti immobiliari che si stanno occupando della vendita della casa per:

  • verificare in forza di quale titolo il venditore risulti titolare di un diritto reale sul bene in questione;
  • ricostruire la storia dell’immobile in oggetto, consultando l’elenco dei trasferimenti di diritti reali a cui è stato sottoposto nei 20 anni antecedenti;
  • controllare la natura del diritto reale, per esempio, se piena proprietà, nuda proprietà o usufrutto;
  • controllare la quota in caso di più soggetti e il regime, se comunione o separazione;
  • verificare la presenza di eventuali ipoteche, vincoli, servitù, limitazioni, condizioni sospensive, gravami, trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli.

In assenza dell’atto di provenienza, come accennato, non può avvenire il trasferimento della proprietà del bene.

Tipologie di atto di provenienza

Esistono diverse tipologie di atto di provenienza, a seconda della modalità con cui è avvenuto il passaggio di proprietà del bene. Ne offriamo di seguito un’approfondita panoramica.

1. Atto notarile

Nel caso in cui l’immobile fosse stato acquistato, il contratto di compravendita immobiliare attraverso il quale a suo tempo il venditore trasferì la proprietà del bene all’attuale proprietario dietro pagamento di un corrispettivo in denaro rappresenta l’atto di provenienza.

Atto di provenienza donazione

Qualora il passaggio di proprietà fosse avvenuto con un atto di trasferimento volontario, senza alcun corrispettivo in denaro in cambio, l’atto di provenienza è rappresentato dall’atto notarile di donazione.

Come sancito dall’articolo 769 del codice civile, l’atto di donazione deve essere redatto da un pubblico ufficiale, a pena di nullità, e registrato all’Ufficio delle Entrate secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica numero 131 del 26 aprile 1986.

2. Atto di provenienza successione

La titolarità di un diritto reale può altresì essere acquisita in forza di una successione ereditaria. Se l’immobile in questione è stato ricevuto in eredità, l’atto di provenienza è rappresentato da:

Con tali documenti l’erede di una persona venuta a mancare comunica ufficialmente all’Agenzia delle Entrate il passaggio di proprietà dell’immobile appartenuto al defunto.

3. Sentenza giudiziale

L’atto di provenienza può anche essere rappresentato da una sentenza del tribunale. In questo caso, il pubblico ufficiale che lo elabora non è un notaio ma un giudice.

Si pensi, per esempio, a una sentenza di usucapione con cui il giudice assevera la proprietà di un immobile, o a un decreto di trasferimento che, ai sensi dell’articolo 586 del codice di procedura civile, trasferisce forzosamente all’acquirente i diritti che sul bene espropriato appartenevano all’esecutato.

Atto di provenienza chi lo rilascia e dove richiederlo?

L’ordinamento giuridico italiano prevede che ogni atto di trasferimento del diritto di proprietà venga debitamente trascritto nei pubblici registri immobiliari della Conservatoria di Stato, giacché il trasferimento di un diritto reale debba necessariamente avere evidenza pubblica.

La copia autenticata dell’atto notarile può, quindi, essere richiesta al pubblico ufficiale che ha stipulato l'ultimo atto di trasferimento della proprietà.

Come ottenere l’atto di provenienza tramite un notaio?

L’atto di provenienza di un immobile può essere richiesto al notaio che si è occupato dell’ultimo trasferimento di proprietà dell’immobile di interesse, purché si sia a conoscenza di:

  • nominativo completo del notaio che ha provveduto alla stesura del contratto di compravendita, alla voltura catastale e alla trascrizione dell’atto nei registri immobiliari;
  • data specifica in cui il rogito è stato sottoscritto;
  • numero di repertorio notarile;
  • tipologia di atto e di registro in cui lo stesso sia stato iscritto;
  • data di trascrizione;
  • data di iscrizione nei pubblici registri immobiliari.

Qualora non si disponesse di tutte queste informazioni, può essere utile richiedere una visura catastale da cui risalire al numero di protocollo e il nome del professionista.

Nel caso in cui il notaio che si era occupato dell’ultimo trasferimento di proprietà dell’immobile di interesse non eserciti più, ci si può rivolgere direttamente all’archivio distrettuale notarile.

Dove si trova l'atto di provenienza di un immobile?

Ogni atto pubblico di trasferimento di una proprietà viene trascritto, come accennato, nei pubblici registri immobiliari, custoditi presso l’Ufficio del Territorio dell’Agenzia delle Entrate.

I pubblici registri sono liberamente consultabili in diverse modalità, che dipendono sostanzialmente dalla natura, forma e data di emissione dell’atto di trasferimento del diritto di proprietà medesimo.

Gli atti trascritti e digitalizzati possono essere consultati online mediante il Sistema Interscambio Territorio (Sister), una piattaforma gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Per accedere ad atti emessi prima del 1974, invece, occorre rivolgersi personalmente agli sportelli della Conservatoria dei registri immobiliari di competenza nello specifico ambito territoriale in cui si trova l’immobile di interesse. Si tratta di un istituto che fa capo all’Agenzia delle Entrate e ha il compito di conservare e rendere pubblici gli atti che intervengono a modificare lo status di un immobile.

Come recuperare l'atto di provenienza di un immobile ereditato?

Per recuperare un atto di successione si può consultare l’apposito registro delle successioni tenuto presso la cancelleria di ogni tribunale.

Tale registro è diviso in tre parti, in cui sono registrati documenti diversi, quali:

  1. Dichiarazioni di accettazione dell'eredità.
  2. Dichiarazioni di rinunzia all'eredità.
  3. Provvedimenti di nomina dei curatori delle eredità giacenti.

Nel registro delle successioni si tiene nota degli accadimenti riguardanti le successioni, al fine di renderli di pubblico dominio.

Quanto costa l'atto di provenienza?

Richiedere una copia autentica dell’atto di provenienza di un immobile costa indicativamente sui 30 euro, a cui potrebbero eventualmente aggiungersi spese di spedizione.

Quanto tempo ci vuole per avere l'atto di provenienza?

Dal momento in cui si richiede l’atto di provenienza di un immobile, in genere occorre attendere dalle 2 settimane a un mese per ricevere il documento.

Tre punti chiave 

  • L’atto di provenienza di un immobile è un documento pubblico che indica in forza di quale titolo una persona risulti essere titolare di un diritto reale sullo stesso.
  • L'atto di provenienza dimostra che il proprietario abbia effettivamente il diritto di trasferire la proprietà in oggetto.
  • Il documento consente di ricostruire la storia dell’immobile, mostrando l’elenco dei trasferimenti di diritti reali a cui è stato sottoposto nei 20 anni precedenti.

Fonti

FAQ

L’atto di provenienza è il rogito? 

Sì, se l'ultimo atto di trasferimento della proprietà in questione è avvenuto con un’operazione di compravendita, il rogito notarile rappresenta l’atto di provenienza dell’immobile.

Serve l’atto di provenienza per mutuo? 

Sì, l’atto di provenienza è indispensabile per stipulare un atto di compravendita e richiedere un mutuo per acquistare l’immobile in questione.

Si può richiedere copia dell'atto di provenienza online? 

Dipende dalla data in cui l’atto di trasferimento del diritto di proprietà sia stato stipulato e trascritto nei pubblici registri immobiliari. Per richiedere copie di atti emessi prima del 1974 occorre rivolgersi agli sportelli della Conservatoria dei registri immobiliari competente per il territorio in cui si trova l’immobile in questione. Atti più recenti e digitalizzati sono disponibili per la consultazione online mediante il Sistema Interscambio Territorio (Sister), una piattaforma gestita dall’Agenzia delle Entrate.

C’è differenza tra atto di provenienza e atto di compravendita? 

L’atto di compravendita è l’atto di provenienza più diffuso e sancisce la legittimità del passaggio di proprietà di un immobile dal venditore all’acquirente a fronte del pagamento del prezzo pattuito in seguito a un'attenta valutazione immobiliare. Si tratta di un atto pubblico, con valore legale, stipulato dinanzi a un notaio.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.