Facciamo luce sulla dichiarazione di successione, il punto di partenza per l’adempimento degli obblighi fiscali legati a un’eredità. Scopriamo che cos’è, chi la deve presentare e quali sono i documenti da predisporre per la sua realizzazione.
La dichiarazione di successione è un documento con cui viene comunicato all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio di un defunto. In altre parole, la presentazione di questo documento consente allo Stato di individuare il patrimonio ereditario e gli eredi subentranti, nonché di determinare le imposte dovute.
Con la dichiarazione di successione, compiutamente regolamentata dal decreto legislativo numero 346 del 31 ottobre 1990, gli eredi di una persona venuta a mancare comunicano all’Agenzia delle Entrate il passaggio di proprietà di determinati beni e titolarità di capitali appartenuti al defunto.
Si tratta, quindi, di un documento d’importanza primaria nell’ambito della successione ereditaria, da presentare entro 12 mesi dalla data di apertura della successione e, comunque, prima che si compia qualsiasi atto che possa comportare mutamenti nel patrimonio ereditario.
La dichiarazione di successione rappresenta il punto di partenza per l’adempimento degli obblighi fiscali legati a un’eredità. In base a quanto indicato nella stessa vengono determinate le imposte dovute, secondo quanto previsto dal quadro normativo in vigore.
In base a quanto indicato nell’articolo 29 del suddetto decreto legislativo numero 346 del 31 ottobre 1990, nella dichiarazione di successione occorre indicare le attività e passività del patrimonio ereditario del defunto. Nello specifico, le attività includono:
Le passività includono:
Nel documento occorre altresì indicare:
La mancanza di tali informazioni può determinare l’irregolarità della dichiarazione di successione ai sensi dell’articolo 32 del sunnominato decreto legislativo numero 346 del 31 ottobre 1990.
La dichiarazione di successione può essere presentata:
Qualora non fosse nota l’ultima residenza del defunto, la dichiarazione di successione deve essere obbligatoriamente inviata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Roma 6.
Il contribuente può scegliere di presentare la dichiarazione personalmente o affidandosi a un intermediario abilitato o un centro di assistenza fiscale.
Si segnala che in caso di successioni aperte prima del 3 ottobre 2006 non ci si può avvalere della modalità telematica. Occorre necessariamente recarsi all’ufficio territoriale competente, compilare il modello 4 e allegare la documentazione richiesta. Al limite la dichiarazione può essere inviata a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, ma non online per via telematica.
Si segnala che, accedendo alla propria area riservata sul portale dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono accedere a una dichiarazione di successione precompilata in parte con i dati e le informazioni in possesso dell’Agenzia.
Le informazioni sono automaticamente inserite nelle relative sezioni di cui si compone il modello dichiarativo, facilitando notevolmente l’operazione. Inoltre, il contribuente è guidato nella procedura da seguire sia per compilare una nuova dichiarazione di successione con contestuale richiesta di voltura catastale degli immobili sia dichiarazioni sostitutive di documenti già presentati. In sostanza, con la dichiarazione di successione precompilata, il contribuente deve solamente confermare o eventualmente modificare le informazioni già inserite in via automatica.
Con la dichiarazione telematica, anche il calcolo dell’imposta ipotecaria, catastale, di bollo e di successione viene effettuato in automatico, sollevando il contribuente dall’onere di dover eseguire autonomamente il calcolo delle somme da versare in autoliquidazione.
In ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 30 del suddetto decreto legislativo numero 346 del 31 ottobre 1990, per la realizzazione della dichiarazione di successione è necessario predisporre i seguenti documenti:
Si segnala che l’Agenzia delle Entrate aggiorna regolarmente il modello dichiarativo, le procedure e le modalità di inoltro della dichiarazione di successione emanando provvedimenti consultabili sul sito ufficiale. Consigliamo, pertanto, di controllare di volta in volta direttamente sul portale dell’Agenzia l’elenco aggiornato dei documenti da predisporre, per non rischiare di compromettere l’efficacia dell’intera procedura.
La dichiarazione di successione deve essere presentata da:
Non devono necessariamente presentare la dichiarazione di successione il coniuge e i parenti in linea retta del defunto ai quali sia devoluta l’eredità, nel caso in cui l’attivo ereditario abbia un valore lordo non superiore a 100.000 euro e non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari.
Ai sensi dell’articolo 28 del summenzionato decreto legislativo numero 346 del 31 ottobre 1990, sono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione i legatari testamentari e i chiamati che abbiano espressamente rinunciato al legato o all’eredità. In questo caso occorre inviare a mezzo raccomandata all’Agenzia delle Entrate una copia del verbale di rinuncia.
Una volta presentata la dichiarazione di successione, è possibile monitorare lo stato di elaborazione delle ricevute telematiche e richiedere l’attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione in formato elettronico, necessaria per ottenere lo sblocco dei conti e lo svincolo delle somme.
Dopo la presentazione della dichiarazione di successione occorre procedere alla voltura catastale delle proprietà immobiliari a favore di eredi e legatari testamentari, nelle corrette proporzioni.
È possibile modificare la dichiarazione qualora, dopo la presentazione, si verificassero eventi o situazioni che comportino mutamenti nella devoluzione dell’eredità. In tal caso occorre presentare una dichiarazione integrativa, sostitutiva o modificativa.
La modifica di una dichiarazione di successione può essere effettuata compilando una dichiarazione integrativa, sostitutiva o modificativa, che consente di integrare, modificare e correggere quanto già presentato.
Facciamo un esempio. Supponiamo di accorgerci che nell’asse ereditario dichiarato non erano stati inseriti alcuni beni. Possiamo modificare la dichiarazione di successione già presentata compilando una dichiarazione integrativa sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per presentare una dichiarazione di successione integrativa, sostitutiva o modificativa di una dichiarazione precedentemente presentata con il sopracitato modello 4 è necessario recarsi presso l'ufficio territoriale dell'Agenzia in cui era stata presentata la prima dichiarazione e continuare a utilizzare lo stesso modello.
Qualora vi fossero più obbligati a presentare la dichiarazione di successione, in genere è sufficiente che provveda uno solo di essi. Solitamente basta presentare una dichiarazione, quindi un solo modello valido per tutti.
In caso di dichiarazione di successione tardiva sono previste sanzioni amministrative che in genere aumentano all’aumentare del ritardo.
È possibile recuperare una copia conforme di una dichiarazione di successione in qualsiasi ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate, solitamente in 7 giorni.