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Chi Deve Comunicare al Comune la Vendita di un Immobile?

Andrea Lazzo
02.05.2024
4 min

In questo articolo rispondiamo ad una domanda molto frequente: chi deve comunicare al comune la vendita di un immobile. Per farlo, ci avvaliamo delle norme attualmente vigenti nell’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. 

Chi deve comunicare al comune la vendita di un immobile

Comunicazione della vendita di un immobile al comune: chi la fa?

Secondo le attuali norme in vigore, il venditore è tenuto a comunicare la vendita di un immobile soltanto nel caso in cui l’acquirente sia un cittadino extracomunitario

In tal caso, come prevede l’art.12 del Decreto Legge n. 59 del 1978, convertito in legge n.191 il 18/05/1978, il venditore è tenuto a presentare entro 48 ore dal rogito la comunicazione di cessione di fabbricato presso la questura del comune in cui è situato l’immobile. Nel caso di assenza di una questura, potrà procedere presso il comando dei vigili urbani.

Questa comunicazione va fatta per ogni tipologia di cessione (vendita o locazione) con durata superiore a 1 mese.

A parte questo caso specifico, il venditore non ha alcun obbligo di comunicazione al comune della vendita di un immobile, perché tale adempimento è stato assorbito dalla registrazione del contratto di compravendita. Al comune, tuttavia, come vedremo tra poco, il venditore deve comunicare la denuncia di cessazione.

Quando il venditore dovrebbe comunicare la vendita di un immobile?

Il venditore dovrebbe comunicare al comune in cui è situato l’immobile la denuncia di cessazione, al fine di non pagare più la TARI relativamente allo stesso, entro 90 giorni dal rogito

Questo passaggio potrebbe apparire inutile, perché spesso si pensa erroneamente che il comune consideri la richiesta e l’ottenimento di una nuova residenza sufficiente per potersi dichiarare abitante di una casa differente, ma secondo l’attuale quadro normativo fin quando un soggetto non effettua una dichiarazione in tal senso, il sistema continua a calcolare la TARI come se nulla fosse accaduto. 

Contestualmente, lo stesso soggetto dovrà indicare dove avrà la propria residenza, al fine di calcolare la TARI relativamente alla nuova ubicazione

Al contrario, sempre in funzione della TARI, l’acquirente ovvero il nuovo proprietario dovrà effettuare la denuncia di nuova occupazione presso lo stesso comune dell’immobile acquistato, comunicando contestualmente la dichiarazione di cessazione per l’immobile occupato in precedenza. 

Quindi, in sintesi, successivamente alla compravendita, per la TARI:

  • Il venditore dovrà comunicare al comune la denuncia di cessazione entro 90 giorni dal rogito, e contestualmente indicare dove ha o avrà la nuova residenza;
  • L’acquirente dovrà comunicare la denuncia di nuova occupazione, dichiarando contestualmente la dichiarazione di cessazione per l’immobile occupato in precedenza.
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Cos’è cambiato rispetto a un tempo

Fino al 2012, il venditore aveva sempre l’obbligo di comunicare l’avvenuta vendita dell’immobile. Successivamente, in virtù dell’entrata in vigore del Decreto Legge n.79 del 20 giugno 2012,  non è stato più necessario effettuare la comunicazione di cessione fabbricato, perché tale adempimento è stato assorbito dalla registrazione del contratto.

Tale Decreto Legge quindi ha precisato che per dover essere comunicata, la cessione deve riguardare un periodo di almeno 30 giorni o la presenza di un acquirente extracomunitario

A tal proposito, si riprendono le disposizioni in materia di disciplina dell’immigrazione e le norme sulla condizione dello straniero presenti nel D. Lgs. 25/07/1998 n.286, per effetto del quale “chiunque, a qualsiasi titolo, dà alloggio ovvero ospita uno straniero o apolide, anche se parente o affine, ovvero cede allo stesso la proprietà o il godimento di beni immobili, rustici o urbani, posti nel territorio dello Stato, è tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all'autorità locale di pubblica sicurezza. La comunicazione comprende, oltre alle generalità del denunciante, quelle dello straniero o apolide, gli estremi del passaporto o del documento di identificazione che lo riguardano, l'esatta ubicazione dell'immobile ceduto o in cui la persona è alloggiata, ospita o presta servizio ed il titolo per il quale la comunicazione è dovuta”.   

3 Punti Chiave
  • Il venditore deve comunicare la vendita dell’immobile solo nel caso in cui l’acquirente sia un cittadino extracomunitario. In tal caso, la comunicazione va fatta alla questura del comune in cui è situato l’immobile o, in assenza di una questura, presso il comando dei vigili urbani.
  • Il venditore deve effettuare la denuncia di cessazione entro 90 giorni presso il comune in cui è situato l’immobile, al fine di non pagare più la TARI per il vecchio immobile. Contestualmente, dovrà indicare la nuova residenza.
  • Dal 2012 l’adempimento di comunicazione è stato assorbito dalla registrazione del contratto.

Fonti

FAQ

Qual è la scadenza per comunicare al comune la vendita di un immobile?

La comunicazione della vendita di un immobile deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data di stipula dell'atto notarile di compravendita. Questo permette all'amministrazione comunale di aggiornare i registri catastali e quelli per la tassazione locale, come l'IMU.

Quali documenti devo presentare al comune per comunicare la vendita di un immobile?

Per comunicare la vendita di un immobile al comune, è necessario presentare una copia dell'atto di vendita autenticata dal notaio. Inoltre, è richiesto compilare un modulo specifico fornito dal comune che può variare a seconda della località. Si consiglia di contattare direttamente il proprio comune per ottenere il modulo corretto e informazioni su eventuali documenti aggiuntivi richiesti.

Posso delegare qualcun altro a comunicare la vendita dell'immobile al comune?

Sì, è possibile delegare un'altra persona a comunicare la vendita dell'immobile al comune. La persona delegata dovrà presentarsi con una procura speciale che la autorizza a effettuare tale comunicazione in nome del venditore. È importante che la procura sia redatta in modo chiaro e che includa tutti i poteri necessari per completare la procedura.

Andrea Lazzo
Andrea Lazzo è nato a Bari nel 1980 e dal 2009 lavora nel campo della SEO per diverse aziende italiane, estere e multinazionali, nel campo finanziario e immobiliare. Si è specializzato nel settore del real estate in cui opera da oltre 5 anni, con un particolare focus sulle statistiche del mercato immobiliare, estimo e normative vigenti riguardanti le tematiche più richieste da chi desidera vendere e acquistare casa. Il suo obiettivo è di creare un contenuto realmente utile per l'utente, con un linguaggio il più ampiamente comprensibile anche per i temi più tecnici e burocratici.
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