Nel mercato immobiliare italiano si sta profilando una nuova soluzione abitativa che, seppur occupi ancora una piccola parte del settore, registra un costante sviluppo e un crescente interesse. Si tratta delle case prefabbricate, realizzate con moduli costruiti in sedi diverse dal sito di costruzione. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quanto costa costruire una casa prefabbricata.
Una casa prefabbricata è una soluzione abitativa i cui elementi strutturali vengono prodotti in azienda con macchinari di precisione, per poi essere trasportati nel luogo di destinazione finale e assemblati a secco sulla base di uno specifico progetto. Si tratta di soluzioni che accostano a un minore impegno costruttivo ampi margini di flessibilità in termini di design e funzionalità.
Diffuse nel nord Europa già dagli anni Settanta, le case prefabbricate rappresentano una valida alternativa ai tradizionali edifici in muratura, in grado di offrire indubbi vantaggi.
Una casa prefabbricata può costare fino a un terzo di una costruita in modo tradizionale. I costi relativi a una casa prefabbricata risultano essere nettamente inferiori rispetto all'edilizia convenzionale non solo per quanto riguarda il prezzo di vendita, definito in fase di preventivo, ma anche in prospettiva nel lungo periodo. Trattandosi, come vedremo nei prossimi paragrafi, di strutture catalogate come A4+, offrono un risparmio in bolletta che può arrivare al 70%.
Una casa prefabbricata può essere realizzata in pochi mesi. Dalle opere di scavo alla consegna al cliente, l’intera operazione può durare meno di un trimestre. L’assemblaggio delle varie componenti in loco richiede in genere qualche settimana al massimo.
Anche includendo i tempi burocratici di approvazione di permessi e titoli abilitativi edilizi, le tempistiche sono comunque di gran lunga più brevi rispetto all’edificazione delle tradizionali case di mattoni.
Inoltre, erigere una costruzione con componenti realizzati in stabilimenti specializzati azzera pressoché completamente il rischio di imprevisti in corso d’opera, molto comuni in un cantiere canonico, che si traducono inevitabilmente in spese extra rispetto al budget preventivato.
Affidandosi a un unico fornitore che gestisce l’intero ciclo, dalla progettazione all’assemblaggio, ogni operazione viene:
Questo modus operandi richiede meno tempo, risorse, manodopera ed energia rispetto alla costruzione di un’abitazione in muratura.
Una casa prefabbricata in legno, in acciaio o in cemento armato precompresso offre notevoli vantaggi in termini di prestazioni energetiche. Si tratta di materiali energeticamente efficienti e dalle ottime proprietà termoisolanti, che garantiscono una bassa dispersione del calore riducendo, di conseguenza, i consumi domestici.
Già in fase di assemblaggio, rispetto alle tradizionali case di mattoni, i prefabbricati favoriscono una considerevole riduzione delle emissioni inquinanti nonché dei rifiuti inerti da costruzione.
Una volta conclusa la vita utile della struttura, le parti che la compongono possono essere disassemblate, smontate e riutilizzate. Il legno può avere una vasta pluralità di reimpieghi. I componenti in calcestruzzo, una volta frantumati, possono diventare aggregati per nuove costruzioni.
Le case prefabbricate, in particolar modo quelle in legno e in acciaio, garantiscono una maggiore resistenza agli eventi sismici rispetto alle strutture tradizionali. Queste innovative soluzioni abitative sono altresì note per le proprietà ignifughe, la stabilità e la durevolezza.
Le case prefabbricate sono realizzate, come accennato, prevalentemente a secco, senza l’utilizzo di collanti e sostanze che, nel tempo, possono rivelarsi nocive.
Il comfort abitativo offerto sia da una casa prefabbricata in legno che in acciaio o in cemento armato precompresso è indubbio, specialmente in termini di salubrità dell’ambiente. Grazie all’elevata permeabilità al vapore, le case in legno, nello specifico, garantiscono l’assenza di ponti termici e scongiurano il rischio che si formi condensa o umidità di risalita.
Le case prefabbricate più nuove presentano caratteristiche tecnologiche tendenzialmente di livello superiore rispetto all’ordinario. Si pensi, per esempio, a sistemi di controllo di ultima generazione con sensori termo-igrometrici messi a punto per bilanciare adeguatamente l’azione di elementi attivi, come gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, e passivi, come la luce solare e la ventilazione naturale.
I prefabbricati sono altresì predisposti all’installazione di impianti di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo, per convertire l'energia solare in elettricità.
Per costruire una casa prefabbricata occorre, innanzitutto, rivolgersi a un geometra, architetto o ingegnere debitamente iscritti ai relativi albi professionali e affidargli la gestione del progetto. Dapprima occorre:
Una volta accertata l’idoneità del terreno, si può presentare il progetto all’ufficio tecnico del comune di competenza. Trattandosi di una struttura permanente e inamovibile, per costruire una casa prefabbricata si devono ottenere gli stessi permessi e titoli abilitativi edilizi previsti per le abitazioni in muratura, al fine di dimostrare la conformità alla normativa vigente e ai requisiti urbanistici locali.
Per poter avviare il cantiere è necessario richiedere e ottenere:
Si segnala che i regolamenti possono variare da comune a comune. È, pertanto, consigliabile rivolgersi agli uffici preposti per informarsi su quali siano le procedure da seguire.
Una volta concluso l’iter burocratico, il montaggio della struttura è, di per sé, un’operazione piuttosto rapida e snella. Le parti prefabbricate, come accennato, vengono assemblate in loco, dopodiché si può procedere con l’installazione dei sistemi di riscaldamento e dell’impianto idraulico, elettrico e di domotica.
Nel nostro Paese non esiste ancora un regolamento specifico per questa soluzione abitativa relativamente nuova. La legge che si applica è, pertanto, quella relativa all’edilizia tradizionale, ossia il Testo Unico sull’Edilizia, emanato con il decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno 2001.
L’iter burocratico è lo stesso previsto per l’edificazione di fabbricati tradizionali. La costruzione di una casa prefabbricata richiede:
Pertanto, una casa prefabbricata da utilizzare con finalità abitative può essere costruita solamente su terreni edificabili. Non può occupare terreni agricoli, aree forestali o protette, zone poste sotto vincolo di tutela paesaggistica o superfici soggette a rischio idrogeologico.
In caso di dubbio sull’edificabilità del terreno su cui desidereresti costruire una casa prefabbricata, consulta direttamente l’ufficio tecnico del comune competente.
Il costo di una casa prefabbricata è inferiore del 20-40% rispetto a quello degli edifici tradizionali in muratura.
Si stima che una casa prefabbricata in legno abbia un prezzo al metro quadro compreso indicativamente tra 1200 e 1500 euro. Il costo per una casa prefabbricata in cemento, leggermente più alto, è sui 1500-1800 euro al metro quadro. Una via di mezzo è rappresentata dalle case prefabbricate in acciaio, che presentano un costo al metro quadro compreso approssimativamente tra 1450 e 1600 euro.
Una casa prefabbricata in legno di 100 mq può costare sui 150.000 euro circa.
No, l’installazione di una casa prefabbricata non comporta una deroga alla regolamentazione. La struttura può essere costruita solo su suolo edificatorio.
Senza dover chiedere il permesso di costruire è consentito collocare piccole strutture prefabbricate prive di fondamenta con destinazione d’uso turistica in apposite aree destinate all’ospitalità temporanea all’interno di strutture ricettive all’aperto, come campeggi e resort turistici.