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Casa Container, la Nuova Frontiera dell’Edilizia Abitativa

Jessica Maggi
09.06.2024
7 min

Dalle micro residenze alle dimore prefabbricate, l’edilizia abitativa sta sperimentando alternative più sostenibili, economiche ed energeticamente efficienti delle tradizionali abitazioni realizzate con mattoni e calcestruzzo. Già piuttosto diffusa all’estero, la cosiddetta cargotecture, l’architettura ricavata da strutture logistiche, ha registrato un discreto sviluppo anche in Italia negli ultimi anni. Vediamo nel dettaglio cos’è una casa container, quanto costa e quali vantaggi offre.

Cos’è una casa container?

Una casa container è una soluzione abitativa che consiste nello sviluppo di un alloggio all’interno di container usati per il trasporto mercantile di merci sulle navi da carico. Si tratta di una soluzione innovativa, economica ed ecologica, che permette di abbattere i costi e, al contempo, salvaguardare l’ambiente rivoluzionando il modo di concepire l'home design.

Quali sono i vantaggi della cargotecture?

La cargotecture è un’innovativa forma di architettura sostenibile a basso costo, che sfrutta la resistenza, la stabilità, la robustezza e la sicurezza dell’acciaio. Qui di seguito, le caratteristiche che stanno contribuendo al suo sviluppo e alla sua diffusione.

1. Economicità

L’economicità è uno dei principali punti di forza delle case modulari realizzate con container. Il costo di un singolo modulo usato per realizzare un progetto da zero parte indicativamente da 1000 euro e può variare a seconda delle condizioni, della capienza, delle dimensioni e delle componenti di cui è costituito.

2. Tempi di progettazione, consegna e installazione ridotti

Una casa container può essere installata in modo rapido, economico ed ecologico, rispettando l’ambiente. La casa container viene costruita in poche settimane secondo un approccio modulare. 

La costruzione in acciaio ondulato o corrugato è la componente strutturale portante della casa. Per l’installazione non sono richiesti materiali o risorse extra, ma solo manodopera specializzata in saldatura e taglio dell’acciaio. Non si tratta di operazioni a costo zero, ma l’esborso complessivo risulta comunque di gran lunga inferiore rispetto a quello richiesto per un convenzionale organismo edilizio in muratura.

3. Sostenibilità

Riutilizzare container dismessi permette di risparmiare acqua ed energia e limitare le emissioni inquinanti in fase di trasporto e installazione. Sconsigliamo di affidarsi a imprese che offrono unità nuove create ad hoc, che, oltre a determinare un forte aumento dei prezzi, contrastano con il principio del riciclo, riuso e recupero su cui si fonda la filosofia della cargotecture.

4. Efficienza energetica

Il consumo energetico di una casa container è nettamente inferiore rispetto a quello di un fabbricato tradizionale in muratura. Sono disponibili soluzioni chiavi in mano ad alte prestazioni energetiche, sia per alloggi destinati a uso abitativo che per uffici.

5. Versatilità

Oltre a essere mobile, una casa container è versatile e flessibile sia in termini di design degli interni, che di caratteristiche tecnologiche e risparmio energetico. Elastico e di facile lavorazione, l’acciaio è un ottimo materiale da costruzione, grazie alla sua elevata resistenza a trazione, compressione e flessione. 

Le sezioni si incastrano dando forma a composizioni architettoniche dinamiche e articolate, personalizzabili ed espandibili, dal design compatto e minimal. I moduli riciclati composti da fogli di metallo trapezoidali possono essere facilmente modificati e combinati con altre unità per ampliare lo spazio.

Quali sono le criticità della cargotecture?

Come tutte le tipologie costruttive sperimentali, anche la cargotecture presenta delle criticità. Innanzitutto, trattandosi di strutture in acciaio, inevitabilmente assorbono e trasmettono sia il caldo che il freddo. Pertanto, potrebbe essere difficoltoso trovare il giusto equilibrio tra isolamento termico e controllo delle alte temperature.

Un container per trasporti marittimi, prima di essere dismesso, venduto o abbandonato, in genere è stato utilizzato a lungo. Prima di acquistarlo è opportuno valutare: 

  • stato di usura dei materiali e delle guarnizioni; 
  • danni da attrito o collisione; 
  • presenza di parti arrugginite; 
  • vernici a base di piombo; 
  • materiali nocivi o trattati con prodotti tossici. 

Prima dell’acquisto, suggeriamo di informarsi circa i materiali costituenti e accertarsi che siano adatti all’ambiente in cui la casa container verrà collocata. Prima di utilizzare un container è altresì necessario eseguire un’operazione di bonifica e apportare migliorie per renderlo fruibile. Sarebbe anche opportuno che le superfici interne venissero sabbiate con abrasivo e verniciate con pigmenti atossici e anallergici. 

Per queste e altre verifiche è consigliabile rivolgersi a un ispettore specializzato, che effettui un’accurata valutazione della struttura, indichi le eventuali criticità ed elabori una prima stima di massima sull'entità, i tempi e i costi dei lavori da eseguire per renderla fruibile e abitabile. 

Quanto costa una casa container? 

Orientativamente, il prezzo di una casa container finita e comprensiva di interni, dotazioni, infissi, impianti e arredi è compreso tra 10.000 e 70.000 euro, incluse le spese di spedizione tramite camion o navi cargo. Anche considerando la necessaria applicazione delle finiture, i costi rimangono estremamente contenuti, senza compromettere il comfort.

Il prezzo al metro quadro per un modulo unico è in genere compreso tra 800 e 1000 euro. Se si acquistano strutture composte da più moduli, il prezzo può anche scendere a 600 euro al metro quadro

Cosa prevede la legge italiana in merito?

In Italia non esiste ancora un regolamento specifico per questa soluzione abitativa sui generis. Trattandosi di una soluzione architettonica relativamente nuova, la legge che si applica è quella relativa all’edilizia tradizionale. Approfondiamo insieme.

Requisiti di abitabilità e agibilità

Per la realizzazione di una casa container è necessario rispettare le regole architettoniche di base e i requisiti di abitabilità e agibilità, per non rischiare di incorrere nell’abuso edilizio

Indichiamo di seguito i requisiti imprescindibili. 

1. Dimensioni minime consentite per gli alloggi destinati a uso abitativo

Affinché un immobile possa considerarsi abitabile, è necessario che sia rispettato quanto indicato nel decreto ministeriale numero 190 del 18 luglio 1975 e successive specificazioni, tra cui la sentenza numero 2597 depositata il 21 luglio 2005 dal T.A.R. per il Piemonte. Affinché un immobile possa ottenere l’abitabilità, deve essere assicurata una superficie utile di almeno 14 metri quadri a persona per i primi quattro abitanti e non inferiore a 10 metri quadri per ciascuno dei successivi.

2. Rapporto aeroilluminante

Per garantire un’adeguata ventilazione e illuminazione naturale di un ambiente è necessario rispettare il cosiddetto rapporto aeroilluminante, ossia il rapporto tra la pavimentazione e le superfici di aerazione e illuminazione direttamente comunicanti con l’esterno della struttura.

Nello specifico, il succitato decreto ministeriale numero 190 del 18 luglio 1975 stabilisce che, per ciascun locale, la superficie finestrata apribile non debba essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento. Inoltre, la legge stabilisce che gli ambienti debbano avere un’altezza media non inferiore a 2,70 metri. La lunghezza può essere, invece, di 6, 12 o 24 metri.

3. Salde fondamenta

A differenza di altri Paesi europei, la legge italiana vieta la realizzazione di case in container mobili, il che significa che ogni struttura di questo tipo necessiti di salde fondamenta. La realizzazione delle fondamenta per case modulari composte da container dismessi è molto più rapida ed economica rispetto a quella per abitati tradizionali. 

Permessi e titoli abilitativi edilizi

Nel nostro Paese, almeno per il momento, le case container sono considerate alla stregua di tutte le altre abitazioni in muratura. Pertanto, nonostante l’assenza di opere murarie, per l’installazione di una casa container è necessario:

  • richiedere il permesso di costruire; 
  • richiedere il rilascio dello specifico titolo abilitativo edilizio;
  • presentare al comune in cui verrà collocata la struttura una dichiarazione di inizio attività (DIA). 

La casa container è, di fatto, una struttura funzionale a soddisfare esigenze stabili e a essere destinata a un utilizzo protratto nel tempo. Pertanto, nonostante la potenziale rimovibilità del manufatto, deve essere rispettata la normativa relativa all’edilizia tradizionale.

Terreno edificabile 

Una casa container da utilizzare con finalità abitative può essere installata solo ed esclusivamente su terreni edificabili. Non può occupare terreni agricoli o con altra destinazione d’uso. In altri Paesi, invece, soluzioni abitative di questo tipo vengono comunemente collocate in aree naturali e in aperta campagna.

Come costruire una casa container?

Le case container vengono prodotte sulla base di moduli da adattare al progetto. Si possono realizzare monolocali di metratura contenuta, ma anche grandi strutture modulari di diversi piani. È possibile rimuovere pareti dai moduli ed estrarre sezioni rettangolari finalizzate all’installazione di infissi e serramenti.

Le fasi del processo sono le seguenti:

  • progettazione;
  • pianificazione tecnica, in cui il progetto viene adattato alle condizioni degli spazi in cui la struttura verrà inserita;
  • rilascio di permessi, autorizzazioni e titoli abilitativi edilizi;
  • preparazione del terreno;
  • fabbricazione;
  • consegna;
  • installazione e assemblaggio dei moduli;
  • cablaggio elettrico;
  • installazione di sistemi di riscaldamento elettrico a infrarossi, impianti di riscaldamento a pavimento ad acqua, pompe di calore o stufe a gas;
  • installazione dell’impianto idraulico;
  • posa della pavimentazione;
  • realizzazione di intonaci e tinteggiatura.

Come accennato, una casa container da utilizzare con finalità abitative può essere installata solo su terreni edificabili.

Per la progettazione e l’installazione di una casa container si consiglia di affidarsi a imprese accreditate, con professionisti e tecnici specializzati in saldatura e taglio dell’acciaio, che offrano assistenza nella scelta delle soluzioni più performanti e in tutte le fasi di lavoro, prima, durante e dopo l’installazione.

Tre punti chiave
  • Una casa container è una soluzione abitativa che consiste nello sviluppo di un alloggio all’interno dei container usati per il trasporto mercantile di merci sulle navi cargo. 
  • Il processo di assemblaggio e fabbricazione di una casa container è nettamente più rapido, semplice e meno impattante sull’ambiente rispetto all’edificazione di una tradizionale casa di mattoni.
  • Per la realizzazione di una casa container è necessario rispettare le regole architettoniche di base e i requisiti di abitabilità, per non rischiare di incorrere nell’abuso edilizio.

Fonti 

FAQ

Posso installare una casa container senza richiedere permessi alle autorità competenti?

Senza dover chiedere permessi è consentito installare container per uso temporaneo e non abitativo, da adibire, per esempio, a magazzini e depositi per gli attrezzi.

Come isolare una casa container?

Per isolare una casa container è consigliabile utilizzare materiali isolanti, che riducano la dispersione di calore durante l'inverno e il surriscaldamento durante l'estate, come per esempio la lana di roccia, la lana di vetro, la schiuma spray poliuretanica e i pannelli isolanti rigidi.

Quanto costa una casa container in Italia?

Per la progettazione e l’installazione di una casa container i costi possono variare in base a vari fattori, ma sono nettamente inferiori rispetto a quelli di un’abitazione tradizionale.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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