Con la donazione di un immobile, un soggetto (donante) sceglie in modo libero di donare un bene immobiliare ad un altro soggetto (donatario), che può accettare o meno tale donazione. La donazione si perfeziona nel momento in cui il donatario accetta la donazione. Ma che succede nei casi in cui il donante si pente del proprio gesto o quando sopraggiungono nuove condizioni? Cosa succede nei casi in cui la donazione viene vista come un atto non libero o frutto di una condizione fisica o psicologica? In questo articolo, facciamo luce sull’argomento e scopriamo quando e se sia possibile la revoca della donazione di un immobile.
Qui di seguito andiamo a descrivere brevemente i casi in cui è prevista la possibilità di revocare la donazione di un immobile.
Nel caso in cui il soggetto donante dovesse avere dei figli successivamente alla donazione, la legge italiana consente di revocare la donazione effettuata, al fine di trasferirla ai figli (art. 803 del Codice Civile). Si tratta della classica situazione in cui il donante effettua una donazione in un momento in cui non ha eredi o comunque soggetti ai quali voler offrire dei vantaggi economici, ma che una volta presenti modificano il contesto e quindi possono dar luogo alla richiesta della revoca della donazione.
È importante specificare che in tal caso la revoca della donazione è possibile solo nel caso in cui il donante non aveva alcun figlio, al momento della donazione. Se ne aveva e ne sono sopraggiunti altri, la revoca non è possibile.
Un altro caso in cui la legge prevede la possibilità di revocare la donazione di un immobile è quello dell’ingratitudine. Per “ingratitudine” si intende un comportamento particolarmente grave del donatario nei confronti del donante, contrastante con il senso di riconoscenza che invece sarebbe naturale avere.
A chiarire tale concetto ci aiuta l’art. 801 del Codice Civile, nel quale sono espressamente chiariti i possibili fatti che legittimano la domanda di revocazione della donazione immobiliare:
Per richiedere la revoca di una donazione, devono sopraggiungere uno o più elementi tra quelli esposti in precedenza. Un altro elemento essenziale per poter richiedere la revoca della donazione di un immobile è dato dal tempo di presentazione della domanda. La domanda di revocazione, infatti, va effettuata entro un anno dal fatto che consente la revocazione, oppure entro cinque anni dalla nascita dell’ultimo figlio o dalla notizia dell’esistenza di un figlio o dal suo riconoscimento.
Quindi, sintetizzando, per poter risultare efficace, la domanda di revoca di un immobile va presentata:
La donazione di un immobile non può essere revocata nei seguenti casi.
Una donazione rimuneratoria è una donazione effettuata per ricompensare una prestazione o la promessa di una prestazione. In tali casi, l’elemento della gratuità (della donazione) si presenta con meno forza e quindi generalmente non consente di ottenere la revoca.
Se la donazione di un immobile viene effettuata come regalo per un matrimonio, ovvero agli sposi, la legge prevede la tutela dell’interesse familiare, ovvero della famiglia creatasi con l’atto nuziale.
Vi sono altri due casi molto comuni di scioglimento della donazione. Si tratta della risoluzione consensuale e dell’impugnazione.
Con la risoluzione consensuale della donazione il donante e il donatario si accordano o comunque sono d’accordo sulla revoca della donazione già avvenuta. Dal momento della revoca, la donazione non avrà più alcun effetto.
In alcuni casi, la donazione può essere soggetta a impugnazione, con la quale si desidera far valere l’invalidità della donazione per vizi di forma o di sostanza. Questi casi sono disciplinati in modo simile ai contratti, con la sola differenza che si tratta di una particolare tipologia di contratto, definita dalla gratuità dello stesso.
Nel caso in cui la donazione vada a ledere i diritti di altri soggetti, questi possono impugnare l’atto, ovvero contestarlo.
Nel linguaggio giuridico, annullare e revocare non sono sinonimi. Si parla di annullamento della donazione di un immobile quando lo stesso atto di donazione si presenta nullo o non valido in partenza. Ecco i due casi più noti previsti dalla legge:
Una donazione immobiliare può essere revocata per motivi specifici come l'ingratitudine del donatario, che si verifica quando il donatario commette gravi offese o reati contro il donante. Un altro motivo è la nascita di figli dopo la donazione. Inoltre, la revoca può avvenire se il donatario non rispetta le condizioni o gli obblighi imposti dal donante.
Per richiedere la revoca di una donazione immobiliare, è necessario consultare un avvocato specializzato. Successivamente, bisogna notificare al donatario l'intenzione di revocare la donazione. Infine, si deve presentare una domanda di revoca in tribunale, allegando tutte le prove necessarie a supportare i motivi della richiesta.
Le conseguenze legali della revoca di una donazione immobiliare includono la restituzione dell'immobile al donante da parte del donatario. Inoltre, il donatario potrebbe avere diritto a una compensazione per eventuali miglioramenti apportati all'immobile. Entrambe le parti potrebbero dover sostenere spese legali significative nel corso del procedimento.