La variazione catastale è un’operazione importante nell’ambito immobiliare ed è obbligatoria, perciò occorre capire bene cos’è e soprattutto come denunciare una variazione. In questo articolo rispondiamo a queste domande e illustriamo la procedura da seguire per effettuare una denuncia di variazione catastale.
La denuncia di variazione catastale è una procedura con cui si comunica, alle autorità competenti, delle variazioni nello stato o nella consistenza di un’unità immobiliare già censite, dovute a trasformazioni fisiche o a cambi di destinazione.
Infatti, occorre ricordare che ogni unità immobiliare è censita al catasto (registro catastale presso l’Agenzia delle Entrate). In tale censimento vengono dichiarate le caratteristiche del bene, la sua consistenza e altre caratteristiche tra cui vale la pena evidenziare la classe catastale e la categoria catastale. Tali caratteristiche consentono di definire la rendita catastale dell’unità immobiliare, perciò eventuali variazioni assumono importanza anche dal punto di vista fiscale.
La denuncia di variazione catastale è obbligatoria ogni volta che si verifica una variazione catastale. L’istanza di variazione catastale è obbligatoria in quattro casi:
Nei casi in cui vi siano piccole variazioni e non vi sia un aumento del numero di vani, la denuncia di variazione catastale non è obbligatoria. In tali casi basta richiedere a un tecnico una certificazione di conformità catastale che attesti la corrispondenza tra lo stato effettivo e i dati catastali dell’unità immobiliare. Si può evitare anche il tecnico, con un’autocertificazione firmata dal proprietario dell’immobile che si assume la responsabilità legale per tale dichiarazione.
Al contrario di quanto visto poc’anzi, non occorre effettuare la denuncia di variazione catastale nei seguenti casi:
La normativa vigente prevede che l'aggiornamento delle planimetrie vada obbligatoriamente eseguito entro 30 giorni dall'esecuzione delle opere. In caso contrario, le autorità competenti sono autorizzate a sanzionare in modo grave chi non abbia effettuato tale comunicazione.
Per effettuare in autonomia la denuncia di variazione catastale basta accedere al servizio online DOCFA. Sul DOCFA si può effettuare la denuncia delle seguenti tipologie di variazione catastale:
Per la denuncia di variazione catastale occorre incaricare un tecnico (geometra, architetto, ingegnere ecc.) che presenterà la pratica al catasto. Il compenso generalmente si attesta attorno ai 300€ + IVA, ai quali dovranno aggiungersi 70€ per ogni unità oltre la prima.
La documentazione che dovrà presentare il geometra comprende la planimetria aggiornata (datata, firmata e timbrata dal tecnico) in formato cartaceo (obbligatoria) e in formato digitale vettoriale (facoltativa ma utile a velocizzare la pratica).
La denuncia deve essere presentata entro 30 giorni dalla fine dei lavori. Ritardare oltre questo termine può comportare sanzioni pecuniarie.
L'omissione della planimetria aggiornata impedisce l'avanzamento della pratica. È necessario integrarla per completare la denuncia e aggiornare la situazione immobiliare presso il Catasto.
Anche se non obbligatorio, un aggiornamento digitale vettoriale è consigliato per accelerare il processo di denuncia e garantire una maggiore precisione nella documentazione.
La tariffa di partenza è di 280 euro più IVA. A questo importo si possono aggiungere ulteriori costi in caso di più unità immobiliari.
La denuncia è necessaria quando si verificano cambiamenti nella struttura, nella distribuzione degli spazi interni, o nella consistenza dell'unità immobiliare che influenzano la rendita catastale.
La planimetria deve essere firmata da un tecnico abilitato, come un geometra, un ingegnere o un architetto, che attesta le modifiche effettuate all'immobile.
Sì, è possibile delegare un tecnico abilitato, come un geometra, per presentare la denuncia a nome del proprietario, compreso il calcolo e il versamento delle tariffe dovute.
L'importo include il compenso del professionista e i diritti erariali per una singola unità immobiliare; per ogni unità aggiuntiva si richiede un'integrazione di 70 euro.