Le informazioni relative a un’azienda, ditta individuale o persona giuridica regolarmente iscritta al Registro delle Imprese confluiscono in un utile documento che prende il nome di visura camerale. Scopriamo cos’è, a cosa serve, che dati contiene e come richiederla.
La visura camerale è un documento contenente informazioni di carattere giuridico, legale ed economico relative a imprese italiane, individuali e collettive, iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA).
Emessa dalla Camera di Commercio, la visura camerale è una sorta di carta d’identità di un’impresa, ditta individuale o persona giuridica contenente dati di carattere anagrafico, societario, economico, amministrativo e legale.
Le visure camerali rientrano tra i documenti informativi che si possono estrarre dalla banca dati del Registro delle Imprese, istituito con la legge numero 580 del 29 dicembre 1993, che registra informazioni relative a imprese deputate all'esercizio di attività di natura industriale, commerciale, artigianale e agricola, con sede legale in Italia.
Non sono, invece, disponibili le visure camerali di attività non censite al Registro Imprese della Camera di Commercio, come per esempio:
Prima di adoperarsi per richiedere una visura camerale, può essere utile verificare se l’impresa, ditta individuale o persona giuridica in questione sia effettivamente censita al Registro Imprese della Camera di Commercio, utilizzando la ragione sociale, la partita IVA e il codice fiscale.
Le visure camerali possono essere di due tipologie:
La visura storica, oltre alle informazioni riportate anche nella visura ordinaria, elenca tutte le iscrizioni e gli atti depositati nel Registro Imprese relativi, per esempio, a:
Può, quindi, essere utile integrare una visura ordinaria, che offre un quadro generale di un’impresa, con una visura storica, un documento informativo più completo e approfondito.
Richiedere una visura camerale può essere utile quando si ha necessità di verificare, innanzitutto, l’esistenza di un’impresa e la sua effettiva iscrizione alla Camera di Commercio. Questo utile documento informativo consente, in sostanza, di acquisire informazioni su un’impresa e farsi un’idea delle sue dimensioni, dell’attività svolta, della governance e di chi sia la proprietà.
Supponiamo, per esempio, che un’azienda stia valutando la convenienza di siglare una nuova partnership. Prima di procedere, può essere utile informarsi a fondo sul nuovo potenziale partner commerciale consultando una visura storica.
Oppure, un notaio prima di redigere determinati atti potrebbe volersi informare circa una specifica azienda, ditta individuale o società di persone. Consultando le visure camerali può conoscere le vicende delle stesse dalla loro fondazione allo stato attuale.
E ancora, per un investitore, la consultazione della visura camerale può essere il punto di partenza per conoscere un’impresa e valutarne la solidità, integrando poi l’analisi con approfondimenti specifici sulle sue prestazioni economico-finanziarie.
I creditori, invece, con una visura possono verificare se i soggetti contro cui agire per recuperare il loro credito dispongano di beni pignorabili.
La visura camerale è, come accennato, una sorta di carta d’identità di un’impresa con dettagliate informazioni di carattere anagrafico, societario ed economico. Nello specifico, al suo interno contiene:
Nella visura camerale sono altresì indicati l’indirizzo della sede legale e delle unità locali, nonché l’indirizzo di posta elettronica certificata o PEC.
Le informazioni contenute nelle visure camerali vengono aggiornate regolarmente dalle Camere di Commercio di competenza. In ogni documento viene indicata sia la data di estrazione sia la data di aggiornamento dei dati.
Nelle prime pagine di una visura camerale sono indicati i dati principali dell’azienda e un QR code che permette di verificare l’autenticità del documento. Proseguendo nella lettura, si incontrano 5 sezioni, che illustriamo di seguito:
Come accennato, in una visura storica, oltre a queste informazioni sono indicate anche le modifiche intercorse a partire dalla costituzione al momento di richiesta della visura.
Il certificato camerale, a differenza della visura, ha valore legale di certificazione e, pertanto, è opponibile a terzi. Si tratta di un documento con una validità di 6 mesi dalla data di rilascio, che occorre presentare, per esempio, in caso di domande di finanziamento e fusioni societarie.
La visura camerale di un'impresa può essere richiesta direttamente agli sportelli della Camera di Commercio a cui la stessa è iscritta. In alternativa, il documento può essere ottenuto tramite i distributori di Infocamere e il portale Registroimprese.it.
Per richiedere questo utile documento è necessario conoscere quantomeno:
Per ottenere la visura, come accennato, ci si deve rivolgere alla Camera di Commercio a cui l’azienda oggetto di indagine risulta essere iscritta.
In base a quanto indicato dall’articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica numero 445 del 28 dicembre 2000, contenente il testo unico sulla documentazione amministrativa, gli attestati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni sono validi per 6 mesi, a meno che ne sia stabilita una durata superiore. Una visura camerale ha, pertanto, una validità di 6 mesi dalla data di rilascio.
I costi variano in base al tipo di documento e alla natura del soggetto. Ottenere una visura ordinaria costa circa 10 euro. Il costo di una visura storica è in genere leggermente più elevato.
Il titolare può scaricare gratuitamente la visura camerale della propria azienda sul portale Registroimprese.it o effettuando l'accesso al portale Impresa.italia con SPID o CNS.
La visura camerale è un documento rilasciato dalla Camera di Commercio, l’ente pubblico che gestisce il Registro delle Imprese, non dall’Agenzia delle Entrate.
Per poter scaricare gratuitamente la visura camerale di un’azienda occorre esserne i titolari. Diversamente, l’accesso al documento prevede un costo.