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Domanda di Finanziamento: Quali Documenti Occorre Fornire alla Banca?

Jessica Maggi
26.04.2024
6 min

La concedibilità o meno di un finanziamento dipende da più fattori, quali il reddito netto del richiedente, il valore dell'immobile oggetto del finanziamento e le eventuali garanzie supplementari prestate da terzi. Affinché la banca possa valutare questi fattori, al richiedente è richiesto di compilare la domanda di finanziamento, predisposta sotto forma di questionario. Vediamo di cosa si tratta e quali documenti occorre allegare.  

Cos’è la domanda di finanziamento?

La domanda di finanziamento è il documento che deve essere compilato da chi richiede un prestito a un istituto di credito.

Prima di deliberare e decidere se accordare un finanziamento, la banca effettua una serie di valutazioni sia sul richiedente sia sull’immobile per cui il prestito è stato richiesto. Per valutare se il richiedente sia o meno in possesso dei requisiti necessari per l’erogazione del mutuo, l’istituto richiede che venga compilata un’apposita domanda di finanziamento sulla base di modelli predefiniti e che vengano allegati specifici documenti, che illustriamo dettagliatamente di seguito. 

Documenti anagrafici del richiedente

Domanda di finanziamento

Alla domanda di finanziamento occorre allegare:

  • carta di identità in corso di validità;
  • codice fiscale o tessera sanitaria;
  • certificato di residenza;
  • certificato di stato civile;
  • stato di famiglia; 
  • composizione del nucleo familiare;
  • persone a carico.

I documenti relativi alla persona vengono richiesti dall’istituto mutuante per misurare il carico familiare del richiedente. 

Se il richiedente è coniugato, è richiesto un estratto riassuntivo dell'atto di matrimonio con indicazione del regime patrimoniale. Chi è separato dovrà presentare il decreto di omologazione emesso dal tribunale, che rende efficace un accordo di separazione consensuale. Chi è divorziato, invece, deve fornire la sentenza di divorzio, l’istituto giuridico che consente di sciogliere il vincolo matrimoniale.

Ai cittadini extracomunitari è richiesto di fornire anche il permesso di soggiorno e un’attestazione che indichi il periodo di residenza continuativa in Italia.

Nella domanda di finanziamento occorre fornire dettagli anche sulla propria attuale situazione abitativa. È richiesto di specificare se si risieda in un’abitazione di proprietà, presso terzi o in affitto. 

Documenti reddituali

Altri documenti indispensabili all’istituto di credito per valutare la condizione economica del richiedente e decidere se accordare il prestito sono quelli reddituali. La capacità di rimborso della somma ottenuta in prestito è, chiaramente, uno degli aspetti che gli istituti di credito valutano con maggiore attenzione. 

Per valutare se il reddito del richiedente e l’importo del finanziamento siano compatibili o se, al contrario, l’impegno economico risulterebbe troppo gravoso in proporzione alle entrate, la banca richiede, innanzitutto, che vengano forniti:

  • ultimo estratto conto di tutti i conti correnti bancari o postali posseduti dal richiedente; 
  • lista dei movimenti bancari degli ultimi sei mesi.

È necessario indicare quale sia la propria occupazione. Ai lavoratori dipendenti è richiesto di specificare la qualifica e il datore di lavoro, nonché di fornire:

  • ultime tre buste paga; 
  • contratto di lavoro; 
  • attestato di anzianità di servizio; 
  • copia del modello CUD o 730.

Normalmente la regola generale delle banche è che ogni rata del finanziamento non debba superare un terzo del reddito netto mensile del richiedente. Per questo motivo la banca richiede di visionare le buste paga.

I documenti reddituali che vanno presentati dai lavoratori autonomi, invece, sono: 

  • ultime due copie del modello Unico e modello F24; 
  • attestato di iscrizione all'albo professionale; 
  • estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (C.C.I.AA.). 

I pensionati dovranno presentare il cedolino della pensione affinché l’istituto mutuante possa verificare se la rata del mutuo sia effettivamente sostenibile, in modo da scongiurare il rischio di insolvenza.

Se si dispone di immobili a reddito, occorre allegare alla domanda di finanziamento anche i contratti di locazione relativi agli stessi.  

Documentazione relativa all’immobile

Tra le carte da allegare alla domanda vi è anche la documentazione relativa all’immobile per cui il finanziamento è stato richiesto, tra cui:

A seconda delle regole di credito adottate per la concessione dei finanziamenti, è possibile che vengano richieste ulteriori informazioni e, quindi, documenti extra oltre a quelli anagrafici, reddituali e relativi all’immobile. Molte banche richiedono una certificazione in cui il richiedente indichi eventuali altri finanziamenti già in corso.

Parere preliminare di fattibilità 

Una volta raccolta la documentazione necessaria, la banca procede con la valutazione, attraverso specifiche banche dati, della capacità di credito e di reddito del richiedente, al fine di formulare il cosiddetto parere preliminare di fattibilità

Si tratta di un’approfondita analisi della storia creditizia del richiedente e della sua condizione economica e patrimoniale, finalizzata a: 

  • testare il grado di solvibilità del richiedente; 
  • rilevare eventuali insolvenze, protesti e ritardi nel rimborso di assegni o cambiali;
  • individuare eventuali elementi che potrebbero accrescere i rischi derivanti dalla concessione del finanziamento;
  • valutare se il richiedente sia effettivamente in grado di restituire la somma ottenuta in prestito, compresi gli interessi. 

In altre parole, l’istituto mutuante valuta se le condizioni economiche del richiedente siano sufficienti al rimborso delle rate del mutuo e al pagamento degli interessi dovuti.

Per formulare il parere di fattibilità dell'operazione di mutuo, la banca esamina lo storico dei prestiti, considerando la frequenza delle richieste e la puntualità nei pagamenti, e valuta il reddito complessivo del richiedente e le eventuali garanzie supplementari da parte di terzi, come pegni e fideiussioni.

Se l’esito è positivo, si può procedere con la fase successiva, che si concentra sull’immobile oggetto di finanziamento.

Perizia estimativa

Per appurare che il valore dell'immobile per cui il finanziamento è stato richiesto sia sufficiente per coprire l’importo del mutuo, la banca nomina un perito tecnico che effettua un sopralluogo, ispeziona la proprietà, analizza le condizioni strutturali, impiantistiche e manutentive e stabilisce il valore della proprietà. 

La relazione tecnico-estimativa redatta dal perito fornisce una valutazione dell’immobile su cui si iscriverà l'ipoteca, che serve alla banca per stabilire se lo stesso rappresenti effettivamente una garanzia sufficiente per la concessione del mutuo. In altre parole, l’istituto mutuante controlla che il bene da aggredire in caso di insolvenza del mutuatario abbia un valore adeguato. Nel caso in cui il mutuatario non adempiesse al pagamento delle rate del mutuo, infatti, la proprietà verrebbe pignorata dalla banca e venduta all’asta per rifarsi della restituzione non avvenuta.

In base alla stima fornita dal perito, pertanto, l’istituto di credito decide se concedere il finanziamento, calcola l’importo da accordare e stabilisce le relative condizioni.

Delibera di finanziamento

La banca, dopo aver svolto ulteriori accertamenti, tra cui l’acquisizione della dichiarazione notarile preliminare sul bene offerto in garanzia, è in grado di deliberare il finanziamento. A delibera avvenuta, la banca ne dà comunicazione al richiedente e fissa la data della stipula ufficiale dell'atto pubblico di finanziamento in presenza di un notaio.

Qual è l’importo massimo finanziabile?

La banca finanzia solo fino all’80% del bene ipotecato, conformemente a quanto disposto dall'articolo 1 della delibera del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR) del 22 aprile 1995. L’importo può essere elevato fino al 100% solo nel caso in cui venissero prestate solide garanzie aggiuntive.

Tre punti chiave
  • I documenti anagrafici e relativi allo stato civile devono essere allegati alla domanda di finanziamento affinché l’istituto mutuante possa misurare il carico familiare del richiedente.
  • Affinché la banca possa valutare se la rata del mutuo sia effettivamente sostenibile per il mutuatario occorre fornire documenti che dimostrino la capacità di credito e di reddito.
  • Occorre fornire anche la documentazione relativa all’immobile oggetto di finanziamento, affinché la banca possa stabilire se lo stesso rappresenti effettivamente una garanzia sufficiente per la concessione del prestito.

Fonti 

FAQ

Cosa posso fare se la delibera del mutuo è negativa?

In caso di rifiuto, si consiglia di richiedere con sollecitudine alla banca di annullare la domanda di finanziamento per rinuncia del cliente e di rilasciare la liberatoria. L’eventuale traccia di un rifiuto segnalato nelle varie banche dati potrebbe rappresentare un elemento penalizzante nel momento in cui presenterai nuove richieste ad altri istituti.  

Quali sono i motivi per cui una banca può rifiutare una domanda di finanziamento?

Le banche solitamente non concedono finanziamenti in presenza di un reddito insufficiente, scarsa anzianità lavorativa, un rapporto rata/reddito non conforme e un valore dell’immobile inidoneo a coprire l’importo del mutuo.

Serve l’atto di delega a firmare la domanda di finanziamento?

Potrebbe essere necessario un atto di delega per l’invio della domanda di finanziamento qualora il richiedente non fosse in grado di farlo personalmente per vari motivi.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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