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Appartamento Vuoto: Info su Spese Condominiali, Tari e Affitto

Andrea Lazzo
04.05.2024
8 min

Quando si possiede un appartamento vuoto, non sempre si ha ben chiaro cosa succeda con le spese condominiali e le tasse. Inoltre, quando si desidera dare in affitto una casa vuota, sorgono sempre tanti dubbi: se arredarla o meno e prassi da seguire in caso contrario. In questa guida offriamo una risposta alle domande più frequenti sui punti menzionati.

Cosa si intende per appartamento vuoto

Cosa s’intende per appartamento vuoto

È bene chiarire subito cosa s’intenda per appartamento vuoto. Un appartamento vuoto è un appartamento non arredato e inabitato, che presenti soltanto gli accessori per la sua occupabilità (impianto elettrico, allaccio ai condotti dell’acquedotto, ecc.). 

Non bisogna quindi confondere un appartamento vuoto da uno “libero”, poiché questo termine si riferisce a un appartamento non abitato.

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Spese condominiali di un appartamento vuoto

Chiariamo subito il concetto: le spese condominiali che fanno riferimento agli spazi comuni vanno sempre pagate, a prescindere che l’appartamento sia vuoto o arredato, libero o occupato. Ecco le principali spese condominiali per un appartamento vuoto:

  • Ascensore: le spese di manutenzione dell’ascensore, che potrebbero prevedere dei costi più bassi per chi abita ai primi piani;
  • Riscaldamento centralizzato: sebbene oggi in molti casi siano stati adottati i termostati per dei costi proporzionali ai consumi, restano comunque dei costi fissi da pagare;
  • Pulizia di portoni e cortili: gli ambienti in comune di passaggio vanno mantenuti puliti e i costi di tali operazioni sono distribuiti tra i condomini;
  • Portineria: l’eventuale presenza di una portineria è a carico dei condomini.

Si paga il riscaldamento di un appartamento vuoto?

Il riscaldamento in un condominio può essere di due tipi: centralizzato o autonomo. Nel caso fosse centralizzato, il massimo che il proprietario di un appartamento vuoto potrà fare è chiudere le manopole del riscaldamento. Tuttavia, per gli impianti centralizzati vi sono da contare anche i costi fissi per la sua manutenzione. 

In pratica, anche quando vi è la presenza di termostati per la regolazione del proprio riscaldamento (e per la sua disattivazione) dovrebbero essere comunque contati i costi fissi per la manutenzione dell’impianto centralizzato

Nel caso di riscaldamento centralizzato, generalmente vi è la misurazione del consumo del riscaldamento dei singoli appartamenti all’interno del condominio. In tal caso vi sarà una quota fissa (manutenzione) e una quota al consumo (relativa a ciò che si consuma effettivamente in base alle impostazioni di termostati e manopole). 

L’unica possibilità di essere esonerati dalla quota dei consumi (ma non dai costi fissi) nel caso non vi fosse la misurazione dei singoli appartamenti, è quella di fare richiesta all’amministratore di condominio, dimostrando che l’appartamento risulterà effettivamente vuoto, con il riscaldamento disattivato manualmente. Tuttavia, è sempre bene riferirsi al regolamento condominiale e rivolgersi al proprio amministratore di condominio per una delucidazione completa e soprattutto specifica per il caso in questione.

Spese condominiali dell’acqua per un appartamento vuoto

Simile a quelle del riscaldamento sono le spese condominiali dell’acqua. In questo caso, la lettura viene solitamente effettuata da ditte specializzate che leggono i contatori o ricevono le letture, che comunicano successivamente al fornitore. 

Vi è quindi una registrazione del consumo relativo al singolo appartamento, tuttavia anche in questo caso andrebbero considerate alcune spese relative all’utilizzo dell’acqua all’interno del condominio, ad esempio relative ad eventuali piscine o fontane, oppure all’utilizzo dell’acqua da parte di chi effettua la pulizia degli ambienti in comune. In tal caso, le spese dell’acqua nel condominio vengono ripartite in base ai millesimi di proprietà dei condòmini.

Nel caso in cui il condominio non sia dotato di contatori, la ripartizione dei costi dell’acqua viene effettuato in base alle tabelle millesimali. Se si possiede un appartamento vuoto privo di contatore, sarà necessario chiedere l’esonero all’amministratore di condominio. 

Casa vuota e Appartamento Vuoto: Tari, IMU e TASI

Cosa fare con le tasse e i tributi quando si ha una casa vuota o un appartamento vuoto?

Esaminiamo le diverse spese nel dettaglio.

Tari per una casa vuota o un appartamento vuoto

Generalmente si pensa subito a IMU e TASI ma prima o poi ci si ricorda anche della Tari, la tassa sui rifiuti. Solitamente si pensa che se nessuno abita l’appartamento, non ci sarà alcun rifiuto e quindi non ci sarà da pagare alcuna tassa… ma in realtà non è così. 

Infatti quando un immobile vuoto rappresenta la seconda o terza casa, è obbligatorio pagare la Tari, anche se disabitata. La normativa infatti si basa sul numero di componenti presunti, in proporzione alla superficie dell’immobile stesso. 

IMU

L’Imposta Municipale Unica si paga in tutti i casi si possieda più di un immobile, oppure nei casi in cui se ne possieda uno che appartenga alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9. 

TASI

Il Tributo per i Servizi Indivisibili è una sorta di quota di finanziamento dei costi di manutenzione di strade, aree verdi, illuminazione pubblica e polizia locale. Si paga insieme all’IMU e ne segue le stesse regole di applicazione e di esenzione, oltre alle scadenze e il modello di pagamento. 

Insieme all’IMU rappresenta uno dei costi più alti, soprattutto per chi ha più immobili. Dato che in questo argomento parliamo degli appartamenti vuoti, probabilmente sarà il vostro caso. 

IRPEF

Chi possiede degli immobili vuoti (non locati) nello stesso comune in cui è situata la propria abitazione principale, oltre all’IMU deve pagare anche l’IRPEF e tassare il reddito fondiario nella dichiarazione dei redditi. Dovrà pagare il 50% della rendita catastale rivalutata del 5%, ed aumentata di ⅓ (come previsto dal D.L. n. 147/2013).

Questo avviene per via della deroga al principio di alternatività IMU/IRPEF, poiché il legislatore in Italia non privilegia i soggetti che detengono immobili non locati, se situati nello stesso comune dell’abitazione principale di chi li possiede. Con questa misura, il legislatore incentiva la locazione degli immobili sfitti.

Spese non condominiali di un appartamento vuoto

Dopo aver parlato ampiamente delle spese condominiali, passiamo a delle spese necessarie e in alcuni casi obbligatorie relative agli appartamenti vuoti. 

Controllo fumi e manutenzione caldaia (sempre obbligatorio)

Il controllo dei fumi e la manutenzione della caldaia sono due operazioni obbligatorie, a prescindere che un appartamento sia vuoto e l’utenza gas disattiva. Il controllo dei fumi va effettuato ogni 2 anni, mentre la manutenzione della caldaia deve avvenire annualmente (a meno che il produttore non disponga espressamente altro sul libretto della caldaia).

Piccole riparazioni necessarie per evitare il deterioramento

Una casa vuota è soggetta a un più facile deterioramento rispetto ad una abitata. Infatti, per una migliore manutenzione l’ideale è che gli ambienti siano correttamente aerati per evitare problemi di umidità e muffe. Inoltre, va monitorata l’eventuale presenza di infiltrazioni, che potrebbero danneggiare pareti e soffitti, soprattutto nel medio o lungo periodo. 

Gli immobili vuoti situati in località molto fredde, durante l’inverno potrebbero andare incontro a importanti danni all’impianto di riscaldamento. 

Per questi motivi, gli ambienti di un appartamento vuoto o una casa vuota andrebbero controllati con costanza, areati e contestualmente si dovrebbe monitorare il corretto funzionamento degli impianti, possibilmente con dei brevi test.

Cosa si intende per casa vuota

Appartamento vuoto in affitto: pro e contro rispetto ad uno arredato

Affittare un appartamento vuoto o arredato porta con sé diversi pro e contro che variano a seconda delle esigenze del proprietario e delle aspettative del mercato di locazione. 

Appartamento vuoto (non arredato)

Pro:

  • Maggiore durata del contratto di locazione: gli inquilini tendono a restare più a lungo in un appartamento vuoto, poiché spesso lo arredano a loro piacimento e si stabiliscono per un periodo più lungo;
  • Minore usura: non avendo mobili da fornire, ci sono meno preoccupazioni relative all'usura o alla manutenzione di questi;
  • Flessibilità per l'inquilino: gli inquilini possono arredare l'immobile secondo i loro gusti e necessità, il che può rendere più facile trovare qualcuno disposto a trasferirsi in uno spazio non arredato;
  • Costi iniziali ridotti: non è necessario acquistare mobili e elettrodomestici, il che riduce i costi iniziali per il proprietario.

Contro:

  • Potrebbe richiedere più tempo per trovare un inquilino: alcuni potenziali inquilini preferiscono un appartamento già arredato, soprattutto se cercano soluzioni abitative temporanee o non vogliono investire in mobili;
  • Possibili periodi di vacanza più lunghi: se l'appartamento non trova subito un inquilino, potrebbe rimanere vuoto per periodi più lunghi, causando perdite di reddito.

Appartamento Arredato

Pro

  • Maggior richiamo per specifici segmenti di mercato: Ad esempio, professionisti in trasferta, studenti o persone in cerca di alloggi temporanei possono preferire appartamenti già arredati;
  • Potenzialmente maggiori rendite: Gli appartamenti arredati possono comandare affitti più alti, in quanto offrono un valore aggiunto immediato;
  • Riduzione dei periodi di vacanza: Un appartamento arredato può essere più attraente e quindi più facilmente affittabile, riducendo i periodi di inattività;
  • Versatilità nel mercato di locazione: Può essere affittato sia a lungo termine che come abitazione temporanea, aumentando le opzioni di locazione.

Contro

  • Maggiore usura e manutenzione: mobili e apparecchiature possono richiedere manutenzione regolare e sostituzioni più frequenti a causa dell'usura;
  • Costi iniziali maggiori: l'acquisto di arredi adatti all'appartamento rappresenta un investimento iniziale significativo;
  • Limitazioni per l'inquilino: alcuni inquilini potrebbero non apprezzare lo stile o la qualità degli arredi forniti, limitando il pool di potenziali affittuari.

Qui di seguito, forniamo una tabella riassuntiva.

CategoriaAppartamento Vuoto (non arredato)Appartamento Arredato
Durata del contrattoMaggiore, poiché gli inquilini tendono a restare più a lungoVariabile, spesso più breve per affitti temporanei
UsuraMinore, senza arredi da mantenereMaggiore, a causa dell'usura degli arredi e necessità di manutenzione
FlessibilitàMassima per gli inquilini che possono arredare secondo i propri gustiLimitata, gli inquilini devono adattarsi agli arredi esistenti
Costi inizialiRidotti, senza necessità di acquistare arrediElevati, a causa dell'acquisto di arredi e elettrodomestici
AttrattivitàPotrebbe essere meno attraente per chi cerca soluzioni pronte all'usoAlta, soprattutto per chi cerca soluzioni abitative temporanee
Periodi di vacanzaPotenzialmente più lunghi, se ci vuole più tempo per trovare inquilinoRidotti, più facile trovare rapidamente inquilini
RenditePotenzialmente minori senza l'aggiunta di arrediPotenzialmente maggiori grazie alla disponibilità immediata
3 Punti Chiave
  • Un appartamento vuoto presenta spesso dei costi inevitabili come le spese di condominio, la manutenzione della caldaia, tasse e imposte.
  • Quando si possiede un appartamento sfitto nello stesso comune in cui è sita la propria abitazione, oltre all’IMU occorre pagare l’IRPEF.
  • Un appartamento vuoto presenta dei pro e dei contro riguardo all’affitto e alla vendita rispetto ad uno arredato.

Fonti

FAQ

Qual è la tassazione sugli immobili vuoti in Italia?

In Italia, la tassazione di un immobile vuoto dipende principalmente dall'IMU (Imposta Municipale Propria). Questa tassa varia a seconda del comune e della destinazione dell'immobile (abitazione principale o secondaria). Gli immobili non locati hanno una tassazione standard, esclusi alcuni casi di esenzione.

Come si calcola la cedolare secca su un appartamento vuoto che voglio affittare?

La cedolare secca è un'opzione fiscale che permette di pagare un'imposta sostitutiva sul reddito da affitto. Il calcolo si effettua applicando una percentuale fissa del 21% (o 10% per contratti a canone concordato) sul reddito annuo lordo proveniente dall'affitto. Questa opzione elimina la necessità di pagare l'IRPEF e le addizionali su quel reddito.

Ci sono spese aggiuntive per un appartamento vuoto rispetto a uno arredato?

Gli appartamenti vuoti generalmente comportano minori costi di manutenzione iniziali rispetto a quelli arredati, ma è importante considerare le spese di gestione ordinaria dell'immobile, come il riscaldamento centralizzato (se presente), le pulizie delle parti comuni e la manutenzione straordinaria, che sono obbligatorie indipendentemente dall'arredo interno.

Andrea Lazzo
Andrea Lazzo è nato a Bari nel 1980 e dal 2009 lavora nel campo della SEO per diverse aziende italiane, estere e multinazionali, nel campo finanziario e immobiliare. Si è specializzato nel settore del real estate in cui opera da oltre 5 anni, con un particolare focus sulle statistiche del mercato immobiliare, estimo e normative vigenti riguardanti le tematiche più richieste da chi desidera vendere e acquistare casa. Il suo obiettivo è di creare un contenuto realmente utile per l'utente, con un linguaggio il più ampiamente comprensibile anche per i temi più tecnici e burocratici.
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