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Quali sono i requisiti di abitabilità di un immobile e per la residenza?

Andrea Lazzo
23.05.2024
5 min

Quando si parla di abitabilità si può notare che c’è sempre molta confusione sul corretto significato del termine e sulle differenze con concetti simili come quello di agibilità. Questo articolo si pone l’obiettivo di fare chiarezza sull’argomento e offrire al lettore una valida fonte per ottenere informazioni su tutto ciò che prevede la legge in fatto di requisiti di abitabilità, in generale e in modo specifico per la residenza. 

Una casa piccola deve disporre dei requisiti di abitabilità

Cosa s’intende per abitabilità?

Partiamo dalla definizione di “abitabilità” e per farlo utilizziamo come fonte il glossario dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI), che alla voce “Abitabilità” rimanda a quella di “Certificato di Abitabilità”, il quale viene descritto come segue:

“Atto amministrativo rilasciato dal Comune attestante la rispondenza dell’immobile ai parametri stabiliti dalla normativa riferiti alle idonee caratteristiche igieniche e sanitarie per l’uso abitativo.” 

Ne deduciamo, che per l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, che fa capo all’Agenzia delle Entrate e quindi rappresenta la maggiore autorità di controllo nel settore immobiliare, l’abitabilità di un immobile dipende dalle sue caratteristiche igieniche e sanitarie per l’uso abitativo. Dalla stessa definizione si deve dedurre anche l’importanza del concetto di uso abitativo, per la quale sono previste delle specifiche misure di cui parleremo tra poco, che una casa deve possedere al fine di poter ottenere il certificato di abitabilità. 

Questa si differenzia dall’agibilità, che invece, sempre secondo l’OMI, fa riferimento alla rispondenze dell’immobile ai parametri delle normativa riferiti alle idonee caratteristiche igieniche e sanitarie diverso dalla destinazione residenziale. Ne abbiamo parlato nell’articolo sul certificato di agibilità.

Quindi, per sintetizzare:

  • Abitabilità: idoneità nelle caratteristiche igieniche e sanitarie per l’uso abitativo (residenziale);
  • Agibilità: idoneità nelle caratteristiche igieniche e sanitarie per l’uso NON residenziale.

In conclusione, abitabilità e agibilità sono sinonimi, ma riguardano immobili di differente destinazione. Per il nostro articolo, quindi, parlando di abitabilità, ci riferiamo agli immobili ad uso abitativo, quindi gli immobili di tipo residenziale. Ciò detto, va considerato che oggi nell’uso comune il concetto di abitabilità è stato assorbito da quello di agibilità, tuttavia per comodità è sempre meglio distinguere la destinazione d’uso e i due termini. 

Requisiti di abitabilità di un immobile

Ora che abbiamo chiarito il significato di abitabilità, vediamo quali sono i requisiti di abitabilità di un immobile, affinché possa essere abitato. Tali requisiti sono disposti dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975, 

  • Altezza: l’altezza dell’immobile, come ad esempio un appartamento o un singolo piano di una casa, deve essere di almeno 2,7 metri (oppure di 2,4 metri nel caso di corridoi e soppalchi). Nei comuni montani sopra i 1.000 s.l.m. il livello minimo dei locali abitabili è di 2,5 metri.
  • Dimensioni: i monolocali per l’uso di una singola persona devono presentare un’area di almeno 28 mq calpestabili, inclusi i servizi igienici (38 mq nel caso di due persone). Per le abitazioni con più locali, la superficie minima è differente;
  • Luminosità (naturale)e ricambio d’aria: il rapporto aeroilluminante (ovvero il rapporto tra la superficie finestrata utile e la superficie calpestabile) deve essere di minimo ⅛ per ogni camera.
  • Bagno: nel bagno occorre che ci sia almeno una finestra o in alternativa una ventola di aspirazione. Per ciò che riguarda il bagno, nel Decreto Ministeriale è anche specificato che in mancanza di apertura all'esterno è proibita l'installazione di apparecchi a fiamma libera. Inoltre, è specificato che per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo.
  • Superficie camere da letto: le camere da letto singole devono presentare una superficie minima di 9 mq, quelle doppie di 14 mq.
  • Conformità impianti: l’impianto elettrico, idrico e termico devono essere conformi alle normative vigenti;
  • Temperatura: gli alloggi devono essere dotati di impianti di riscaldamento in modo tale che la temperatura di progetto dell’aria interna per il riscaldamento sia compresa tra i 18 e 20° (quella esterna varia in base alla località e alla zona climatica).
  • Sicurezza statica dell’intero edificio: un’unità immobiliare da sola non basta a poter soddisfare i requisiti di abitabilità. È fondamentale che l’edificio sia sicuro staticamente;
  • Conformità alle normative acustiche: per motivi di salute per ottenere il certificato di abitabilità è necessario che vi sia il rispetto delle normative acustiche, ovvero che l’unità immobiliare non sia sottoposta a rumori sopra determinate soglie, soprattutto a determinati orari utili al riposo.

Come si può vedere, alcune di queste norme non sarebbero necessarie in immobili non residenziali (come ad esempio la dimensione delle camere) perciò la distinzione tra abitabilità e agibilità risulta ancora molto utile.

Per una maggiore precisione sui casi specifici, è meglio affidarsi ad un esperto immobiliare.

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Le dimensioni della superficie per abitante

Abbiamo visto che per un monolocale i requisiti di abitabilità prevedono 28 mq per una persona e 38 mq per due persone (servizi igienici inclusi in entrambi i casi). Per una casa composta di più locali, la situazione cambia.

In questa tabella evidenziamo i mq necessari per soddisfare i requisiti di abitabilità in base al numero degli abitanti di una casa con più locali

Abitanti (casa con più locali)Mq necessari
114
228
342
456
566
676
786

Come si può notare, per una casa organizzata su più locali sono necessari almeno 14 mq per i primi quattro abitanti, e 10 mq per i successivi

A stabilirlo è l’art. 2 del Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975. Ne abbiamo parlato anche nell’articolo sulla superficie utile abitabile

Le dimensioni della stanza da letto sono importanti per il certificato di abitabilità

L’importanza del certificato di abitabilità

Il certificato di abitabilità è molto più che un pezzo di carta. Se si fa riferimento ai requisiti igienici e sanitari, non se ne può parlare con superficialità, poiché di mezzo ne vanno la dignità ma anche la sicurezza di un’intera comunità. 

Oltre che dal punto di vista civico, il certificato di abitabilità è importante anche dal punto di vista legale, amministrativo e burocratico, poiché si tratta di un passaggio fondamentale per poter abitare un immobile e per instaurarvi la residenza. 

Se un immobile acquistato dovesse risultare inabitabile, il contratto di compravendita potrebbe risultare nullo. Per questo, il certificato di abitabilità serve ad avere una garanzia sulle condizioni dell’immobile al fine di poterlo abitare e non dover sostenere ingenti costi per fare in modo che diventi abitabile secondo gli standard richiesti dalla legge.

3 Punti Chiave
  • I requisiti di abitabilità riguardano le caratteristiche igienico sanitarie di un immobile destinato a uso residenziale.
  • I requisiti di abitabilità includono standard minimi sulla dimensione dell’unità immobiliare per abitante, quantità di aria e luce, riscaldamento, impianto idrico ed elettrico, rumorosità, servizi igienici, sicurezza statica.
  • La norma che disciplina l’argomento in Italia è il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975.

Fonti

FAQ

Il bagno deve avere obbligatoriamente la finestra per poter essere a norma per il certificato di abitabilità?

Il bagno dovrebbe avere una finestra o almeno una ventola di aspirazione. 

In una casa con 4 persone qual è la superficie minima per l’abitabilità?

In un immobile suddiviso in più locali, la superficie minima per l’abitabilità è di 56 mq calpestabili, con servizi igienici inclusi.

Per il certificato di abitabilità qual è la dimensione minima di una stanza da letto matrimoniale?

La legge prevede che per una camera da letto per due persone, la superficie minima sia di 14 mq. Ciò vale anche per le camere matrimoniali con un solo letto.

Andrea Lazzo
Andrea Lazzo è nato a Bari nel 1980 e dal 2009 lavora nel campo della SEO per diverse aziende italiane, estere e multinazionali, nel campo finanziario e immobiliare. Si è specializzato nel settore del real estate in cui opera da oltre 5 anni, con un particolare focus sulle statistiche del mercato immobiliare, estimo e normative vigenti riguardanti le tematiche più richieste da chi desidera vendere e acquistare casa. Il suo obiettivo è di creare un contenuto realmente utile per l'utente, con un linguaggio il più ampiamente comprensibile anche per i temi più tecnici e burocratici.
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