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Diritto di superficie

Jessica Maggi
15.10.2025
10 min

Diritto di Superficie: Che Cos’è?

Risposta rapida

Il diritto di superficie ti permette di costruire o possedere un fabbricato su suolo altrui. Il suo valore si stima in base alla durata residua, ai canoni pattuiti e/o al valore del terreno (spesso secondo criteri fissati dal Comune). L’immobile in diritto di superficie vale meno della piena proprietà se permangono vincoli (es. prezzo massimo di cessione), ma può riallinearsi dopo riscatto/affrancazione. IMU la paga il superficiario; per gli atti costitutivi e le cessioni si applicano regole fiscali specifiche (IVA/registro e imposte dirette secondo i casi).

Sintesi

  • Cos’è: diritto reale che separa fabbricato e suolo.
  • Durata: anche a tempo determinato; alla scadenza il fabbricato si riunisce al suolo.
  • Valore del diritto: attualizzazione dei canoni e/o percentuale del valore dell’area secondo durata e vincoli.
  • Valore dell’immobile: dipende da vincoli convenzionali (es. PEEP) e durata residua; può crescere con riscatto/affrancazione.
  • Successione: si dichiara il valore dell’unità superficiaria (di norma catastale) o il valore venale del diritto se non c’è fabbricato.
  • Riscatto/trasformazione: possibile pagando un corrispettivo al Comune secondo regolamenti locali.
  • Tasse: IMU sul superficiario; per atti costitutivi/cessioni si applicano IVA o registro e, ai fini IRPEF/IRES, regole sui “redditi diversi” o d’impresa a seconda del soggetto e del caso.
Infografica che illustra come funziona il diritto di superficie

Nel nostro Paese si può costruire su terreni di cui non si è proprietari, sottoscrivendo un contratto che prevede un particolare diritto reale di godimento, che prende il nome di diritto di superficie. Di cosa si tratta nello specifico? Cosa prevede la legge in merito? Scopriamo che cos’è e come si calcola il valore del diritto di superficie, come funziona e quali articoli del codice civile disciplinano la materia.

Cosa significa diritto di superficie?

È l’articolo 952 del codice civile a descrivere che cos'è il diritto di superficie. Si tratta di un diritto reale di godimento che attribuisce a un soggetto, detto superficiario, la facoltà di costruire su un terreno di proprietà altrui.

Il proprietario di un terreno può concedere a terzi la possibilità di realizzare opere al di sopra o al di sotto del suolo. Chi costruisce diventa proprietario delle opere edificate ma non del terreno, che rimane al proprietario originario.

Diritto di superficie: esempio concreto

Supponiamo di essere proprietari di un terreno su cui vorremmo costruire una casa, ma non disponiamo dei mezzi finanziari sufficienti per poterlo fare. Decidiamo di concedere il diritto di superficie a un costruttore. Questi otterrà il diritto di costruire e possedere l’immobile edificato sulla nostra proprietà per un periodo di, diciamo, 99 anni. Durante questo periodo, il costruttore ha il diritto di possedere, utilizzare e disporre della casa, ma la proprietà del terreno rimane nostra. Alla fine del periodo di 99 anni, la casa edificata sul nostro terreno diventa anch’essa di nostra piena proprietà.

Diritto di superficie nel codice civile

Il codice civile disciplina il diritto di superficie negli articoli 952, 953, 954 e 955. Vediamoli nello specifico.

  • Art. 952: riguarda la costituzione del diritto di superficie e stabilisce che il proprietario di un terreno possa consentire a un altro soggetto di costruirvi e di acquisire la proprietà della costruzione ma non del terreno.
  • Art. 953 del codice civile: la durata può essere indeterminata o determinata. Il Codice civile non fissa limiti minimi o massimi; nelle convenzioni PEEP si prevede spesso una durata di 99 anni. Se il diritto di superficie è a tempo determinato, alla scadenza dello stesso il proprietario del terreno diviene automaticamente proprietario anche dell’immobile. In alternativa, il proprietario dell’immobile può comprare anche il terreno.
  • Art. 954: elenca le cause di estinzione del diritto di superficie. Le cause tipiche comprendono la scadenza del termine (con riunione della costruzione al suolo), il non uso ventennale del diritto di fare la costruzione, il perimento della costruzione (che non estingue salvo patto contrario) e regola sui contratti di locazione. Non sono previste ‘revoca del proprietario’ o ‘perdita della proprietà del suolo’ come cause tipiche.
  • Articolo 955: stabilisce che il diritto di superficie riguardi anche le opere realizzate nel sottosuolo.

Tipologie di diritto di superficie

Il sopraindicato articolo 952 del codice civile fa distinzione tra due differenti tipologie di diritto di superficie, che illustriamo di seguito:

  • diritto di costruire e mantenere la proprietà superficiaria;
  • diritto di proprietà di una costruzione preesistente.

Nel secondo caso, la proprietà in questione viene acquistata separatamente rispetto al terreno.

Calcolo del valore del diritto di superficie

Calcolatore

Calcolo del valore del diritto di superficie

Scegli il metodo in uso nella tua pratica (canoni attualizzati oppure percentuale del valore dell’area). Il calcolo ha finalità divulgative/estimative.

Importo annuo pattuito nel titolo/contratto.
Anni rimanenti del diritto.
Tasso prudenziale (es. 2%–5%).
Somma dovuta alla scadenza, se prevista.

Risultato Metodo A
Formula: PV = canone × (1 − (1+r)−n)/r + corrispettivo finale/(1+r)n  (se r = 0 ⇒ PV = canone × n + corrispettivo finale)
Note utili
  • Le percentuali e i criteri possono essere fissati da convenzioni/regolamenti comunali (edilizia convenzionata/PEEP) e prevalgono sulla stima libera.
  • Il risultato ha natura estimativa e non costituisce consulenza legale/fiscale.

Metodo operativo (usato in pratica estimativa e nei regolamenti comunali):

  1. Se è previsto un canone: si calcola il valore attuale dei canoni per tutta la durata residua (attualizzazione con un tasso prudenziale) e si somma l’eventuale corrispettivo finale se pattuito.
  2. Se non c’è canone ma il diritto è a termine: si applica una quota percentuale del valore venale del terreno coerente con la durata residua (molti Comuni usano forchette 50–60% della piena proprietà, con possibili abbattimenti), eventualmente al netto degli oneri già corrisposti e rivalutati.
  3. Verifica convenzione/vincoli: se il diritto nasce da edilizia convenzionata (PEEP), il valore segue i criteri fissati dall’ente (formule, coefficienti e/o valori OMI), che prevalgono sulla stima libera.

In sintesi: Valore diritto = PV(canoni residui) ± aggiustamenti oppure percentuale del valore dell’area in base a durata/vincoli comunali.

Valore immobile con diritto di superficie

Per un appartamento o capannone edificato in diritto di superficie:

  • Se esistono vincoli di prezzo (es. PEEP): il prezzo massimo di cessione fissato dalla convenzione/comune limita il valore di mercato.
  • Se i vincoli sono affrancati o il suolo è riscattato (trasformazione in piena proprietà): il valore tende ad allinearsi agli immobili in piena proprietà della stessa zona/tipologia.
  • Durata residua del diritto: più è breve, maggiore è lo sconto richiesto dal mercato.
  • Stima pratica: comparabili omogenei per vincoli, verifica del PMC ove previsto, e aggiustamenti per durata residua e stato d’uso.

Calcolo del valore della proprietà superficiaria per successione

  • Se erediti la proprietà di un fabbricato superficiario (immobile accatastato): in dichiarazione si usa il valore catastale (rendita catastale rivalutata × coefficiente), come per gli altri immobili abitativi/strumentali, tenendo conto di eventuali vincoli che incidono sul valore.
  • Se erediti un diritto di superficie su area senza fabbricato o con solo canone: la base imponibile è il valore venale del diritto, stimato con i criteri di cui sopra (attualizzazione dei canoni e/o percentuale del valore dell’area in base alla durata residua).
  • Oneri reali e vincoli convenzionali vanno indicati e documentati, perché rideterminano il valore imponibile.
Diritto di superficie

Qual è la differenza tra proprietà superficiaria e proprietà per l'area?

  • Proprietà superficiaria: sei proprietario dell’opera (edificio/autorimessa) ma non del suolo; il tuo diritto può avere termine e vincoli.
  • Proprietà dell’area (piena proprietà): sei proprietario sia del suolo sia di quanto vi insiste, senza separazione e senza termine (salvi altri vincoli pubblicistici).
  • Effetti pratici: nella proprietà superficiaria la trasferibilità, la durata e i prezzi possono essere limitati da convenzione; la piena proprietà non ha questi limiti.

Modalità di costituzione del diritto di superficie

Illustriamo di seguito le modalità di costituzione del diritto:

  • Contratto che può essere di compravendita, permuta o donazione;
  • Testamento;
  • Usucapione.

Chi desidera beneficiare di una proprietà superficiaria deve acquisire il diritto di superficie con un atto pubblico o una scrittura privata autenticata da un notaio, in cui si stabiliscono gli accordi tra proprietario del terreno e superficiario.

Nell'ambito PEEP (edilizia convenzionata), il diritto di superficie nasce mediante convenzione con il Comune ex art. 35, L. 22 ottobre 1971, n. 865 (o altro atto dell’ente proprietario dell’area), formalizzato con atto pubblico e trascritto nei registri immobiliari. Il permesso di costruire non costituisce di per sé un diritto reale. Rimane ferma la pubblicità immobiliare presso la Conservatoria dei registri immobiliari.

Cessione del diritto di superficie

La regola generale è che il diritto di superficie è alienabile; eventuali limiti o la necessità del consenso del proprietario del suolo non derivano dal codice civile in via generale, ma dalla convenzione (es. PEEP) o da patti contrattuali indicati nell’atto.

Come abbiamo visto, il proprietario del terreno può trasferire il diritto di superficie al di sopra e al di sotto del suolo. Il diritto si estende sia allo spazio al di sopra sia a quello al di sotto del terreno in questione. Le opzioni che riguardano la cessione del diritto di superficie possono, pertanto, variare. La più classica consiste nella divisione dei due spazi e l’assegnazione dei rispettivi diritti a due soggetti differenti.

Il proprietario può cedere il diritto di superficie di un immobile edificato sul terreno di sua proprietà a un soggetto e la proprietà di autorimesse o altre strutture realizzate nel sottosuolo a un terzo. In tal caso i due interessati diventerebbero egualmente superficiari.

Nella prassi, sono spesso le aziende ad avere necessità di costruire edifici per ampliare le proprie attività senza, però, dover necessariamente acquistare anche la proprietà del terreno. Altrettanto spesso le aziende acquisiscono costruzioni preesistenti su terreni di proprietà altrui.

Il diritto di superficie è costituibile anche su terreni in comproprietà. In questo caso l’unica condizione necessaria a costruirvi è il consenso di tutti i proprietari.

Come funziona il riscatto?

È possibile acquistare il terreno prima dei 99 anni con il riscatto. Procedendo in questo modo, il terreno diventa piena proprietà del titolare del diritto di superficie. In sostanza, non si gode più del diritto di superficie e si diventa completamente proprietari del terreno.

Occorre presentare la pratica di riscatto all’ufficio urbanistico del comune in cui si trova l’immobile. I tempi possono variare indicativamente da qualche mese a un anno.

Quanto costa riscattare il diritto di superficie?

Il costo può variare sensibilmente da comune a comune. Alcuni contratti prevedono una clausola che stabilisce il prezzo di riscatto, mentre altri possono richiedere una valutazione immobiliare delle costruzioni e una stima del valore del terreno per determinare il costo del riscatto.

Come calcolare valore del diritto di superficie

Il valore del diritto di superficie corrisponde alla somma di denaro che il titolare dello stesso deve corrispondere periodicamente al proprietario del terreno. L’importo viene stabilito in base a:

  • valore del terreno;
  • superficie occupata;
  • destinazione d’uso.

In genere, il valore è rivalutato ciclicamente nel corso della durata del diritto di superficie.

Si può trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà?

Il riscatto/trasformazione avviene pagando al Comune un corrispettivo calcolato da regolamenti e delibere (di norma basato sul valore venale dell’area, con percentuali e abbattimenti; spesso è prevista anche la separata affrancazione dei vincoli di prezzo). 

Con l’atto notarile e la trascrizione, l’unità diventa piena proprietà e decadono i vincoli connessi al diritto di superficie (salvo diverse pattuizioni o vincoli urbanistici residui).

Come funziona la tassazione del diritto di superficie?

  • IMU: è dovuta dal titolare del diritto di superficie (non dal proprietario del suolo).
  • Costituzione del diritto (terreni agricoli): in prassi recente, l’imposta di registro è 9% (salve ipotesi soggette a IVA se ricorrono i presupposti soggettivi/oggettivi).
  • IVA/Registro: la costituzione/cessione del diritto di superficie può essere soggetta a IVA (con imposte ipocatastali fisse) oppure, in esenzione/non imponibilità, a imposta di registro proporzionale; dipende da chi cede e dall’oggetto (terreno agricolo/edificabile/fabbricato) e dalla disciplina vigente.
  • Imposte dirette (IRPEF/IRES): i corrispettivi per la costituzione o cessione del diritto possono concorrere al reddito come redditi diversi o componenti di impresa (per operatori economici), secondo i casi e la prassi più recente.
  • Redditi fondiari: i proventi e la rendita dell’immobile spettano al superficiario, quale possessore a titolo di diritto reale.

Nota: la disciplina fiscale ha ricevuto chiarimenti recenti (risposte/risoluzioni AE). Per gli atti specifici conviene verificare regime IVA/registro e inquadramento ai fini delle imposte dirette con il notaio o il consulente, alla luce dell’ultima prassi.

Fonti

FAQ

Posso trasferire a un'altra persona il diritto di superficie di cui beneficio?

In genere il diritto di superficie può essere trasferito a terzi ma può essere richiesto il consenso del proprietario del terreno per procedere con il trasferimento.

Che differenza c’è tra diritto di superficie e diritto di proprietà?

Il diritto di superficie e di proprietà sono due concetti giuridicamente differenti. Il diritto di superficie è il diritto reale di godimento che rimane comunque parziario e limitato. Permette, come abbiamo visto, a un soggetto di edificare o coltivare su terreni che non gli appartengono per un determinato periodo di tempo e di acquisirne la proprietà superficiaria. Il diritto di proprietà è, invece, il diritto di godimento pieno assoluto su un bene immobile, che comporta la piena disponibilità e la possibilità di disporre del terreno in qualsiasi modo si desideri. 

Si può trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà?

Sì, è possibile trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà. Il superficiario diventa pieno proprietario del terreno su cui ha edificato. L’operazione comporta l’estinzione del diritto di superficie e la costituzione del diritto di proprietà. 

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.