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Case in Bioedilizia, Progettate e Costruite nel Nome della Sostenibilità Ambientale 

Jessica Maggi
28.05.2024
6 min

Coerentemente con la tendenza del mercato immobiliare a muoversi alla ricerca di soluzioni sostenibili, sono sempre più richieste le case in bioedilizia, progettate e realizzate puntando sulla massimizzazione dell’efficienza energetica e sulla minimizzazione dell’impatto ambientale nell’intero ciclo di vita dell’edificio. Scopriamo di cosa si tratta.

Cos’è una casa in bioedilizia?

Case in bioedilizia

Una casa in bioedilizia è costruita rispettando i principi di sostenibilità ambientale in ogni fase, dal processo di progettazione alla costruzione dell’edificio, minimizzando o annullando del tutto l’impatto sull’ambiente e favorendo, al contempo, il comfort degli occupanti. 

Le case in bioedilizia possono essere: 

  • costruzioni ex-novo;
  • opere di conversione; 
  • frutto di interventi di ristrutturazione;
  • case prefabbricate, soluzioni abitative i cui elementi strutturali vengono prodotti in azienda per poi essere trasportati nel luogo di destinazione finale e assemblati sulla base di uno specifico progetto.

L’obiettivo, in ogni caso, è creare un’integrazione efficace tra la salvaguardia dell’ambiente, il comfort abitativo degli occupanti e l’efficienza energetica e tecnologica dell’edificio.

Cosa vuol dire bioedilizia?

La bioedilizia, o bioarchitettura, è un approccio innovativo alla progettazione, costruzione e gestione di edifici che pone al centro dell’attenzione la salvaguardia dell’ambiente e il benessere degli occupanti. Nello specifico, la bioedilizia mira a:

  • ridurre l'impatto ambientale dei fabbricati, sia in fase di costruzione che di utilizzo; 
  • preservare l'ambiente e le risorse, tenendo conto delle caratteristiche del terreno e del paesaggio, 
  • non alterare gli equilibri ambientali e paesaggistici; 
  • rispettare la natura;
  • fare in modo che l’elemento edilizio sia compatibile e in armonia con l'ambiente che lo circonda;
  • ottimizzare l’uso di energia; 
  • ridurre il consumo di risorse naturali; 
  • utilizzare principalmente fonti di energia verde, come pannelli solari e collettori fotovoltaici che permettono di generare energia pulita, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili;
  • ridurre l’inquinamento, le emissioni di gas serra e la produzione di rifiuti, promuovendo il riutilizzo e il riciclo.

La bioedilizia mira altresì a favorire il benessere degli occupanti, rendendo gli ambienti più salubri, confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico e assicurando un ottimale isolamento acustico, visivo e igrotermico, un’adeguata ventilazione, una buona qualità dell’acqua e una solida protezione da umidità e campi elettromagnetici. 

Cosa significa costruire in bioedilizia?

Costruire in bioedilizia significa costruire, ristrutturare o convertire elementi edilizi nel modo più ecologico e sostenibile possibile, ricorrendo a:

  • tecniche costruttive innovative e sostenibili, basate su energie rinnovabili, tecnologie ecosostenibili e sistemi ecologici, senza l’utilizzo di sostanze che, nel tempo, possono rivelarsi nocive, dannose e irritanti; 
  • materiali di origine naturale, derivati da fonti rinnovabili o frutto di tecnologie innovative o riciclo di materie prime, in ogni caso sicuri, atossici, riciclabili e poco energivori, il cui eventuale smaltimento non procuri danno all'ecosistema;
  • materiali dalle proprietà termoisolanti, che garantiscano una bassa dispersione del calore e l’assenza di ponti termici riducendo, di conseguenza, i consumi domestici relativi al riscaldamento e raffrescamento artificiali; 
  • sistemi, impianti e fonti di energie rinnovabili, che aiutano a ridurre sia le emissioni inquinanti dell’abitazione che i costi di mantenimento della stessa producendo in modo autonomo almeno una parte dell’energia necessaria;
  • soluzioni che favoriscano l'efficienza energetica.

Costruire in bioedilizia significa anche favorire un’armoniosa integrazione dell’edificio con l’ambiente circostante, nella maniera meno invasiva e più rispettosa possibile.

Pro e contro di una casa in bioedilizia

I principi della bioedilizia stanno rivoluzionando il modo di progettare ed erigere edifici, non solo a livello urbanistico e architettonico, ma anche e soprattutto in termini di scelta di tecnologie e materiali di costruzione ecosostenibili. La bioedilizia offre indubbi, apprezzabili vantaggi a cui, però, corrispondono aspetti che ne stanno frenando la diffusione. Li illustriamo schematicamente di seguito.

VantaggiSvantaggi

Costruzione più rapida rispetto alla tradizionale edilizia in muratura, con tempi di cantiere più brevi. 

Alto valore di mercato, grazie all’efficienza energetica e all’attenzione per l’ambiente.

Un immobile progettato secondo i canoni della bioedilizia e le nuove normative non rischia di perdere valore nel tempo. 

Le case in bioedilizia hanno un basso impatto ambientale, se non nullo.

Massimo comfort abitativo. 

Risparmio energetico che aiuta ad ammortizzare la spesa iniziale nel lungo termine.

Qualità dell'aria indoor e dell'acqua nettamente migliore a quella di qualsiasi altro edificio realizzato senza tener conto dei fattori ambientali.

Incentivi statali e detrazioni fiscali per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica e della classe a cui appartiene l’immobile.

30 anni di garanzia a copertura di difetti di costruzione rispetto ai 10 generalmente concessi per le abitazioni tradizionali.

Costi di costruzione complessivamente piuttosto elevati, nonostante gli incentivi e le detrazioni. 

Manutenzione specifica e periodica per garantire il corretto funzionamento delle tecnologie ecosostenibili, con costi aggiuntivi non indifferenti.

Difficoltà nella ricerca di professionisti, architetti, progettisti e costruttori adeguatamente formati in bioedilizia.

Come costruire una casa in bioedilizia?

Ripercorriamo di seguito la procedura da seguire se si intende costruire una casa in bioedilizia

  1. Individuazione di un terreno edificabile: le case in bioedilizia da utilizzare con finalità abitative possono essere erette esclusivamente su terreni edificabili. Benché si tratti di immobili realizzati tenendo conto dei fattori ambientali, non possono occupare terreni agricoli e aree boschive, protette o poste sotto vincoli di tutela paesaggistica. In caso di dubbio sull’edificabilità del terreno su cui si desidera costruire una casa in bioedilizia, è consigliabile consultare l’ufficio tecnico del comune competente.
  2. Indagine geologica del terreno: dopo aver appurato che il terreno su cui si intende costruire sia edificabile, occorre condurre un’approfondita indagine geologica finalizzata a stabilire se l’area di costruzione individuata sia effettivamente idonea ad accogliere la struttura che si desidera erigere.
  3. Verifica della possibilità di allaccio al sistema fognario e alla rete pubblica di fornitura di gas naturale, acqua ed energia elettrica.
  4. Redazione del progetto, con approccio integrato di un’équipe di professionisti altamente qualificati e debitamente formati in bioedilizia. 
  5. Presentazione del progetto all’ufficio tecnico del comune competente.
  6. Ottenimento del permesso di costruire.
  7. Presentazione al comune competente della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), un titolo edilizio introdotto con il decreto legge numero 78 del 31 maggio 2010.
  8. Avvio del cantiere.
  9. Opere di scavo e posa delle fondamenta in cemento armato.
  10. Costruzione della struttura.
  11. Interventi di impermeabilizzazione e isolamento.
  12. Allaccio alla fognatura e alla rete pubblica di fornitura di gas naturale, acqua ed energia elettrica.

Dopo l’installazione dei sistemi di riscaldamento e dell’impianto idraulico ed elettrico si può procedere con le finiture, la tinteggiatura e l’arredamento. 

Quanto costa costruire una casa in bioedilizia?

Le case in bioedilizia, se costruite da zero, hanno indicativamente un prezzo compreso tra 1800 e 2000 euro al metro quadro. Se prefabbricate – le cosiddette case in bioedilizia chiavi in mano – il prezzo può scendere fino a 1300-1500 euro al metro quadro. 

Il costo può variare in base alla complessità del progetto e ai materiali di costruzione. Tuttavia, è opportuno considerare che, sebbene l’investimento iniziale possa effettivamente essere piuttosto elevato, i risparmi energetici aiutano ad ammortizzare la spesa nel lungo termine.

Tre punti chiave
  • Una casa in bioedilizia è progettata e costruita minimizzando l’impatto ambientale e massimizzando l’efficienza energetica.
  • La bioedilizia è un approccio innovativo alla progettazione, costruzione e gestione di edifici che pone al centro dell’attenzione la salvaguardia dell’ambiente e il comfort degli occupanti.
  • A fronte di un investimento iniziale piuttosto sostanzioso, i risparmi energetici garantiti nel lungo termine da questa soluzione innovativa aiutano ad ammortizzare la spesa.

Fonti 

FAQ

Quanto costa una casa in bioedilizia di 100 mq?

Una casa in bioedilizia di 100 mq può costare sui 180.000-200.000 euro circa.  

Quanto costa una casa prefabbricata in bioedilizia?

Indicativamente, una casa prefabbricata in bioedilizia di 100 mq può costare sui 130.000-150.000 euro circa.

Quali sono i materiali ecosostenibili utilizzati nelle case in bioedilizia?

Il legno lamellare, il calcestruzzo cellulare prodotto con materiali riciclati e isolanti naturali come la fibra di cellulosa e la lana di roccia sono materiali frequentemente utilizzati nella costruzione di edifici secondo i principi della bioedilizia, così come bambù, paglia, sughero, gesso, argilla espansa e fibra di canapa e juta.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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