Sì, si può vendere una casa senza agibilità: la compravendita resta valida, ma l’assenza va dichiarata per iscritto in preliminare e rogito. La mancanza di agibilità può comportare inadempimento del venditore e dare all’acquirente rimedi (riduzione prezzo, risoluzione, risarcimento), oltre a difficoltà di mutuo e deprezzamento. Per massimizzare sicurezza e valore: verifica regolarità urbanistica/catastale, inserisci clausole chiare, e valuta l'ottenimento della SCA (Segnalazione Certificata di Agibilità) prima della vendita, se ottenibile.
Sintesi
Se ti stai chiedendo se si possa vendere una casa senza abitabilità (termine oggi sostituito con "agibilità"), in questo articolo troverai una guida completa sull'argomento.
Sì, la vendita è possibile anche senza agibilità. Non si tratta di nullità dell’atto, ma di una qualità mancante dell’immobile che va dichiarata e che può incidere su prezzo, tempi e responsabilità tra le parti.
Quindi, la vendita di una casa senza abitabilità è possibile ma occorre tenere presente i seguenti punti:
Considerata la complessità della questione, è consigliabile rivolgersi a un legale o a un notaio prima di vendere una casa senza agibilità, arrivando al momento del rogito ovvero alla fase di firma con questo tipo di questioni irrisolte.
Per approfondire il concetto di abitabilità, leggi il nostro articolo sull'agibilità di immobile. Per informazioni generali sulla vendita, leggi l'articolo su come vendere una casa.
Per valutare un immobile, a prescindere dalla sua abitabilità, è necessario considerare numerosi fattori tra cui la posizione, il mercato immobiliare della zona, i prezzi degli immobili simili, il numero di ambienti, l'età dell'edificio, lo stato dell'immobile ed altri ancora.
Per avere un'idea sul valore dell'immobile che si desidera vendere o acquistare, è possibile utilizzare il nostro strumento di valutazione immobiliare gratuito, che in pochi passaggi consente di stabilire un valore effettivo. In questo modo, si può calcolare anche il valore dell'immobile una volta ottenuto il certificato di abitabilità.
Qui di seguito spieghiamo come vendere una casa senza certificato di abitabilità, per stare a posto con la legge ed evitare ogni eventuale problematica.
EsempiEsempio di clausola informativa
“Le parti dichiarano che l’immobile è privo di agibilità alla data odierna. L’acquirente ne prende atto e accetta l’immobile nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, con ogni effetto.”
Esempio di liberatoria dell’acquirente
“L’acquirente dichiara di essere stato informato in modo chiaro e completo dell’assenza di agibilità e di accettare tale condizione, fermo restando il diritto ai rimedi previsti dalla legge in caso di violazioni o difformità non dichiarate.”
La SCA è una segnalazione presentata da un tecnico abilitato che attesta sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico e conformità impiantistica dell’immobile. Non è più un certificato rilasciato dal Comune: l’amministrazione effettua verifiche successive.
Quando si usa: dopo nuova costruzione o interventi rilevanti, e – se ricorrono i presupposti tecnici e documentali – anche per regolarizzare immobili legittimi rimasti privi di agibilità.
Perché farla prima della vendita: migliora la commerciabilità, riduce il rischio di contenziosi, aiuta nei rapporti con banche e assicurazioni.
Il certificato non è obbligatorio nei seguenti casi:
Se vendi senza indicare per iscritto che l’immobile non ha agibilità, rischi un grave inadempimento. A seconda della gravità e della sanabilità dei problemi, l’acquirente potrà chiedere riduzione del prezzo, risoluzione del contratto e risarcimento dei danni.
Se si vende una casa senza certificato di abitabilità senza informarne l'acquirente si può configurare un illecito civile e, in certe circostanze, anche un reato penale.
Situazione | Effetto sull’atto/rapporto | Rimedi per l’acquirente | Cosa fare (venditore) |
---|---|---|---|
Agibilità assente ma dichiarata | Atto valido; informazione trasparente | Valutazione consapevole; possibile ribasso | Clausola chiara + liberatoria informata |
Agibilità assente e non dichiarata | Grave inadempimento | Riduzione prezzo; risoluzione; risarcimento | Informativa immediata e negoziazione |
Vizi sanabili (impianti/documenti regolarizzabili) | Immobile utilizzabile dopo adeguamenti | Riduzione prezzo; termini per la sanatoria | Piano lavori + presentazione SCA |
Violazioni insanabili / uso non realizzabile | Inidoneità grave (aliud pro alio) | Risoluzione e risarcimento | Valutare recesso e riposizionamento |
Unità agibile in edificio non agibile | Finanziabilità difficile; appetibilità ridotta | Recesso o sconto significativo | Interventi condominiali + attestazioni tecniche |
Immobile ante 1934 senza “certificato storico” | Non è vizio se legittimo | — | Verifiche igienico-sanitarie e conformità; valutare SCA |
Mutuo negato per assenza di agibilità | Blocco della compravendita | Recesso o rinegoziazione | Ottenere SCA o rivedere prezzo/tempi |
La giurisprudenza ha spesso ritenuto che l'assenza di agibilità costituisca un grave inadempimento del venditore. Se la vendita è accompagnata da un comportamento doloso, cioè se il venditore nasconde consapevolmente l’informazione per indurre il compratore a concludere il contratto, potrebbe configurarsi il reato di truffa contrattuale (art. 640 c.p.)
"Chiunque, con artifizi o raggiri, induce taluno in errore e lo induce a compiere un atto da cui deriva per sé o altri un ingiusto profitto con altrui danno."
L’omissione dell'informazione può rappresentare una violazione degli obblighi di buona fede e correttezza contrattuale, oltre che una violazione della garanzia per vizi (art. 1490 e ss. c.c.) e causare l’annullabilità del contratto per dolo omissivo (in base all'articolo 1439 c.c.).
Il documento relativo certificato di agibilità è considerato un requisito essenziale dell’immobile, in particolare se ad uso abitativo. Se l'acquirente dimostra che non avrebbe acquistato o avrebbe pagato un prezzo inferiore conoscendo la mancanza del certificato, può:
Naturalmente, perché vi sia reato, devono esserci prova del dolo e della volontà di trarre un profitto ingiusto.
L'acquisto di un immobile non provvisto del documento necessario relativo alla certificazione di abitabilità, è quindi protetto dalle legge italiana. Il Codice Civile consente di fare causa per la risoluzione del contratto poiché l'immobile non presenta le caratteristiche necessarie richieste per soddisfare il requisito di abitabilità.
Assicurati di svolgere tutte le seguenti attività:
1. Verifica la regolarità urbanistica e catastale
☐ Controlla che l’immobile sia conforme dal punto di vista urbanistico (no abusi edilizi)
☐ Verifica che la planimetria catastale sia aggiornata
☐ Richiedi visura catastale e atto di provenienza
2. Informa l’acquirente in modo trasparente
☐ Comunica per iscritto l’assenza del certificato di agibilità
☐ Specifica le conseguenze della mancanza di agibilità (mutuo, allacciamenti, residenza…)
☐ Verifica che l’acquirente comprenda e accetti la situazione
3. Inserisci una clausola nel compromesso e nell’atto di vendita
☐ Fai redigere da un notaio o avvocato una clausola esplicita sull’inagibilità
☐ Inserisci la rinuncia da parte dell’acquirente a eventuali contestazioni future
☐ Fai firmare una liberatoria all’acquirente
4. Prepara tutta la documentazione disponibile
☐ Planimetria catastale
☐ Titolo edilizio (concessione edilizia o permesso di costruire)
☐ Visura catastale e APE (obbligatorio)
☐ Certificazioni impianti (se disponibili)
☐ Eventuali relazioni tecniche, vincoli, servitù
5. Considera una riduzione di prezzo
☐ Valuta l’impatto della mancanza di agibilità sul valore di mercato
☐ Eventualmente, ricalcola il prezzo con un consulente o perito
6. Valuta se richiedere l’agibilità prima della vendita (facoltativo)
☐ Se l’immobile è conforme, consulta un tecnico per ottenere l’agibilità
☐ Considera i costi e i tempi della procedura
☐ Valuta se il rilascio può aumentare l’attrattività e il prezzo dell’immobile
Documento | Obbligatorio | Chi lo fornisce | Quando aggiornarlo |
---|---|---|---|
Atto di provenienza | Sì | Venditore/Notaio | Se mancante/illeggibile |
Visura e planimetria | Sì | Venditore/Tecnico | Se non coerenti |
Titolo edilizio | Di regola sì | Venditore/Tecnico | Se servono integrazioni |
Dichiarazioni impianti | Consigliate | Installatori/Venditore | Se impianti modificati |
APE | Sì | Certificatore | Se scaduto |
SCA | Consigliata | Tecnico | Prima del rogito |
Sì. L’assenza di agibilità non determina la nullità dell’atto, ma va dichiarata e può generare rimedi in favore dell’acquirente.
Spesso no o solo con condizioni restrittive. È una criticità pratica frequente.
“Abitabilità” è il termine storico; oggi l’agibilità si attesta tramite SCA, una segnalazione del tecnico abilitato con controlli successivi del Comune.
Se il fabbricato è legittimo ma privo di certificazione storica, si verifica la conformità attuale; in presenza di interventi o cambi d’uso, può essere necessaria la SCA.
Possibili ostacoli e tempistiche variabili per prassi locali e gestori: valuta prima con tecnico e sportelli competenti.