Se si intende vendere o affittare un immobile è necessario munirsi dell’attestato di prestazione energetica (APE), un documento tecnico che ne definisce le caratteristiche energetiche. Chi lo redige? Quanto costa? Perché è così importante? Scopriamo perché la legge ha imposto che per vendere casa serve l’APE e in quali altri casi è richiesto.
L’attestato di prestazione energetica (APE), introdotto in sostituzione dell’attestato di certificazione energetica (ACE) con il decreto legge numero 63 del 4 giugno 2013, è un documento tecnico redatto e rilasciato da certificatori abilitati, che:
L’APE consente di calcolare la classe energetica dell’immobile in una scala che va da A4 a G in base a come sia stato costruito lo stesso sotto il profilo dell'isolamento termico e del consumo energetico.
A partire dal 1° luglio 2009 l’attestato di prestazione energetica è stato dichiarato obbligatorio per la compravendita di immobili. Chi desidera vendere casa, pertanto, deve necessariamente includerlo nella documentazione da allegare al contratto di compravendita.
A regolare queste disposizioni è il decreto legislativo numero 192 del 19 agosto 2005, attuativo della direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea sul rendimento energetico nell'edilizia, e successivamente modificato dalla legge numero 90 del 3 agosto 2013.
Per legge i contratti di compravendita devono contenere una specifica clausola con cui l'acquirente dà atto di aver ricevuto la documentazione comprensiva dell'attestato di prestazione energetica, a pena di nullità.
A partire dal 1° luglio 2010 l’APE è stato reso obbligatorio anche per la locazione sia di interi edifici che di singole unità abitative.
La sopraindicata legge numero 90 del 3 agosto 2013 illustra i casi in cui sia necessariamente richiesto presentare l’attestato di prestazione energetica. Vediamo nello specifico quando serve l’APE:
Vige altresì l’obbligo di dotare dell’APE gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a importanti interventi di ristrutturazione nonché di demolizione e ricostruzione.
Al fine di favorire un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, il suddetto decreto legislativo numero 192 del 19 agosto 2005 impone una serie di obblighi, che elenchiamo di seguito:
Il mancato rispetto di tali obblighi può comportare pesanti sanzioni amministrative. False dichiarazioni in materia possono costituire un grave illecito.
L’attestato di prestazione energetica è richiesto per:
Come sancito dal sopraindicato decreto legislativo numero 192 del 19 agosto 2005, l’APE è altresì richiesto per la pubblicazione di annunci sulle piattaforme immobiliari digitali, sia inerenti immobili da vendere che da affittare. L'attestato di prestazione energetica è un documento richiesto a tutela del consumatore. I parametri energetici devono essere chiaramente indicati negli annunci immobiliari sia per quanto riguarda nuove costruzioni che edifici già esistenti e immobili ristrutturati di recente.
Nel caso in cui un immobile venisse venduto senza presentazione dell’APE, si rischia di incorrere in sanzioni che possono arrivare a 18.000 euro.
Qualora il bene venisse affittato senza presentare l’attestato, il proprietario verrebbe punito con sanzioni amministrative che possono arrivare a 1800 euro.
Se l’annuncio di un immobile da vendere o affittare non contiene i parametri energetici, si rischia una sanzione amministrativa che può arrivare a 3000 euro. Pertanto, oltre a eseguire un’accurata valutazione immobiliare del bene in questione al fine di determinare un prezzo di vendita o locazione equo e in linea con il mercato, occorre munirsi dell’attestato di prestazione energetica anche solo per pubblicare un annuncio su portali di settore e piattaforme digitali.
In ottemperanza a quanto disposto dal decreto del Presidente della Repubblica numero 75 del 16 aprile 2013, l'APE è un documento ufficiale che può essere prodotto e rilasciato solo da professionisti accreditati, debitamente iscritti all’albo dei certificatori energetici della regione in cui operano. Chi non sia in possesso dell’APE può rivolgersi a un tecnico abilitato che, dopo aver eseguito un sopralluogo e un’approfondita valutazione energetica, rilascerà l’attestato e provvederà a registrarlo e depositarlo presso il catasto energetico regionale. Il documento ha validità di 10 anni dalla data di rilascio.
Per il rilascio dell’attestato di prestazione energetica i costi possono variare orientativamente da 150 a 250 euro a seconda delle caratteristiche dell’immobile e della sua posizione.
L'articolo 8 del suddetto decreto legislativo numero 192 del 19 agosto 2005 stabilisce che, contestualmente alla conclusione dei lavori di costruzione o ristrutturazione di un edificio, il direttore dei lavori debba presentare al comune di competenza l'attestato di qualificazione energetica (AQE), un documento diverso dall’APE, che certifica che durante l’esecuzione dei lavori siano stati rispettati tutti i principi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica del fabbricato.
Per vendere casa avrai bisogno dell'APE, attestato di prestazione energetica, non dell'ACE. L’ APE, introdotto nell’ordinamento giuridico italiano per effetto del decreto legge numero 63 del 4 giugno 2013, ha sostituito l’attestato di certificazione energetica (ACE).
No, l’attestato di prestazione energetica (APE) non va confuso con l’attestato di qualificazione energetica (AQE), che viene richiesto solo contestualmente alla fine dei lavori di costruzione o ristrutturazione di un edificio.
L'APE deve essere richiesto dal proprietario dell'immobile che intende vendere o affittare la sua proprietà.