L’indirizzo di un edificio può dirsi completo se comprende l’esatta indicazione della via o della piazza in cui è ubicato, nonché del numero civico. Di cosa si tratta? A cosa serve? Si deve presentare una richiesta di numero civico qualora si costruisse un nuovo fabbricato? E cosa bisogna fare se un edificio esistente viene suddiviso in più unità immobiliari distinte e indipendenti tra loro? A queste e altre domande forniremo risposte complete ed esaurienti in questa guida.
Il numero civico, comunemente detto solo civico, è un codice numerico o alfanumerico che viene assegnato a un immobile per identificarlo in modo univoco nel contesto di una specifica strada, piazza, via, contrada o località. Nello specifico, il numero civico, secondo quanto sancito dalla legge numero 1228 del 24 dicembre 1954, serve a identificare l’ingresso di un determinato edificio, e talvolta anche i vari sub-ingressi.
Nella maggior parte dei Paesi, gli elementi costitutivi di un indirizzo postale sono, appunto, la via, piazza o contrata in cui si trova uno specifico fabbricato e il numero civico.
L’assegnazione del numero civico è essenziale per questioni di natura anagrafica, poiché ogni nucleo familiare deve risultare residente presso un indirizzo ben definito.
L’articolo 43 del decreto del Presidente della Repubblica numero 223 del 30 maggio 1989 stabilisce che, quando si erige un nuovo fabbricato o se ne ristruttura, fraziona o amplia uno esistente con conseguente modifica degli ingressi, il proprietario dell’immobile o il titolare di altro diritto reale debba richiedere al comune l’attribuzione di un nuovo numero civico o la verifica della numerazione civica già assegnata in virtù delle modifiche apportate.
Alla numerazione civica provvede l’ufficio comunale di toponomastica, tenendo conto dei dati ISTAT (Istituto nazionale di statistica) relativi agli ultimi censimenti della popolazione.
La numerazione civica viene aggiornata periodicamente dal comune in base a:
Si segue uno schema fisso con numeri progressivi che vengono assegnati partendo dal centro urbano per arrivare alle aree più periferiche. In linea generale, ai fabbricati che sorgono sul lato sinistro della carreggiata vengono assegnate le cifre dispari e, viceversa, le cifre pari a quelli ubicati sul lato destro. Anche piazze e piazzali seguono una numerazione progressiva, che parte, però, dal palazzo più importante proseguendo in senso orario.
In caso di opere di nuova costruzione, il proprietario dell’immobile, l’amministratore dello stabile o chiunque ne abbia titolo deve chiedere al comune l’assegnazione di un nuovo numero civico.
A costruzione ultimata, prima che il fabbricato possa essere occupato, occorre depositare l’istanza all’ufficio di toponomastica del comune di riferimento nei giorni e orari di apertura al pubblico. In alternativa la richiesta di numero civico può essere inviata a mezzo posta ordinaria con busta di ritorno preaffrancata o posta certificata (PEC).
Affinché l’immobile in questione possa essere individuato sulla cartografia agli atti, per richiedere il numero civico è necessario indicare:
Alla richiesta deve essere allegata anche una planimetria catastale che indichi distintamente gli accessi da contrassegnare e la destinazione d’uso degli ambienti a cui conducono.
La costruzione ex novo di un edificio non è l’unica situazione in cui si rende necessario fare richiesta di un numero civico. Anche dopo aver eseguito interventi edilizi di frazionamento, ristrutturazione o ampliamento di un immobile esistente occorre darne notifica in carta libera al comune di riferimento affinché effettui le dovute verifiche sulla numerazione civica ed eventualmente apporti modifiche.
In caso di cambiamenti significativi nella struttura di un edificio o realizzazione di nuove aperture, come cancelli e ingressi, occorre richiedere una verifica. Laddove necessario, l’ufficio di toponomastica provvederà alla revisione della numerazione e all’assegnazione di nuovi numeri civici.
Riportiamo di seguito il modello fac simile del modulo di richiesta da inviare al comune per l’attribuzione del numero civico al momento dell’ultimazione dei lavori di costruzione o per la verifica della numerazione in seguito a interventi edilizi di frazionamento, ampliamento o ristrutturazione eseguiti su immobili esistenti.
Luogo e data ____
Al comune di ____
Ufficio di toponomastica
Oggetto: richiesta assegnazione/verifica numerazione civica
Il/la sottoscritto/a ____ nato/a a ____ il ____ e residente a ____ in via/piazza ____, titolare di codice fiscale ____, in qualità di:
□ proprietario dell’immobile
□ amministratore di condominio
□ tecnico incaricato
□ costruttore
□ legale rappresentante della ditta ____
chiede l’attribuzione del numero civico relativo all’unità immobiliare identificata al N.C.E.U. (Nuovo Catasto Edilizio Urbano) di ____ al foglio ____, particella ____, subalterno ____, zona censuaria ____, e ubicata in via/piazza____ tra il numero civico ____ e il numero civico ____.
Consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica numero 445 del 28 dicembre 2000 in caso di dichiarazioni mendaci, il/la sottoscritto/a dichiara che la numerazione civica sia richiesta in relazione a:
□ realizzazione di nuovo fabbricato
□ modifiche a fabbricato esistente che recava il numero civico ____
□ creazione di nuove unità immobiliari a seguito di frazionamento di unità esistente
Si allega una planimetria catastale del fabbricato con l’indicazione degli accessi da contrassegnare.
Il/la sottoscritto/a si impegna, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di attribuzione del numero civico, a provvedere a proprie spese ad acquistare e posizionare la relativa targhetta conforme alla tipologia indicata dal comune
Cordialmente,
Firma del richiedente ____
La richiesta di attribuzione o verifica della numerazione civica deve essere presentata su carta libera, allegando la ricevuta del versamento dei diritti di segreteria, il cui importo si attesta in genere su una trentina di euro.
In genere le spese per la numerazione civica sono a carico del proprietario del fabbricato. Il comune concorre alla spesa in percentuali stabilite dai regolamenti regionali. Nel caso in cui debba essere rifatta la numerazione, solitamente il comune stanzia l’intero importo.
Dopo aver inoltrato la richiesta di assegnazione o verifica della numerazione civica, la polizia municipale effettua un sopralluogo per verificare la veridicità di quanto indicato nella domanda. Se non vengono riscontrate criticità, in genere il numero civico viene assegnato nel termine massimo di 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta.
La targhetta riportante il numero civico attribuito dal comune deve essere posizionata in corrispondenza delle vie di accesso da aree pubbliche, possibilmente a un’altezza di circa 2 metri sulla destra guardando l’ingresso.
È opportuno che la targhetta sia realizzata in un materiale resistente alle intemperie, come per esempio metallo, ceramica, plexiglass e materiale plastico da esterni. Il proprietario dell’immobile ha la responsabilità di fare in modo che la targhetta riportante il numero civico sia sempre visibile e perfettamente leggibile.
L'assegnazione dei numeri civici è generalmente di competenza dell'ufficio di toponomastica del comune in cui si trovano gli immobili in questione.
È innanzitutto necessario richiedere a un professionista abilitato di redigere una versione aggiornata della planimetria che riporti la nuova cancellata, dopodiché occorre presentare al comune una richiesta di assegnazione di un nuovo numero civico.
La mancata richiesta di un nuovo numero civico può comportare sanzioni amministrative e criticità legate alla regolarità dell'immobile, oltre a causare disagi nel recapito della corrispondenza e nella consegna di colli.