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Come Cambiare la Destinazione d’Uso di un Immobile A10 da Usare Come Abitazione

Jessica Maggi
01.01.2025
6 min

Scopriamo cosa occorre fare per cambiare la destinazione d’uso di un immobile A10 da usare come abitazione, cosa prevede la legge in merito e cosa si rischia se non si provvede all’aggiornamento dei dati catastali del bene.

Cos’è la categoria catastale A10?

La categoria catastale A10 comprende gli immobili adibiti a studi professionali e uffici privati. Sono, pertanto, ascrivibili a questa categoria catastale gli edifici dedicati allo svolgimento di attività professionali.

Si pensi, per esempio, a laboratori odontotecnici, uffici, scuole private e studi medici.

Quali sono le altre categorie catastali del gruppo A?

Il gruppo A comprende abitazioni e immobili a uso ordinario. Nello specifico, le categorie sono le seguenti:

  • A1, abitazioni di tipo signorile, ubicate in contesti di pregio e dotate di caratteristiche costruttive e rifiniture di livello superiore a quello dei comuni fabbricati di tipo residenziale;
  • A2, abitazioni di tipo civile: appartamenti in complessi condominiali moderni, ben tenuti, in zone urbane;
  • A3, abitazioni di tipo economico: piccoli appartamenti o monolocali in quartieri meno centrali;
  • A4, abitazioni di tipo popolare: alloggi a basso costo in edifici datati o in zone periferiche;
  • A5, abitazioni di tipo ultrapopolare: alloggi molto economici, talvolta caratterizzati da scarse condizioni manutentive;
  • A6, abitazioni di tipo rurale: cascine e case di campagna, spesso con annessi terreni agricoli;
  • A7, villini: modeste case indipendenti di dimensioni contenute, dotate di giardino e ubicate in zone residenziali;
  • A8, ville contraddistinte da caratteristiche di pregio e dalla presenza di un parco o di un giardino a uso esclusivo;
  • A9, castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico;
  • A11, alloggi tipici di determinate aree geografiche, come, per esempio, i masi in Trentino-Alto Adige, i trulli in Puglia e i bagli in Sicilia.

Nella categoria A10, come abbiamo visto, rientrano strutture con destinazione d’uso professionale.

Che significa accatastato A10?

Immobile A10 da usare come abitazione

A differenza delle altre categorie catastali appartenenti al gruppo A, un bene accatastato A10 non è residenziale. Affinché rientri nella categoria A10, un immobile deve essere:

  • destinato a uso professionale;
  • dotato di locali, struttura, finiture e impianti funzionali all’attività professionale svolta al suo interno.

Facciamo degli esempi concreti. Un immobile di categoria A10 adibito a studio medico dovrà essere dotato di un ambiente di adeguata metratura che funga da sala di attesa per i pazienti. Un immobile A10 adibito, invece, a ufficio dovrà avere un’ampia sala riunioni. E ancora, un immobile accatastato A10 adibito a scuola di lingue straniere sarà, invece, dotato di spazi da utilizzare come aule per le lezioni con gli studenti.

Cosa si può fare in un locale A10?

Un locale A10 può solo essere adibito a ufficio o studio privato. Per poterlo destinare ad altri utilizzi occorre effettuare un cambio di destinazione d’uso dell’immobile.

Come trasformare A10 in abitazione?

La legge non consente di abitare e fissare la propria residenza presso un immobile che non abbia le caratteristiche urbanistiche e catastali di civile abitazione e che non sia adibito e censito come tale.

Pertanto, qualora si desiderasse abitare in una proprietà appartenente alla categoria catastale A 10 è, innanzitutto, necessario presentare sia al catasto che al comune di competenza una richiesta di cambio di destinazione d’uso del bene. Ne consegue che occorrerà effettuare anche una variazione di categoria catastale.

Per poter adibire ad abitazione un immobile originariamente pensato per ospitare attività professionali potrebbero altresì essere necessari specifici lavori di ristrutturazione edilizia per rendere abitabile l’immobile.

Cos’è la destinazione d’uso di un immobile?

La destinazione d’uso di un immobile indica la funzione dello stesso e le attività svolte al suo interno. La destinazione d’uso è indicata nella visura catastale del bene, un utile documento che può essere estratto dal portale Sister (Sistema Interscambio Territorio) dell’Agenzia delle Entrate o richiesto all’ufficio del catasto competente.

La destinazione d’uso del bene è altresì indicata nella segnalazione certificata di agibilità (SCA), ex certificato di agibilità.

Come eseguire cambio destinazione d'uso da ufficio ad abitazione

Per cambiare la destinazione d’uso di un bene immobile occorre richiedere le opportune autorizzazioni al comune di competenza.

In assenza delle necessarie autorizzazioni comunali si configura un reato di abuso edilizio, perseguibile e sanzionabile ai sensi del decreto del presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno 2001.

L’esatta procedura da seguire può variare da località a località, pertanto consigliamo di contattare direttamente il comune di riferimento e l’ufficio del catasto per ricevere informazioni precise. 

Una volta reso idoneo l’immobile, si può richiedere il trasferimento di residenza presso il comune in cui il bene è ubicato.

Cosa succede se si affitta ad uso ufficio un immobile ad uso abitativo o viceversa?

Il proprietario di un immobile di categoria A10 può concederlo in locazione a soggetti terzi purché il bene sia utilizzato per l’uso a cui è destinato, ossia ufficio o studio professionale.

Per affittare a uso abitativo un immobile accatastato A10, invece, occorre modificare preventivamente la destinazione d’uso del bene e la relativa categoria catastale, chiedendo l’autorizzazione al comune competente e al catasto.

Analogamente, se si desidera concedere in locazione un immobile destinato a uso abitativo come ufficio o studio, occorrerà variare la destinazione d’uso, convertire la categoria catastale e, laddove necessario, riorganizzare gli spazi affinché siano adatti a ospitare un’attività professionale.

Secondo quanto indicato dal decreto legge numero 78 del 31 maggio 2010, nel contratto di locazione occorre necessariamente indicare i dati catastali dell’immobile, quali:

È sulla base di tali indicazioni che vengono calcolate sia l’imposta di registro sulla locazione che la tassa sui rifiuti (TARI).

Pertanto, è imperativo che i dati catastali dell’immobile siano debitamente aggiornati prima della stesura del contratto di affitto e della registrazione dello stesso presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla sottoscrizione. Locare un immobile destinato a un uso differente è un illecito perseguibile ai sensi della vigente normativa.

Che differenza c’è tra categoria catastale A/10 e A/2?

Se l’immobile scelto per l’apertura del proprio studio professionale risulta essere accatastato nella categoria A2 occorre effettuare con sollecitudine un cambio di destinazione d’uso, poiché tale categoria catastale si riferisce, come accennato, ad abitazioni civili.

Se non si provvede al cambio di destinazione d’uso del bene acquistato, lo svolgimento di un’attività professionale in spazi destinati all’uso abitativo è perseguibile dallo Stato come reato di abuso edilizio, secondo quanto indicato nel Testo Unico dell’Edilizia, emanato con il suddetto decreto del presidente della Repubblica numero 380 del 6 giugno 2001.

Cosa succede se un immobile ha due diverse tipologie di destinazioni d’uso?

Un immobile può presentare due diverse destinazioni d’uso, una per abitazione e un’altra per attività professionali.

In questo caso, ai fini dell’assegnazione della categoria catastale si applica il cosiddetto criterio di prevalenza, ovvero si stabilisce la categoria in base alla maggiore superficie utile occupata.

Se la maggiore superficie è destinata a uso abitativo, l’immobile verrà inserito nella categoria catastale A2. Se, invece, è lo spazio adibito a studio professionale a occupare una superficie più ampia, l’immobile rientrerà nella categoria A10.

Tre punti chiave 

  • La categoria catastale A10 comprende immobili adibiti a studi professionali e uffici privati.
  • Uno studio professionale può essere adibito ad abitazione e viceversa purché si provveda a cambiare la destinazione d’uso dell’immobile e la relativa categoria catastale.
  • Se non si provvede al cambio di destinazione d’uso del bene acquistato, lo svolgimento di un’attività professionale in spazi destinati all’uso abitativo e viceversa è perseguibile dallo Stato come reato di abuso edilizio.

Fonti

FAQ

Che differenza c’è tra categoria catastale A10 e C1? 

I beni immobili accatastati nel gruppo C e, in particolare, nella categoria C1 sono adibiti a negozi o comunque a spazi in cui si svolge un’attività commerciale. Un immobile accatastato A10, invece, è dedicato allo svolgimento di un’attività professionale privata.

Cosa posso fare in un locale A10? 

In un locale A10 è possibile ospitare studi o uffici privati.

Come faccio a sapere a che categoria catastale appartiene un immobile? 

Per conoscere la categoria catastale a cui appartiene un immobile si consiglia di estrarre una visura catastale dal portale dell’Agenzia delle Entrate, un utile documento che indica, oltre ad altri dati, la categoria, classe e rendita catastale dell’immobile in questione.

Che tasse si pagano sugli immobili A10? 

Sugli immobili di proprietà ascrivibili alla categoria catastale A10 si paga l’imposta municipale unica (IMU). Cambiare la destinazione d’uso da A10 ad A2 per adibire l’immobile ad abitazione principale consente di beneficiare dell’esenzione IMU.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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