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Edilizia Residenziale 

Jessica Maggi
19.06.2024
5 min

Edilizia Residenziale: Differenza tra Sociale, Pubblica e Privata

Si sente sempre più spesso parlare di edilizia residenziale come rimedio all’emergenza abitativa in cui si trovano le fasce di popolazione più disagiate e socialmente vulnerabili. Approfondiamo insieme e vediamo cosa si intende per edilizia residenziale.

Cos’è l’edilizia residenziale?

L’edilizia residenziale consiste nella nuova costruzione o riconversione di edifici da destinare alla civile abitazione mediante la realizzazione di suddivisioni nella misura minima utile allo svolgersi delle quotidiane attività umane.

Più nello specifico, con il termine edilizia residenziale ci si riferisce a interventi di iniziativa pubblica o privata finalizzati alla realizzazione di immobili destinati a contrastare l’emergenza abitativa in cui si trovano le fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e socialmente più vulnerabili. 

Secondo quanto indicato dall’articolo 1, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica numero 1035 del 30 dicembre 1972, successivamente integrato dalla legge numero 560 del 24 dicembre 1993, sono considerati di edilizia residenziale i modesti alloggi offerti in locazione a prezzi agevolati a cittadini in situazioni di particolare difficoltà, fragilità o svantaggio socio-economico costruiti con il contributo o a totale carico di: 

  • Stato;
  • regioni;
  • province; 
  • enti pubblici territoriali;
  • soggetti privati, come cooperative, fondazioni e organizzazioni non profit.

Gli interventi di iniziativa pubblica o privata finalizzati alla realizzazione di immobili da destinare alle fasce di popolazione più svantaggiate possono riguardare:

  • costruzione di nuovi edifici;
  • acquisizione di strutture già esistenti;
  • ristrutturazioni edilizie
  • recupero di edifici già esistenti dal punto di vista statico, architettonico e funzionale;
  • riconversione, ammodernamento e riqualificazione di strutture già esistenti.

La finalità dell’edilizia residenziale è l’offerta di beni immobili abitativi in locazione volti a soddisfare il fabbisogno abitativo primario delle fasce di popolazione più disagiate e meno abbienti.

Il programma comprende l’edilizia residenziale sociale e l’edilizia residenziale pubblica, entrambe rivolte ai cittadini non economicamente in grado di soddisfare sul mercato le proprie necessità abitative, non disponendo né di un’abitazione di proprietà né di sufficienti risorse economiche per sostenere il peso finanziario di un tradizionale contratto di affitto. 

Edilizia residenziale pubblica (ERP), o edilizia popolare

Introdotto con la legge numero 457 del 5 agosto 1978, il programma di edilizia residenziale pubblica (ERP), comunemente detta edilizia popolare, prevede l’offerta di beni immobili abitativi in locazione a cittadini che versano in condizione di marcato disagio e svantaggio socio-economico.

L’iniziativa è rivolta a soggetti che: 

  • rientrino in una fascia di reddito non superiore a un limite massimo, misurata sull’attestazione ISEE; 
  • non siano proprietari di immobili in Italia, all’estero o nel Paese di origine.

Tra i soggetti che possono accedere agli alloggi ERP si individuano:

  • individui nullatenenti e del tutto privi di reddito; 
  • cittadini senza fissa dimora;
  • nuclei familiari monoreddito in condizione di indigenza;
  • percettori di redditi che non superino determinati limiti estremamente contenuti;
  • immigrati regolari a basso reddito;
  • nuclei familiari già in carico ai servizi sociali del comune di residenza.

Gli alloggi vengono assegnati in locazione ai soggetti economicamente più disagiati, in base alla condizione reddituale e al numero di componenti della famiglia, dietro pagamento di un canone di locazione di importo solitamente molto contenuto, commisurato alla capacità economica e reddituale dell’inquilino. Con il programma di edilizia residenziale pubblica (ERP) si può avere accesso, per esempio, a un’abitazione di tre vani al costo di 100 euro al mese.

Edilizia residenziale sociale

L’edilizia residenziale sociale è un progetto, come suggerisce il nome stesso, dalla forte vocazione sociale, che mira a dare una risposta concreta alle necessità abitative delle categorie più deboli, fragili e socialmente più vulnerabili, che faticano a trovare risposta al proprio fabbisogno abitativo nel tradizionale mercato immobiliare, disponendo di risorse insufficienti per l’acquisto o l’affitto di una proprietà a prezzi di mercato.

Gestito sia da enti pubblici che privati, il programma di edilizia residenziale sociale fornisce modesti alloggi a condizioni agevolate non solo a famiglie a basso reddito ma anche ad altre categorie, tra cui:

  • anziani in condizione di solitudine e fragilità sociale;
  • lavoratori precari;
  • lavoratori fuori sede;
  • giovani famiglie a reddito medio-basso;
  • nuclei familiari monoparentali a reddito medio-basso;
  • giovani coppie a reddito medio-basso;
  • studenti universitari fuori sede.

L’accesso agli alloggi è solitamente meno restrittivo rispetto all'ERP. Gli alloggi di edilizia residenziale sociale in genere sono assegnati anche in base a criteri diversi dal reddito, come per esempio la professione e la necessità di spostarsi per esigenze lavorative o scolastiche. 

Inoltre, il canone di locazione richiesto, benché nettamente inferiore ai prezzi di mercato, risulta essere tendenzialmente più elevato rispetto a quello richiesto per gli alloggi ERP. 

Qual è la differenza tra edilizia sociale e edilizia residenziale pubblica?

L'edilizia residenziale pubblica, finanziata con fondi pubblici, è destinata prevalentemente a cittadini che versano in condizione di grave, marcato disagio socio-economico, mentre l'edilizia residenziale sociale, sostenuta perlopiù da partnership tra pubblico e privato, può includere una gamma più ampia di destinatari, tra cui anziani, lavoratori precari, famiglie monoparentali e giovani coppie a reddito medio-basso. 

L'ERP prevede canoni di locazione estremamente bassi, commisurati alla capacità economica e reddituale degli inquilini, mentre l'edilizia sociale ha quote sì accessibili ma generalmente più elevate rispetto all'ERP.

Cosa si intende per edilizia residenziale privata?

Per edilizia residenziale privata si intendono gli alloggi di proprietà di privati. Chi, a qualsiasi titolo, decida di ospitare, accogliere o dare alloggio a un cittadino straniero in condizione di indigenza, difficoltà o necessità deve darne comunicazione per iscritto all'autorità locale di pubblica sicurezza entro 48 ore con una formale dichiarazione di ospitalità

Tale comunicazione è sempre dovuta, a prescindere dalla durata dell’ospitalità o dal fatto che vi sia o meno un vincolo di parentela o affinità tra le parti. La dichiarazione di ospitalità deve contenere: 

  • generalità di chi ospita e di chi è ospitato; 
  • estremi del passaporto o di un documento di identità di chi ospita e di chi è ospitato;
  • esatta ubicazione dell'immobile in cui il cittadino straniero è ospitato.

Nel caso in cui il cittadino straniero sia un lavoratore alle dipendenze di chi dà alloggio, la legge numero 99 del 9 agosto 2013 stabilisce che tale informazione debba essere fornita mediante la comunicazione obbligatoria di assunzione.

Tre punti chiave
  • Con il termine edilizia residenziale ci si riferisce a interventi di iniziativa pubblica o privata finalizzati alla realizzazione di immobili destinati a contrastare l’emergenza abitativa in cui si trovano le fasce di popolazione economicamente più svantaggiate e socialmente più vulnerabili.
  • La finalità dell’edilizia residenziale è l’offerta di beni immobili abitativi in locazione volti a soddisfare il fabbisogno abitativo primario delle fasce di popolazione più deboli, disagiate e meno abbienti.
  • Il progetto di edilizia residenziale sociale mira a dare una risposta concreta alle necessità abitative di lavoratori precari, anziani, nuclei familiari monoparentali e giovani famiglie a reddito medio-basso che faticano a trovare risposta al proprio fabbisogno abitativo nel tradizionale mercato immobiliare, disponendo di risorse insufficienti per l’acquisto o l’affitto di una proprietà a prezzi di mercato.

Fonti 

FAQ

Chi stabilisce i criteri in base ai quali vengono assegnati gli alloggi ERP?

I criteri per l’accesso alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono definiti annualmente da ogni singola regione.

Cosa succede se ospito un cittadino straniero presso la mia abitazione e non lo comunico alle autorità di pubblica sicurezza?

L’inosservanza dell’obbligo da parte dell’ospitante di fornire una formale dichiarazione di ospitalità alle autorità di pubblica sicurezza comporta pesanti sanzioni amministrative. 

Ho subito un provvedimento di sfratto per morosità. Posso fare domanda per un alloggio di edilizia residenziale pubblica?

Sì, chi ha subito un provvedimento di sfratto per morosità può fare domanda per un alloggio di edilizia residenziale pubblica (ERP).

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.