Scopriamo come e quando è possibile richiedere l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa prima della conclusione del rapporto di lavoro.
Il trattamento di fine rapporto (TFR), comunemente detto liquidazione, è una prestazione economica riservata ai lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato o determinato, anche part-time, quando cessa il rapporto di lavoro per:
Nello specifico, il 13,5% del salario annuale viene trattenuto dallo stipendio del lavoratore. Si tratta, quindi, di una forma di retribuzione differita e previdenziale, che viene accantonata mensilmente dal datore di lavoro ed erogata al dipendente, come suggerisce il nome, al termine del rapporto lavorativo.
Ci sono, però, alcuni casi specifici in cui è possibile richiedere e ottenere l’anticipo del TFR prima della conclusione del rapporto di lavoro.
Un lavoratore che abbia prestato servizio per almeno 8 anni alle dipendenze dello stesso datore di lavoro può richiedere un anticipo del trattamento di fine rapporto per varie esigenze, tra cui la più comune è l’acquisto della prima casa per sé o per i propri figli.
Quindi, dopo aver maturato almeno 8 anni di servizio presso la stessa azienda, è consentito inviare una richiesta di anticipazione del trattamento di fine rapporto, che si può utilizzare per acquistare la prima casa o ristrutturarla.
L’acconto del TFR può altresì essere richiesto per importanti spese sanitarie ed esborsi da sostenere in periodi specifici, come i congedi parentali e formativi.
L’anticipazione del trattamento di fine rapporto può essere richiesta, come accennato, per l’acquisto di un primo immobile di proprietà per sé e per i propri figli, documentato con atto notarile, nella misura massima del 70% di quanto maturato al momento della richiesta.
L’ottavo comma dell’articolo 2120 del codice civile individua i casi in cui il lavoratore possa richiedere l’anticipo del TFR, limitandoli ad alcune finalità precise, tra cui:
In quest’ultimo caso, il lavoratore richiedente eseguirà una donazione indiretta, corrispondendo la somma ottenuta con l’anticipo non al venditore ma al figlio medesimo che procederà con la corresponsione della somma pattuita al venditore.
L’immobile oggetto di compravendita deve essere destinato ad abitazione e, come stabilito dalla legge numero 1228 del 24 dicembre 1954, vi deve essere registrata la propria residenza.
L’anticipo del TFR per la prima casa può essere richiesto per l'acquisto di un primo immobile di proprietà perseguito mediante costruzione in economia. In altre parole, si può utilizzare l’anticipo del TFR per comprare il terreno su cui si intende costruire l’abitazione, predisporre la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e ottenere la concessione della licenza edilizia e il permesso di costruire.
In questo caso, come indicato da una sentenza emessa dal Tribunale di Pavia il 13 giugno 1984, la richiesta di anticipo del trattamento di fine rapporto deve essere supportata da idonea documentazione che dimostri la necessità della spesa.
Il suddetto articolo 2120 del codice civile accorda la possibilità di richiedere l’anticipazione del trattamento di fine rapporto anche per eseguire interventi di ristrutturazione di un immobile di proprietà necessari per renderlo abitabile affinché possa essere adibito a casa di abitazione del lavoratore o dei figli.
Non è consentito richiedere un anticipo del TFR per l’acquisto di:
L’anticipo del TFR da destinare all’acquisto della prima casa non è ammesso qualora il lavoratore risulti essere già proprietario di altri immobili, come indicato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 2139 dell’11 maggio 1989.
Non è consentito richiedere l’anticipo del TFR per interventi di manutenzione o ampliamento di immobili di cui il lavoratore sia già proprietario, secondo quanto indicato da un’ordinanza emessa dal Pretore di Como il 29 aprile 1983 e dal Pretore di Legnano il 3 ottobre 1989.
Non è altresì possibile richiedere l’anticipazione del TFR per estinguere un mutuo già acceso in precedenza per l’acquisto della prima casa, come indicato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 1379 del 4 febbraio 1993, e nemmeno per evitare l’espropriazione forzata della casa di proprietà.
Il lavoratore non può richiedere l’anticipo anche nel caso in cui l’azienda sia in crisi, secondo quanto sancito dalla legge numero 675 del 12 agosto 1977, e qualora fossero già attive altre misure, come per esempio la cessione del quinto dello stipendio.
La Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 2749 del 5 marzo 1992 ha stabilito che le aziende con meno di 25 dipendenti siano esonerate dall’'obbligo di soddisfare le richieste di anticipo del TFR.
La tassazione applicata al TFR varia in base a dove il lavoratore abbia deciso di destinarlo. Le opzioni sono due e le analizziamo di seguito.
Lasciando il TFR in azienda si applica alla somma totale un’aliquota media che tiene in considerazione gli ultimi 5 anni di tassazione IRPEF, da un minimo del 23% a un massimo del 43%.
Per chi decide di destinare il TFR a un fondo pensione, la tassazione varia dal 9% al 15% in base agli anni di permanenza nello stesso. Per quanto riguarda i rendimenti, la tassazione del TFR nei fondi pensione varia dal 12,5% al 26% a seconda degli strumenti finanziari utilizzati.
L’anticipo TFR per l’acquisto della prima casa è soggetto a una ritenuta a titolo di imposta dell’11%, riducibile dello 0,30% ogni anno di versamenti dopo il quindicesimo.
Per ottenere l’anticipo del TFR lasciato in azienda è necessario che il lavoratore presenti una richiesta al datore di lavoro utilizzando una modulistica ad hoc.
Per chi ha optato per un fondo pensione, le motivazioni per richiedere un anticipo del TFR sono le stesse. A cambiare sono le percentuali e le tempistiche. Per l’acquisto della prima casa devono essere trascorsi almeno 8 anni dall’iscrizione al fondo. L’importo richiedibile non può essere superiore al 75% dell’ammontare del TFR.
Alla richiesta di anticipo del TFR occorre allegare una serie di documenti, che elenchiamo di seguito:
Nel caso in cui l'acquisto dell’immobile sia per i figli di maggiore età, occorre allegare alla richiesta documentazione idonea a dimostrare il legame di parentela.
In caso di costruzione in proprio occorre fornire copia dell’atto comprovante la titolarità del terreno, delle fatture o del computo metrico che attestino le spese sostenute. Qualora fosse già stata rilasciata, è opportuno presentare anche la segnalazione certificata di agibilità (SCA), ex certificato di agibilità.
Se l’immobile viene acquistato tramite asta giudiziaria è necessario presentare anche il verbale di aggiudicazione, prova dell’esborso sostenuto e il decreto di trasferimento comprovante l’effettivo acquisto.
L’anticipo del TFR può essere richiesto per l’acquisto della prima casa di proprietà intestata al richiedente stesso o ai suoi figli maggiorenni, nella misura massima del 70% di quanto maturato al momento della richiesta.
Si può utilizzare l’anticipo del TFR per acquistare il terreno su cui si intende costruire l’abitazione.
L’anticipo del trattamento di fine rapporto si può usare anche per eseguire interventi di ristrutturazione necessari per rendere fruibile un immobile affinché venga adibito a casa di abitazione del lavoratore o dei figli.