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È Possibile Avvalersi della Detrazione delle Spese Notarili per l’Acquisto della Prima Casa?

Jessica Maggi
08.08.2024
5 min

Uno degli interrogativi più frequenti riguarda la possibilità per i contribuenti di scaricare nella dichiarazione dei redditi l’onorario del notaio dinanzi a cui viene sottoscritto il contratto di compravendita relativo alla prima casa. Facciamo, quindi, chiarezza sulla possibilità di avvalersi della detrazione delle spese notarili per l’acquisto della prima casa.

Le spese notarili sono detraibili?

Nella dichiarazione dei redditi il contribuente può indicare una serie di spese che ha sostenuto e ottenere rimborsi e sconti fiscali. Tra tali spese figurano anche quelle relative all’acquisto di beni immobili.

Nel modello 730 è possibile portare in detrazione la parcella del notaio. Tuttavia, è possibile detrarre solo le spese sostenute per la stipula del finanziamento ipotecario. In altre parole, le spese che danno diritto alla detrazione riguardano solo quelle relative all’ottenimento del mutuo e non quelle riguardanti l’atto di compravendita.

Le spese detraibili rientrano tra gli oneri accessori relativi alla stipula del mutuo necessario per l’acquisto della prima casa. Nella voce oneri accessori rientrano, quindi, le spese sostenute per l’accensione del mutuo, normativamente descritto dall’articolo 1813 del codice civile.

Nello specifico, sono detraibili dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) nella misura del 19% i seguenti importi:

  • oneri accessori, ossia le spese sostenute per l’ottenimento del mutuo;
  • interessi passivi del mutuo;
  • quote di rivalutazione pagate per i mutui accesi per l’acquisto dell’abitazione principale.

Quindi, le spese notarili sostenute per l’acquisto della prima casa possono essere portate in detrazione con il modello 730. Non è, però, possibile detrarre l'intera parcella, ma solo la quota corrisposta per l'atto relativo al mutuo. Se non viene stipulato un contratto di mutuo, non si ha diritto di usufruire di alcuna detrazione.

Quali sono gli oneri accessori detraibili?

Detrazione spese notarili acquisto prima casa

Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, gli oneri accessori detraibili comprendono:

  • onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo;
  • spese di istruttoria;
  • spese di perizia tecnica;
  • spese sostenute dal notaio per conto dell’acquirente, come per esempio l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca;
  • imposta sostitutiva sul capitale prestato;
  • commissione spettante agli istituti di credito per l’attività di intermediazione;
  • penalità per anticipata estinzione del mutuo.

Gli oneri accessori comprendono anche l’importo delle maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per i mutui contratti in valuta estera.

Come funziona la detrazione IRPEF del 19% per le spese notarili?

La detrazione IRPEF del 19% per le spese notarili e gli oneri accessori si applica solo fino al limite complessivo di 4000 euro. Il rimborso riconosciuto può arrivare fino a 760 euro al massimo. In altre parole, si può ottenere un rimborso per un importo massimo di 760 euro.

Tale agevolazione è valida limitatamente all’acquisto della prima casa, ossia l’abitazione che il contribuente compra per prima a fronte di eventuali ulteriori acquisti successivi.

Per poter essere considerata prima casa, un’abitazione deve rispettare una serie di condizioni indicate nella nota II-bis dell’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica numero 131 del 26 aprile 1986, che riassumiamo sinteticamente di seguito:

  1. L’immobile deve essere ubicato nel comune in cui l’acquirente ha la propria residenza.
  2. L’immobile deve essere di tipo residenziale ma non di lusso.
  3. L’acquirente non deve essere titolare di diritti di abitazione, proprietà, usufrutto e uso di altre abitazioni nel comune in cui si trova l’immobile in questione.

L’acquirente non deve altresì essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altre abitazioni già acquistate in precedenza sul territorio nazionale.

Quali sono le spese notarili detraibili per acquisto prima casa?

Ricapitolando, secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, è possibile portare in detrazione i seguenti importi:

  • parcella del notaio relativa alla stipula del contratto di mutuo;
  • oneri accessori necessari per l’ottenimento del mutuo;
  • spese sostenute dal notaio per conto del contribuente.

Non è, quindi, possibile detrarre l’intera parcella del notaio, ma solo la quota corrisposta per l’atto relativo al mutuo.

Quali spese notarili non sono detraibili?

Non possono essere scaricati i seguenti importi:

L'Agenzia delle Entrate ha altresì stabilito che non possano essere detratti al 19% gli interessi pagati per prefinanziamenti ottenuti per finanziare il mutuo stesso e spese legate a contratti di finanziamento diversi dal mutuo, come per esempio crediti bancari o cessioni dello stipendio.

Come scaricare le spese del notaio?

Per poter scaricare le spese notarili nel modello 730, gli importi sostenuti devono essere indicati nel Quadro E, Sezione I, al rigo E7 denominato "Interessi per mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale".

Si precisa che il succitato limite di 4000 euro si applica a tutti gli importi da indicare nel Quadro E, Sezione I, rigo E7, non solo alle spese notarili.

Come per tutte le spese che si vogliono portare in detrazione, anche in questo caso deve essere assicurata la tracciabilità delle spese sostenute. Pertanto, per poter usufruire della detrazione IRPEF del 19% occorre che il contribuente conservi per almeno 5 anni:

  • fattura emessa dal notaio;
  • idonea documentazione dimostrativa degli oneri accessori sostenuti;
  • contratto di acquisto dell’immobile;
  • contratto di mutuo dal quale risulti che il finanziamento sia stato concesso per l’acquisto dell’immobile in questione.

La legge di Bilancio 2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 30 dicembre 2019, stabilì l'obbligo di utilizzare modalità di pagamento tracciabili per poter usufruire della detrazione IRPEF del 19% tramite il modello 730, ossia bonifico bancario, carta di credito, bancomat, assegno circolare e assegno bancario con clausola di non trasferibilità.

Tre punti chiave

  • Nel modello 730 è possibile detrarre le spese relative all’onorario del notaio per la stipula del mutuo.
  • Non è possibile portare in detrazione l'intera parcella del notaio, ma solo la quota corrisposta per l'atto relativo al mutuo.
  • La detrazione IRPEF del 19% per le spese notarili e gli oneri accessori sostenuti per l’accensione del mutuo si applica fino al limite di 4000 euro e il rimborso riconosciuto può arrivare fino a 760 euro.

Fonti

FAQ

Quanto si recupera dal 730 per le spese notarili?

Le spese notarili sostenute per l'acquisto della prima casa possono essere portate in detrazione nel modello 730, ma solo in parte. Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate consente di detrarre il 19% degli oneri notarili legati alla stipula del mutuo per l'acquisto della prima casa.

Come inserire le spese del notaio nel 730 precompilato?

Per scaricare le spese del notaio è necessario conservare la fattura emessa dallo stesso e la prova di pagamento e indicare le spese sostenute per il mutuo nella sezione "Interessi per mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale" del modello 730.

Come recuperare le spese notarili per l’acquisto prima casa?

Per recuperare le spese notarili relative al mutuo per l'acquisto della prima casa è necessario indicare le spese sostenute nell’apposita sezione del modello 730 e conservare la documentazione dimostrativa degli importi versati per almeno 5 anni per eventuali controlli.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
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