Uno degli interrogativi più frequenti riguarda la possibilità per i contribuenti di scaricare nella dichiarazione dei redditi l’onorario del notaio dinanzi a cui viene sottoscritto il contratto di compravendita relativo alla prima casa. Facciamo, quindi, chiarezza sulla possibilità di avvalersi della detrazione delle spese notarili per l’acquisto della prima casa.
Nella dichiarazione dei redditi il contribuente può indicare una serie di spese che ha sostenuto e ottenere rimborsi e sconti fiscali. Tra tali spese figurano anche quelle relative all’acquisto di beni immobili.
Nel modello 730 è possibile portare in detrazione la parcella del notaio. Tuttavia, è possibile detrarre solo le spese sostenute per la stipula del finanziamento ipotecario. In altre parole, le spese che danno diritto alla detrazione riguardano solo quelle relative all’ottenimento del mutuo e non quelle riguardanti l’atto di compravendita.
Le spese detraibili rientrano tra gli oneri accessori relativi alla stipula del mutuo necessario per l’acquisto della prima casa. Nella voce oneri accessori rientrano, quindi, le spese sostenute per l’accensione del mutuo, normativamente descritto dall’articolo 1813 del codice civile.
Nello specifico, sono detraibili dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) nella misura del 19% i seguenti importi:
Quindi, le spese notarili sostenute per l’acquisto della prima casa possono essere portate in detrazione con il modello 730. Non è, però, possibile detrarre l'intera parcella, ma solo la quota corrisposta per l'atto relativo al mutuo. Se non viene stipulato un contratto di mutuo, non si ha diritto di usufruire di alcuna detrazione.
Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, gli oneri accessori detraibili comprendono:
Gli oneri accessori comprendono anche l’importo delle maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per i mutui contratti in valuta estera.
La detrazione IRPEF del 19% per le spese notarili e gli oneri accessori si applica solo fino al limite complessivo di 4000 euro. Il rimborso riconosciuto può arrivare fino a 760 euro al massimo. In altre parole, si può ottenere un rimborso per un importo massimo di 760 euro.
Tale agevolazione è valida limitatamente all’acquisto della prima casa, ossia l’abitazione che il contribuente compra per prima a fronte di eventuali ulteriori acquisti successivi.
Per poter essere considerata prima casa, un’abitazione deve rispettare una serie di condizioni indicate nella nota II-bis dell’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica numero 131 del 26 aprile 1986, che riassumiamo sinteticamente di seguito:
L’acquirente non deve altresì essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altre abitazioni già acquistate in precedenza sul territorio nazionale.
Ricapitolando, secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, è possibile portare in detrazione i seguenti importi:
Non è, quindi, possibile detrarre l’intera parcella del notaio, ma solo la quota corrisposta per l’atto relativo al mutuo.
Non possono essere scaricati i seguenti importi:
L'Agenzia delle Entrate ha altresì stabilito che non possano essere detratti al 19% gli interessi pagati per prefinanziamenti ottenuti per finanziare il mutuo stesso e spese legate a contratti di finanziamento diversi dal mutuo, come per esempio crediti bancari o cessioni dello stipendio.
Per poter scaricare le spese notarili nel modello 730, gli importi sostenuti devono essere indicati nel Quadro E, Sezione I, al rigo E7 denominato "Interessi per mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale".
Si precisa che il succitato limite di 4000 euro si applica a tutti gli importi da indicare nel Quadro E, Sezione I, rigo E7, non solo alle spese notarili.
Come per tutte le spese che si vogliono portare in detrazione, anche in questo caso deve essere assicurata la tracciabilità delle spese sostenute. Pertanto, per poter usufruire della detrazione IRPEF del 19% occorre che il contribuente conservi per almeno 5 anni:
La legge di Bilancio 2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 30 dicembre 2019, stabilì l'obbligo di utilizzare modalità di pagamento tracciabili per poter usufruire della detrazione IRPEF del 19% tramite il modello 730, ossia bonifico bancario, carta di credito, bancomat, assegno circolare e assegno bancario con clausola di non trasferibilità.
Le spese notarili sostenute per l'acquisto della prima casa possono essere portate in detrazione nel modello 730, ma solo in parte. Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate consente di detrarre il 19% degli oneri notarili legati alla stipula del mutuo per l'acquisto della prima casa.
Per scaricare le spese del notaio è necessario conservare la fattura emessa dallo stesso e la prova di pagamento e indicare le spese sostenute per il mutuo nella sezione "Interessi per mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale" del modello 730.
Per recuperare le spese notarili relative al mutuo per l'acquisto della prima casa è necessario indicare le spese sostenute nell’apposita sezione del modello 730 e conservare la documentazione dimostrativa degli importi versati per almeno 5 anni per eventuali controlli.