Ti stai informando per vendere casa?
Inizia da qui per una valutazione gratuita.

Si Può Vendere una Casa con una Persona Residente al suo Interno?

Jessica Maggi
27.09.2024
6 min

Non sempre il proprietario di un immobile è la persona che effettivamente ci abita. Si pensi, innanzitutto, a una proprietà concessa in locazione, in cui vive stabilmente il locatario che vi ha fissato la propria residenza. Oppure a un appartamento occupato dall’anziano usufruttuario che, in virtù del diritto di abitazione in usufrutto, è autorizzato a risiedervi vita natural durante. La legge consente di vendere una casa con una persona residente al suo interno? Scopriamolo.

Vendita di un immobile locato

La legge consente di vendere un immobile locato, a condizione che si dia la precedenza al locatario nell’acquisto, concedendogli il diritto di prelazione. Approfondiamo insieme.

È possibile vendere una casa affittata?

Secondo quanto sancito dall’articolo 1599 del codice civile e successivi, la vendita di un appartamento locato non comporta l’annullamento del contratto di locazione, bensì il suo trasferimento all’acquirente.

In altre parole, un contratto di locazione regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate prosegue in caso di vendita dell’immobile. Le stesse regole valgono anche per i contratti di locazione a uso diverso dall’abitativo, disciplinati dalla legge numero 392 del 27 luglio 1978.

Quali sono i diritti dell'inquilino in caso di vendita?

Vendere casa con persona residente

La legge numero 431 del 9 dicembre 1998 stabilisce che, qualora il contratto di affitto non abbia già superato la prima scadenza, al locatario debba essere concesso il diritto di prelazione, ossia la possibilità di acquistare l’immobile in cui già vive in affitto prima che lo stesso venga offerto sul mercato.

Qualora il locatario non esercitasse il diritto di prelazione, il proprietario dell’immobile è libero di vendere l’immobile a terzi. In questo caso, il suddetto articolo 1599 del codice civile conferisce all’affittuario il pieno diritto di rimanere all’interno dell’immobile fino alla scadenza del contratto di affitto.

Dal punto di vista legale, il locatario non è tenuto né a dare il proprio consenso per la vendita dell’immobile, né a presenziare alla firma del rogito o del compromesso.

Come funziona quando si mette in vendita una casa con l'inquilino dentro?

Se il proprietario decide di vendere, deve per prima cosa darne comunicazione al locatario, invitandolo a esercitare il diritto di prelazione e informandolo sul prezzo previsto per la cessione e i termini della transazione.

Dopo aver ricevuto la notifica, il locatario ha 60 giorni di tempo per decidere se esercitare o meno tale diritto. Se decide di farlo, deve procedere con l'acquisto dell’immobile alle condizioni specificate nella notifica.

Come mettere in vendita una casa che è ancora occupata dal locatario?

Il proprietario può mettere in vendita un immobile locato in qualsiasi momento, purché adempia a specifiche condizioni prescritte dalla legge, che illustriamo di seguito.

1. Comunicare al locatario l’intenzione di vendere l’immobile

Il proprietario dell’immobile è tenuto a inviare al locatario a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (PEC) una formale comunicazione in cui lo informa della sua volontà di vendere l’immobile, gli riferisce il prezzo di vendita e lo invita a esercitare il diritto di prelazione.

2. Informare il potenziale acquirente della presenza del locatario nell’immobile

Se il locatario non esercita il diritto di prelazione, l’immobile può essere venduto a un soggetto terzo, che deve essere informato della presenza di un contratto di locazione afferente la proprietà che si accinge a comprare. La presenza di un contratto di locazione in essere deve essere espressamente indicata sia nel contratto di compravendita che nel compromesso.

Chi compra deve essere consapevole di non poter entrare nella piena e totale disponibilità del bene fintanto che sussista l’accordo locatizio.

3. Informare il locatario del cambio di proprietà

Nel caso in cui l’immobile venga venduto a terzi, il locatario deve essere informato del cambio di proprietà e gli devono essere forniti i dati necessari affinché, dal giorno della cessione del bene, possa versare i successivi canoni di locazione al nuovo proprietario.

Compravendita di beni gravati da usufrutto

La legge consente la vendita a terzi di beni immobili gravati da usufrutto, regolamentato dall’articolo 978 del codice civile e successivi, senza che ciò determini l'estinzione di tale contratto. I potenziali acquirenti devono essere informati di tale circostanza che, in pratica, gli nega temporaneamente il diritto abitativo e l’uso concreto dell’immobile.

L’usufrutto rimane in vigore anche con la vendita del bene. Ergo, l’acquirente non può fruire personalmente dell’abitazione nell’immediatezza proprio per via della presenza dell’usufruttuario al suo interno.

Acquistando un bene gravato da usufrutto, l’acquirente ricava solo la nuda proprietà e dovrà rispettare il diritto di usufrutto fino alla scadenza, che corrisponde a:

  • decesso dell’usufruttuario in caso di usufrutto vitalizio;
  • data indicata nel contratto di compravendita in caso di usufrutto a termine.

Analogamente a quanto accada, come abbiamo visto, in caso di locazione, per rendere giuridicamente effettiva la vendita di un’abitazione gravata da usufrutto non occorre né il consenso né l’autorizzazione dell’usufruttuario che, di fatto, non detiene alcun potere decisionale sulla proprietà ma solo il diritto di godimento.

Cosa significa vendita con diritto di abitazione in usufrutto?

È possibile mettere in vendita il proprio immobile conservando il diritto di abitazione, un diritto reale di godimento in virtù del quale si può seguitare a fruire del bene in ragione delle esigenze proprie e della propria famiglia, così come stabilito dall'articolo 1022 del codice civile.

In questo caso si parla tecnicamente di vendita della nuda proprietà. Vendere la nuda proprietà implica la cessione dell'immobile, mantenendo vita natural durante o per un determinato periodo il diritto di abitazione in usufrutto.

Con la vendita della nuda proprietà, il proprietario diventa usufruttuario e conserva il diritto di fruire dell’immobile per l’intera durata della propria vita o fino a una data concordata ed espressamente specificata nel contratto di compravendita.

Si può vendere casa e continuare ad abitare al suo interno?

La risposta è affermativa. In caso di vendita, chi compra ricava solo la nuda proprietà e dovrà rispettare il diritto di usufrutto fino alla scadenza sancita dal contratto. In altre parole, l’acquirente non potrà fruire personalmente del bene fintanto che sussista il diritto di usufrutto per l’usufruttuario.

In caso di vendita di una casa con usufrutto vitalizio, l’acquirente non potrà godere del diritto abitativo e d’uso dell’immobile fintanto che l’usufruttuario sia in vita.

Si tratta di una soluzione vantaggiosa per i soggetti più in là con gli anni che, così facendo, possono continuare ad abitare nella propria casa ottenendo un sostanzioso capitale dalla vendita della stessa e sollevandosi altresì dalla responsabilità di dover provvedere alle spese straordinarie, che passa all’acquirente.

Quando non si può vendere la casa?

Una volta venduta la nuda proprietà, l’usufruttuario ha diritto di fruire dell’immobile ma non ne è più proprietario. Pertanto, nel caso in cui volesse mettere in vendita l’abitazione per stabilirsi altrove, non lo potrà fare poiché a detenere il diritto di compravendita è il nudo proprietario, colui che ha acquistato la nuda proprietà. Un atto di vendita eventualmente stipulato dall’usufruttuario deve essere annullato. L’unica persona che può decidere di vendere l’immobile è il nudo proprietario.

Il titolare del diritto di abitazione in usufrutto non può mettere in vendita l’immobile, a meno che lo ricompri. Una volta tornato a essere proprietario dell’immobile, può decidere di venderlo.

Tre punti chiave 

  • La legge italiana consente di vendere un immobile locato e, in tal caso, il locatario ha il pieno diritto di rimanere all’interno dell’appartamento fino alla scadenza del contratto di locazione.
  • In caso di vendita di un’abitazione gravata da usufrutto, l’acquirente non potrà fruire personalmente del bene fintanto che sussista il diritto di usufrutto per l’usufruttuario.
  • In virtù del diritto di abitazione in usufrutto si può vendere la nuda proprietà del proprio immobile senza privarsi della possibilità di risiedervi vita natural durante.

Fonti

FAQ

Posso vendere casa se la badante vi ha fissato la sua residenza? 

È sconsigliabile vendere l’immobile con tale residenza ancora in essere, ma la legge lo consente, purché l’acquirente venga debitamente avvisato della circostanza. Per richiedere la cancellazione della residenza dell’assistente familiare occorre inviare una formale richiesta al comune a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (PEC). Gli agenti di polizia municipale effettuano quattro sopralluoghi per accertare che la persona effettivamente non sia più presente nell’immobile, dopodiché viene disposta la cancellazione del suo nominativo dai registri dell’anagrafe comunale.

La legge consente la vendita di una casa in affitto? 

Sì, la legge consente al proprietario di mettere in vendita un immobile concesso in locazione, senza necessità di consenso del locatario, purché a quest’ultimo venga concesso il diritto di prelazione.

Si può comprare casa con proprietario dentro con usufrutto vitalizio? 

Sì, in questo caso si tratta di acquisto della nuda proprietà, un’opzione che consente di beneficiare di un prezzo agevolato rispetto ai valori medi di mercato, poiché si sottrae il valore dell’usufrutto da quello della proprietà, nonché di un notevole alleggerimento della tassazione sull’atto di compravendita, dal momento che le imposte sono calcolate sul valore della nuda proprietà e non sul valore commerciale dell’immobile. Di contro c'è che non si può fruire personalmente dell’immobile fintanto che il titolare del diritto di usufrutto sia in vita.

Mi conviene comprare una casa con l’anziano proprietario che ancora ci abita come usufruttuario? 

Dipende da quali sono le tue esigenze. L’acquisto della nuda proprietà è una soluzione che si può rivelare conveniente per chi cerca un immobile da acquistare senza avere esigenza di stabilirvici personalmente nell’immediatezza. Se necessiti di un immobile da adibire ad abitazione principale, l’acquisto della nuda proprietà è sconsigliabile perché, in sostanza, non sai quanto dovrai attendere per ottenere la piena proprietà dell’immobile e poterne fruire completamente.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
Articoli correlati
Una Casa Comprata all'Asta si può Vendere, Donare e Affittare?

Una Casa Comprata all'Asta si può Vendere, Donare e Affittare?

Chi si aggiudica un immobile in un’asta giudiziaria ne ottiene la piena proprietà e, pertanto, può disporne come desidera. Può decidere se risiedervi personalmente, venderlo, donarlo o concederlo in locazione. Una casa comprata all'asta si può vendere subito o la legge impone specifici vincoli o restrizioni in questo caso? Scopriamolo. 1. Vendita di una casa […]
Vendita Immobile Intestato a un Solo Coniuge in Comunione dei Beni

Vendita Immobile Intestato a un Solo Coniuge in Comunione dei Beni

Affinché la vendita di un immobile intestato a un solo coniuge in comunione dei beni sia valida e non contestabile è necessario rispettare determinate condizioni stabilite ai sensi di legge. Approfondiamo insieme e svisceriamo la questione.  Cosa succede in caso di matrimonio con comunione dei beni? Il regime patrimoniale di comunione dei beni comporta che […]
Vendita Frazionata a Diversi Acquirenti: Come Funziona?

Vendita Frazionata a Diversi Acquirenti: Come Funziona?

Tra le modifiche che si possono apportare a una proprietà, una delle più frequenti in ambito edilizio è il frazionamento, ovvero la divisione della stessa in due o più unità abitative distinte, autonome, accatastate separatamente e indipendenti tra loro. Si tratta di un’operazione che permette di agevolare la vendita. In genere, vendere un immobile di […]