Ti stai informando per comprare casa?
Esegui una valutazione completa.

Le Spese di Intermediazione Immobiliare Sono Detraibili?

Jessica Maggi
18.11.2024
5 min

Le spese sostenute per l'attività di intermediazione svolta da un’agenzia immobiliare in un percorso di compravendita sono detraibili nel 730. Scopriamo a quanto ammonta lo sgravio fiscale e quando è possibile beneficiarne.

Le spese di intermediazione immobiliare possono essere portate in detrazione?

I contribuenti possono indicare nella dichiarazione dei redditi una serie di spese sostenute durante l’anno al fine di ottenere rimborsi e sconti fiscali. Tra queste figurano, come stabilito dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), emanato con il decreto del Presidente della Repubblica numero 917 del 22 dicembre 1986, anche gli oneri relativi al servizio di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale. Approfondiamo insieme.

Quando sono detraibili le spese di intermediazione immobiliare?

Spese intermediazione immobiliare sono detraibili

Contestualmente all’acquisto dell’abitazione principale si possono detrarre i compensi corrisposti ai professionisti iscritti all’albo dei mediatori immobiliari che abbiano svolto il ruolo di intermediari tra la parte acquirente e la parte venditrice nel percorso di compravendita. La detrazione fiscale è concessa anche per l’acquisto del solo usufrutto.

Quanto si può detrarre dalle spese di intermediazione immobiliare?

Le spese di intermediazione immobiliare rientrano nella categoria delle detrazioni al 19% dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).

Il costo dell'agenzia immobiliare è detraibile per il 19% su una spesa massima di 1000 euro annui. Quindi, si può scaricare dal reddito il 19% di quanto speso l’anno precedente per il mandato conferito all’agenzia immobiliare.

I compensi dell’agente immobiliare detraibili, però, non possono superare il tetto massimo di sconto d’imposta di 1000 euro. Pertanto, si può recuperare un massimo di 190 euro come credito fiscale. In altre parole, potendosi avvalere della detrazione delle spese di intermediazione immobiliare, si può arrivare ad accumulare fino a un massimo di 190 euro per il pagamento dell’IRPEF.

La detrazione viene, quindi, finalizzata con una riduzione dell’IRPEF ed è valida solo per l’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale. Per chi acquista un’abitazione diversa dalla principale, quindi un secondo o terzo immobile di proprietà, l’ordinamento giuridico italiano non concede alcuna detrazione delle spese sostenute in agenzia.

Chi può beneficiare dello sconto IRPEF sulle spese di intermediazione immobiliare?

La detrazione spetta ai contribuenti IRPEF che si siano avvalsi dell’intermediazione immobiliare per l’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale.

Benché l’articolo 1755 del codice civile stabilisca che al pagamento delle commissioni dell’agenzia immobiliare siano tenuti sia l’acquirente che il venditore, quest’ultimo, anche qualora vendesse la propria abitazione principale contribuendo al pagamento della provvigione all’agente, non si può avvalere della detrazione.

Le spese di intermediazione possono essere detratte dal contribuente intestatario dell’immobile. Non è possibile avvalersi dello sconto IRPEF per spese di intermediazione sostenute nell’interesse del coniuge e familiari fiscalmente a carico.

Se l’immobile viene acquistato da più soggetti, la detrazione, sempre nel limite massimo di 1000 euro totali, viene suddivisa tra i comproprietari in ragione delle percentuali di proprietà, anche se la fattura è intestata a un solo soggetto.

Se la fattura è intestata a un solo proprietario ma l’immobile è in comproprietà, occorre integrare la fattura con le generalità anagrafiche degli altri comproprietari.

Esempio di quanto si deduce per le spese di agenzia sulla compravendita di un immobile

Per calcolare la detrazione occorre moltiplicare per il 19% il costo sostenuto in un anno per l’attività di intermediazione dell’agenzia in fase di compravendita immobiliare.

Facciamo un esempio concreto. In genere le commissioni delle agenzie immobiliari oscillano tra il 2% e il 5% del prezzo di vendita dell’immobile più IVA. Può capitare che l’importo superi la soglia dei 1000 euro a cui si applica il bonus. Supponiamo, per esempio, di acquistare un appartamento di 100.000 euro e che il costo di provvigione dell’agenzia a cui ci siamo affidati sia pari al 3%. La spesa che dovremo sostenere per il servizio di intermediazione immobiliare è, quindi, pari a 3000 euro. Ebbene, avendo superato la soglia massima di 1000 euro, la detrazione del 19% si applica al massimale fissato in precedenza.

Come portare in detrazione le spese dell'agenzia immobiliare nel 2024?

In ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 35 del decreto legge numero 223 del 4 luglio 2006, per ottenere la detrazione è necessario specificare nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che l’iter di compravendita sia stato gestito da un mediatore, propriamente detto agente d’affari in mediazioni immobiliari, di cui occorre indicare:

  • dati identificativi;
  • codice fiscale o partita IVA;
  • numero di iscrizione al registro delle imprese o al repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA) presso la Camera di Commercio; 
  • importo delle spese derivanti dal mandato assegnato all’agenzia immobiliare per la gestione dell’iter di compravendita dell'immobile;
  • modalità di pagamento.

L’immobile acquistato deve essere correttamente inserito nei registri anagrafici e il compratore è tenuto a presentare un’autocertificazione in cui dichiari che si tratta della sua abitazione principale, in cui vive stabilmente, con l’intenzione di permanervi a lungo in modo continuativo, permanente e duraturo.

Inoltre, per poter usufruire della detrazione IRPEF del 19% occorre conservare per almeno 5 anni:

Come per tutte le spese che si vogliono portare in detrazione, anche in questo caso si devono usare metodi di pagamento che consentano la tracciabilità della transazione.

Come detrarre le spese notarili e di mediazione nel 730?

Per ottenere la detrazione, la spesa sostenuta va inserita nel modello 730, all’interno del quadro E nel rigo E8, E9 ed E10. Nella colonna 1 occorre utilizzare il codice 17. Nella colonna 2, invece, va indicata la cifra versata. L’importo corrisponde agli oneri detraibili riportati nella Certificazione Unica.

Sono detraibili anche le spese sostenute per gli atti di mutuo stipulati per l’acquisto della prima casa. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, gli oneri detraibili comprendono:

  • parcella del notaio per la stesura del contratto di mutuo;
  • spese di istruttoria;
  • spese peritali per la valutazione della proprietà;
  • spese sostenute dal notaio per conto dell’acquirente, come per esempio l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione dell’ipoteca.

Gli oneri comprendono anche l’imposta sostitutiva sul capitale prestato e la penalità per anticipata estinzione del mutuo.

Tre punti chiave 

  • Chi acquista un immobile da adibire ad abitazione principale avvalendosi dell’assistenza di un’agenzia ha diritto alla detrazione delle spese di mediazione immobiliare.
  • Le spese di intermediazione immobiliare possono essere detratte dall'acquirente al 19% per una spesa massima di 1000 euro.
  • Il venditore, anche qualora vendesse la propria abitazione principale pagando la provvigione all’intermediario, non si può avvalere della detrazione delle spese di intermediazione immobiliare.

Fonti

FAQ

È possibile detrarre le spese di mediazione immobiliare in caso di affitto? 

No, la detrazione si applica solo alle spese sostenute per l’acquisto del primo immobile di proprietà.

Le spese di intermediazione immobiliare e la provvigione dell’agente immobiliare sono detraibili presso l’Agenzia delle Entrate? 

Chi acquista una prima casa di proprietà ha diritto di detrarre le spese di intermediazione immobiliare, che includono il compenso dell’agente che ha gestito l’iter di compravendita.

Se vendo un immobile ricevuto in donazione conferendo un mandato a un’agenzia, posso detrarre le spese sostenute? 

No, ad avvalersi della detrazione fiscale è solo chi acquista un immobile da adibire ad abitazione principale.

Jessica Maggi
Copywriter freelance con esperienza ultradecennale sia sul web che sulla carta stampata, con focus specifico nel settore immobiliare, fiscale, tributario e delle costruzioni. Laureata all’Università degli Studi di Milano, scrive sia in italiano che in inglese.
Articoli correlati
Analogie e Differenze tra Mutui Fondiari e Ipotecari

Analogie e Differenze tra Mutui Fondiari e Ipotecari

Esistono due tipologie di finanziamento, il mutuo fondiario e ipotecario. Si tratta di due prodotti, a ben vedere, molto diversi e soggetti a una differente normativa di riferimento. Vediamo che differenza c’è tra i mutui fondiari e ipotecari, in modo da poter fare una scelta con la dovuta consapevolezza. Qual è il significato del termine […]
Come Funziona il Prestito Vitalizio Ipotecario per Ultrasessantenni?

Come Funziona il Prestito Vitalizio Ipotecario per Ultrasessantenni?

Il prestito vitalizio ipotecario per ultrasessantenni rappresenta una delle più valide soluzioni messe a punto per rispondere ai cambiamenti demografici e rendere il credito uno strumento più aderente a quelle che sono le reali esigenze dei cittadini. Vediamo nello specifico di cosa si tratta. Cos’è il prestito vitalizio ipotecario per ultrasessantenni? Il prestito vitalizio ipotecario […]
Come Acquistare un Immobile Senza Notaio e Spese Notarili?

Come Acquistare un Immobile Senza Notaio e Spese Notarili?

La proprietà di un bene immobile può essere trasferita senza l’opera di un pubblico ufficiale e, quindi, senza il versamento di imposte, tasse e spese notarili? Vediamo cosa prevede la legge in merito e come acquistare un immobile senza notaio. È possibile fare un passaggio di proprietà senza notaio? Quando si acquista un immobile non […]