Il prestito vitalizio ipotecario per ultrasessantenni rappresenta una delle più valide soluzioni messe a punto per rispondere ai cambiamenti demografici e rendere il credito uno strumento più aderente a quelle che sono le reali esigenze dei cittadini. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
Il prestito vitalizio ipotecario riservato agli over 60, disciplinato dalla legge numero 44 del 2 aprile 2015, consente di ottenere un prestito finanziario a medio e lungo termine garantito dall’iscrizione di un’ipoteca di primo grado su un immobile residenziale di proprietà del soggetto finanziato.
Si tratta di un utile strumento a tutela della terza età, che prevede l’ottenimento di un finanziamento ipotecando la propria abitazione o un altro immobile residenziale di proprietà, senza dover provvedere al pagamento delle rate di rimborso del piano di ammortamento. Il debito si estingue in automatico contestualmente al decesso del soggetto finanziato, con il saldo da parte degli eredi o la vendita dell’immobile.
In altre parole, il prestito vitalizio ipotecario, detto anche mutuo inverso, consente a soggetti ultrasessantenni di ottenere una somma vitalizia con cui integrare il reddito e l’eventuale pensione, dando in garanzia un immobile a destinazione residenziale di cui risultano essere proprietari, senza perderne la proprietà. Si ottiene, quindi, una rendita aggiuntiva basata sul valore della propria casa.
Questa tipologia di prestito ha a oggetto la concessione, da parte di banche, istituti di credito e società finanziarie, di finanziamenti non finalizzati a soggetti di età superiore a 60 anni. Le somme erogate possono essere utilizzate per qualunque esigenza.
Il prestito vitalizio ipotecario è una soluzione che consente agli over 60 di avere accesso al credito ipotecando un bene immobile di loro proprietà, con un prestito di importo variabile in base a:
Non occorre che i proprietari lascino l’abitazione ipotecata, ma non la possono alienare, porre a garanzia di ulteriori prestiti o concedere in locazione a soggetti terzi.
Per non abbassarne il valore, è doveroso mantenere l’unità abitativa in buono stato manutentivo. Nel caso in cui si verifichino eventi che possono determinare una riduzione del valore dell’immobile ipotecato, il mutuo inverso decade e il prestito deve essere rimborsato entro 12 mesi, pena il pignoramento del bene da parte della banca.
L’entità del prestito è proporzionata al valore di mercato dell'immobile posto a garanzia, calcolato in base a un’accurata valutazione immobiliare eseguita da un professionista dell’estimo.
Una volta accertato il valore dell’immobile, occorre calcolare il tasso di interesse, che può essere fisso, variabile o misto. Trattandosi di una forma di finanziamento di pura liquidità, i tassi di interesse applicati sono in genere più elevati rispetto a un tradizionale mutuo ipotecario.
È possibile restituire solo gli interessi e le spese sulla base di un piano di rimborso graduale concordato con l’istituto bancario.
A questa forma di prestito molto diffusa nei Paesi anglosassoni ma ancora poco conosciuta in Italia possono accedere i proprietari di immobili residenziali che abbiano almeno 60 anni compiuti al momento della richiesta di finanziamento. A richiedere questo tipo di prestito possono essere solo persone fisiche. Società e persone giuridiche non ne hanno accesso.
L’immobile dato in garanzia non deve essere già ipotecato. La banca accoglierà la richiesta solo se potrà iscrivere un’ipoteca di primo grado sul bene in questione. A garanzia del prestito non è possibile iscrivere ipoteche contemporaneamente su più beni di proprietà del richiedente. Immobili non residenziali, come negozi, uffici e capannoni industriali, gravati da ipoteche o ubicati in zone a elevato rischio sismico non sono ammessi al prestito vitalizio ipotecario per over 60.
È molto probabile che l’elevato tasso di proprietà immobiliare della fascia di popolazione silver nel nostro Paese associato alla crescente domanda di soluzioni in grado di garantire una maggiore sicurezza economica possano favorire una significativa diffusione di questo valido strumento per integrare il reddito e la pensione.
Con un prestito vitalizio ipotecario si possono ottenere al massimo 350.000 euro, senza necessità di rimborso. La somma è erogata dietro garanzia dell’ipoteca sull’abitazione del richiedente, purché non già gravata da ipoteca. L’importo viene calcolato sulla base del valore dell’immobile, tenendo conto dell’età del richiedente. Non sono previste imposte catastali, ipotecarie, di registro e di bollo.
Dopo il decesso del soggetto finanziato, sono i suoi eredi a farsi carico della restituzione del prestito erogato dalla banca. Il rimborso della somma concessa con il prestito vitalizio ipotecario e i relativi interessi non spetta al richiedente bensì ai suoi eredi, che hanno due opzioni:
In caso di mancata restituzione del prestito erogato, la banca procede con la vendita all’asta del bene ipotecato, soddisfacendosi sul ricavato. Il prezzo di vendita viene stabilito da un perito nominato dall’istituto bancario medesimo.
Per presentare alla banca la domanda di finanziamento occorre fornire:
Prima di decidere se accordare il prestito, la banca effettua una serie di valutazioni sul merito creditizio del richiedente e sull’immobile posto a garanzia.
Con il prestito vitalizio ipotecario per ultrasessantenni la proprietà dell’immobile resta del richiedente e può essere riscattata dagli eredi. Il prestito vitalizio ipotecario, a differenza della vendita della nuda proprietà:
La proprietà e l'usufrutto dell'immobile non vengono trasferiti. Dopo il decesso del proprietario, gli eredi, i legatari testamentari o i chiamati all’eredità possono recuperare il bene.
La vendita della nuda proprietà, invece, implica la cessione in via definitiva dell'immobile, mantenendo vita natural durante o per un determinato periodo di tempo il diritto di abitazione in usufrutto, come previsto dall’articolo 978 del codice civile e successivi. Vendere la nuda proprietà è, quindi, una scelta irreversibile e gli eredi non possono beneficiare in alcun modo dell’eventuale rivalutazione dell’immobile.
Non è possibile richiedere un prestito vitalizio ponendo a garanzia un immobile già ipotecato per un mutuo non ancora estinto. La banca richiede necessariamente che l'immobile posto a garanzia del prestito sia libero da altre ipoteche.
No, questo strumento finanziario che consente di ottenere liquidità ponendo a garanzia un immobile di proprietà è riservato esclusivamente a soggetti di età superiore a 60 anni.
Unicredit offre ValoreCasa, riservato a soggetti di età compresa tra 65 e 85 anni. Deutsche Bank offre PatrimonioCasa, Banca Monte dei Paschi di Siena offre PrestiSenior e Intesa Sanpaolo offre PerTe.